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POLITICA

Bagarre a Montecitorio

M5S occupa le commissioni: "l'opposizione deve andare oltre il regolamento"

"Se si sopprimono i diritti dell'opposizione, il conflitto si sposta oltre le regole e forse oltre il parlamento" dice Di Maio, vicepresidente della Camera grillino. E i suoi occupano le commissioni e impediscono al Pd Speranza di rilasciare un'intervista al grido "Fascista, fascista". Movimento 5 Stelle abbandona per protesta l'ufficio di presidenza

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La bagarre di ieri a Montecitorio
Roma
Risse, spintoni, bagarre, commissioni occupate e parlamentari a cui viene impedito di parlare. L’ira dei 5 Stelle non si placa il giorno dopo l’approvazione del decreto Imu-Bankitalia, anzi. Come anticipato e in qualche modo promesso dai grillini già ieri, la battaglia fa ora un salto di qualità. Un salto che, almeno nei modi, ha poco di democratico
 
"Avevo messo in guardia la presidente Boldrini in questi giorni: se si sopprimono i diritti dell'opposizione, il conflitto si sposta oltre le regole e forse oltre il parlamento. Sono molto preoccupato, la 'tagliola' è stata una scelta irresponsabile in un momento di tensione sociale molto alta del nostro Paese. Se non ci fosse il Movimento 5 stelle ci sarebbe stata un'escalation come quella dopo la rielezione di Napolitano. Il risultato è che da ormai 12 ore nessuna commissione alla camera riesce a riunirsi", ha scritto Luigi Di Maio, deputato 5 stelle e vicepresidente della Camera. Dello stesso tono le dichiarazioni di un altro grillino, Giuseppe Brescia, che parla di “atto di inaudita violenza” da parte di Boldrini: "Ieri è stata varcata una soglia. Nel momento in cui si vanno a rompere gli equilibri, già labili, tra opposizione e maggioranza, l'opposizione deve andare oltre il regolamento. È ovvio che se noi subiamo attacchi così gravi, i cittadini che sono fuori non manterranno la calma". 

M5S abbandona ufficio di presidenza
Il presidente della Camera Laura Boldrini convoca un'ufficio di presidenza su quanto accaduto ieri in Aula ma il M5S lo abbandona per protesta. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo" ha detto il deputato Luigi De Maio. Le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio erano sbarrate da ieri sera.

Deputati si imbavagliano in aula
In Aula solo tre deputati 5 Stelle che sono rimasti seduti ai loro banchi durante il discorso del Presidente Boldrini che ha definito "gravissimo ed estraneo ad ogni cultura istituzionale e prassi democratica" quanto avvenuto ieri sera a Montecitorio. I deputati si sono messi un bavaglio davanti alla bocca.
 
Prosegue quindi la "guerriglia" dei 5 Stelle a Montecitorio dopo i tafferugli scoppiati ieri alla Camera sul dl Imu-Bankitalia per la 'ghigliottina' all'esame del provvedimento messa dalla presidente della Camera. I deputati grillini hanno questa mattina di fatto occupato l'aula della commissione Giustizia con il pentastellato Vittorio Ferraresi che si è seduto al posto della presidente Donatella Ferranti.

Commissioni occupate
Ma la commissione Giustizia non è la sola nel mirino dei “cittadini” e l’occupazione sembra assumere i contorni di un modus operandi degli uomini di Grillo. "Ora siamo in Commissione Affari Istituzionali per bloccare la seduta sull'Italicum o Silvium o porcellum 2.0. Noi non li molliamo!", ha scritto su Facebook il deputato 5 stelle Giorgio Sorial, quello del Napolitano “boia” per intendersi. Mentre sempre sul social network Riccardo Nuti (M5s) denuncia: "Hanno chiuso le porte della commissione. Non era mai accaduto. Intanto la stampa è arrivata anche a difendere lo schiaffeggiattore Dambruoso senza dire che ieri è stato stracciato il regolamento della Camera. Uno dei nostri è stato chiuso dentro la commissione Giustizia". Il deputato parla infatti di uno stato di 'stato di polizia' nei loro confronti alla Camera. Anche Silvia Giordano aggiunge: "Da ieri, da prima che iniziasse la nostra protesta, da quando si era capito che la Presidente Boldrini mettesse la tagliola, sembra uno stato di polizia, ormai appena ci muoviamo siamo seguiti dai commessi, non vogliono farci entrare in commissione, ieri sera non ci volevano neanche far uscire... come se fossimo stati noi a volere la morte della democrazia, come se avessimo picchiato noi qualcuno, come se fossimo noi i criminali. La colpa non è loro. Seguono ordini. Il problema è  chi da questi ordini. Per fortuna ci sono video, foto... informatevi perché i tg non vi diranno mai come  tanno davvero le cose".

Mentre si attendeva l'avvio dei lavori sulla legge elettorale i questori della Camera hanno adottato misure per evitare l'occupazione M5s anche della Commissione affari costituzionali. Un cordone di commessi è stato disposto di fronte all'ingresso e ha bloccato l'accesso ai deputati di M5S che non sono componenti della Commissione stessa, su ordine del presidente Francesco Paolo Sisto (FI). "Se la platealità della protesta diventa paralisi si passa da una protesta legittima a una condotta non consentita. Bloccare le istituzioni significa bloccare i percorsi democratici e non è consentito a nessuno", ha detto Sisto. "Io sono per le proteste, anche agonistiche. Ma un deputato del M5s si è avvicinato e mi ha chiesto 'presidente lei ha dei figli?'. Io ho percepito questa domanda come una minaccia", ha aggiunto. Forza italia e Partito democratico hanno, quindi, approvato il testo dell'Italicumsenza emendamenti in modo da farlo approdare in aula oggi alle 13 tra le grida dei deputati M5s. Subito dopo i grillini, entrati in massa in Commissione, hanno bloccato l'uscita dei parlamentari della Commissione appartenenti ad altri gruppi. Ci sono stati anche spintoni e scontri fisici. Gli esponenti del Pd Nico Stumpo e Emanuele Fiano sono quasi venuti alle mani tanto che è stato necessario l'intervento dei commessi.

Speranza zittito riuncia all'intervista
Rissa infine in sala stampa alla Camera, ma non sarà probabilmente l’ultimo capitolo di questa travagliata giornata, tra i deputati grillini e il capogruppo Pd, Roberto Speranza, che alla fine non è riuscito parlare alle telecamere. Il deputato Pd stava per rilasciare una dichiarazione in sala Frascarelli quando un drappello di deputati M5s gli ha urlato contro "fascista, sei un fascista". A quel punto è nata una discussione piuttosto animata. Nel gruppo dei grillini i parlamentari Alessandro Di Battista e Giulia Sarti. Alla fine Speranza ha rinunciato. 

Le deputate Pd presentano querela
E' stata depositata la querela di un gruppo di deputate del Pd nei confronti di Massimo Felice De Rosa, l'esponente del Movimento 5 Stelle che ieri sera ha offeso le colleghe della commissione Giustizia. "Siete qui solo perche' sapete fare i p...", ha detto De Rosa a quanto riferito dalle parlamentari. "Abbiamo presentato in commissariato l'esposto penale nei confronti de Rosa", ha annunciato Alessia Morani, responsabile Giustizia del Pd, "e' doveroso non solo verso le donne del Pd, ma delle donne in generale".