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ECONOMIA

A metà luglio nuovo vertice 'in presenza'

Vertice Ue sul Recovery Fund: divisi su cifre, condizionalità e sconti. Conte: chiudere entro luglio

"Ci sono elementi di consenso, ma occorre continuare a discutere" dice il presidente del Consiglio europeo, Michel. Lo attendono tre settimane di duro negoziato. Lagarde mette in guardia da scelte al ribasso. Conte: "Tutti consapevoli della posta in gioco, la risposta Ue sarà all'altezza". Merkel: "La posizione dei 4 'Stati noti' non è cambiata, ma buon clima". Finlandia con i 'frugali'

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E' andata come era atteso. Nessun accordo oggi, i 27 responsabili di governo hanno definito il perimetro dei consensi e delle divergenze: molto generali i primi, sui temi di sostanza le seconde. Comune l'obiettivo di fare in fretta, ma c'è la consapevolezza che la strada resta in salita. In fondo, il  vero negoziato comincia adesso.

Il  fronte dell'Est è apparso meno coeso, al fronte dei 'frugali' del Nord si è aggiunta la Finlandia, tuttavia l'olandese Rutte non ha forzato la mano, ma ha messo in dubbio un intesa entro l'estate: "Ci sono enormi differenze di opinioni. Non so dire se chiuderemo la discussione entro la pausa estiva. Nessuno di noi vuole tirarla per le lunghe. La velocità aiuta, ma in questa discussione il contenuto è fondamentale". La cancelliera  tedesca ha difeso a spada tratta la proposta della  Commissione giudicandola 'appropriata'. Mentre Lagarde ha lanciato un monito preciso: i mercati sono tranquilli perché  hanno la sensazione che ci sarà una forte risposta europea, ma se questa non fosse all'altezza della crisi rifletteranno la delusione. Il fronte degli 'ambiziosi' con Italia,  Francia, Spagna e altri 8-9 Paesi più la Germania risulta consolidato.

Il presidente Ue Michel ha indicato a metà luglio la prossima riunione 'fisica' del Consiglio e nei prossimi giorni comincerà i contatti bilaterali con i capi di Stato e di Governo.

"La riunione di oggi ha permesso di verificare elementi di consenso, ma su alcuni temi occorre continuare a discutere. Ora passiamo a un'altra fase negoziale" sul bilancio Ue e sul piano anticrisi, ha detto il presidente Ue Charles Michel nel corso della conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. La prossima riunione del Consiglio a Bruxelles, non più per  videoconferenza, sarà "a metà luglio".

Cifre, condizionalità e sconti tra i temi divisivi
Sul Recovery Fund "c'è un consenso che sta emergendo su diversi fronti ed è positivo, ma non sottovalutiamo le difficoltà. Su diverse questioni è necessario continuare a discutere" ha spiegato Michel. Andranno negoziati argomenti come i 'rebates', cioè i rimborsi del quadro pluriennale di finanza dell'Ue; la condizionalità di accesso ai fondi, che è "un altro argomento difficile"; e "i criteri" di accesso, perché alcuni Paesi li vorrebbero "legati maggiormente alle conseguenze del Covid-19".

Il presidente del Consiglio europeo non ha voluto rispondere ai giornalisti che gli chiedevano se sarà possibile mantenere il Recovery Fund a 750 miliardi con l'attuale ratio prestiti-sussidi. "Non è mia intenzione negoziare a mezzo stampa. Ho spiegato quali sono le questioni difficili. Dobbiamo essere innovativi e creativi per avere il sostegno di 27 Stati membri e prendere una decisione", ha detto.

Von der Leyen: discussione positiva, ma restano divergenze
"Ci  sono diverse opinioni tra gli Stati sulla dimensione complessiva di Next Generation Eu, sull'equilibrio tra  sovvenzioni e prestiti agli Stati, sulle chiavi di  ripartizione, sulle risorse proprie del bilancio europeo e  sugli 'sconti' ai contributi al bilancio" (per alcuni Paesi), ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, aggiungendo che "la discussione è stata molto positiva". C'è "unanime riconoscimento che 'la severità della crisi giustifica una risposta ambiziosa che combini  solidarietà, investimenti e riforme" e che "molti leader hanno detto che occorre fare tutto il possibile per avere un accordo prima della pausa estiva". Inoltre, ha aggiunto che  "c'è sostegno" alla dimensione 'verde' e digitale dell'azione europea.

Conte: un altro passo avanti, tutti consapevoli della posta in gioco
"Il  Consiglio Ue è appena terminato. L'Ue ha fatto un altro passo avanti. Siamo tutti consapevoli della posta in gioco. Dobbiamo raggiungere un accordo a luglio" ha twittato il premier. 

"Risposta Ue sarà all'altezza"
"Avremo un progetto di recovery fund che si collegherà al quadro finanziario pluriennale. Vincerà l'Europa, perché avrà confezionato una risposta coerente e coordinata, all'altezza di questa recessione" ha poi detto il premier al termine degli Stati Generali in corso a Roma. "Oggi abbiamo compiuto un passo avanti. Sta maturando il giusto clima, convergente".

"Inaccettabile modificare la proposta della Commissione"
Per l'Italia non è accettabile rimettere in discussione il piano del "Recovery fund" ha detto ancora Conte "Non è accettabile per l'Italia andare al di sotto di questo obiettivo. Non è accettabile per tanti altri Paesi. Non è tanto il fatto di scendere o non scendere. Quello è un pacchetto ben bilanciato in questo momento, toccarlo significa smontare un articolato progetto e non è accettabile". 

"Nessun collegamento tra utilizzo Mes e Recovery Fund"
"Non c'è nessun collegamento, le istituzioni europee hanno confezionato un ampio ventaglio di strumenti ognuno con una sua logica, obiettivi e scopi. Non è che che l'utilizzo di Sure o Mes siano propedeutici per poi utilizzare le risorse del recovery fund, assolutamente" ha spiegato il premier.

"Sul Mes la linea non cambia, ne discuteremo in Parlamento"
"Sul Mes la risposta non cambia: Faremo di conto e vedremo le nostre necessità, leggeremo i regolamenti, andremo in Parlamento e ne discuteremo".

Veto sul bilancio Ue? "Nemmeno penso a questa eventualità"
"Non voglio nemmeno considerare un'eventualità del genere. Dobbiamo essere ottimisti"  ha concluso Conte, parlando della possibilità per l'Italia di porre il veto al bilancio Ue se non otterrà quanto chiede sul recovery fund.

"Speriamo in anticipo consistente"
Il pacchetto di aiuti Ue "è collegato al quadro finanziario pluriennale. C'e' però la possibilità per un anticipo, un ponte, è un modesto anticipo. Ci stiamo ancora lavorando, speriamo possa diventare più consistente".

Amendola: Consiglio Ue di luglio sarà decisivo
"Siamo sempre più vicini alla meta.La proposta della Commissione Ue è stata accolta nei suoi principi fondamentali. Il Consiglio Ue di luglio sarà decisivo.Dobbiamo essere ambiziosi, come Italia e come Europa" scrive su twitter il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola.

Merkel: la posizione dei 4 'Stati noti' non è cambiata, ma buon clima
"Non si è parlato molto di prestiti e aiuti. I quattro stati noti hanno espresso il loro scetticismo sul fatto che vi siano degli aiuti, e su questo la posizione non è cambiata. Ma c'era un'atmosfera e si è creata una situazione in cui si avere un buon avvio con le trattative" ha detto Angela Merkel al termine del consiglio. "C'è stato chi ha detto che il volume fosse troppo alto. C'è chi vorrebbe solo prestiti e chi punta tutto sulle garanzie", ha continuato. "Ma la costruzione giuridica non l'ha messa in discussione nessuno", ha aggiunto, "il fatto che la commissione emetta dei bond non è stato messo in discussione da nessuno".