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MONDO

Aereo italiano nel primo pomeriggio a Ciampino

Bolivia, decollato l'aereo che porterà domani in Italia Cesare Battisti

L'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo è stato catturato ieri sera a Santa Cruz de la Sierra da agenti boliviani dietro l'input degli investigatori italiani. Secondo fonti del Viminale, dopo il suo arrivo sarà trasferito nel carcere di Rebibbia per cominciare a scontare la pena dell'ergastolo

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Battisti a bordo dell'aereo
E' decollato dall'aeroporto Viru Viru di Santa Cruz, in Bolivia, poco dopo le 22 ora italiana, l'aereo che porterà domani in tarda mattinata Cesare Battisti in Italia. L'ex terrorista era stato in precedenza consegnato dalle forze dell'ordine boliviane alle autorità italiane.

Era stato il premier Conte ad annunciare sul suo profilo Facebook che l'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo sarebbe rientrato in Italia direttamente dalla Bolivia. Conte ha detto di aver parlato al telefono con il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, che ha ringraziato assieme alle autorità colombiane. 

Battisti è stato catturato ieri sera in Bolivia da agenti locali con input degli investigatori italiani. Camminava in una strada di Santa Cruz de La Sierra, popolosa città nell'entroterra boliviano. Non ha tentato la fuga né ha opposto resistenza: agli agenti ha risposto in portoghese, negando di avere documenti. Gli investigatori sarebbero arrivati a lui grazie alla segnalazione di un vicino di casa in Bolivia, che lo avrebbe riconosciuto grazie agli identikit diffusi dall'Interpol all'indomani della sua fuga dal Brasile in Bolivia. In particolare -apprende l'Adnkronos da fonti investigative- il vicino di casa di Battisti lo avrebbe riconosciuto grazie alla foto segnaletica numero tre. 
  

Bolivia: Battisti espulso per ingresso illegale e consegnato all'Italia
L'ex terrorista è stato espulso dalla Bolivia per ingresso illegale nel Paese e sarà consegnato alle autorità italiane, aveva reso noto il sottosegretario alla presidenza di La Paz, Carlos Romero, in una conferenza stampa.

Viminale: Battisti arriverà domani pomeriggio
Battisti "alle 12.30 di domani arriva a Ciampino. Prima mette piede in galera e meglio è per tutti quanti". Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini a 'Non è l'arena' su La7. Salvini sarà presente a Ciampino. E poi: "Chiederò domani stesso al presidente del Consiglio Conte di scrivere al presidente Macron perché la Francia ci restituisca alcuni delinquenti". E' quanto twitta il ministro dell'Interno.

Battisti, sceso dall'aereo, verrà condotto nel carcere di Rebibbia, dove inizierà  a scontare la sua pena.

Bonafede: espulso dalla Bolivia, Battisti sconterà l'ergastolo 
Cesare Battisti "sarà espulso dalla Bolivia e sconterà l'ergastolo", aveva annunciato via Twitter il ministro della Giustizia,  Alfonso Bonafede. "#CesareBattisti tornerà in Italia direttamente dalla Bolivia. In questo modo, l'ex terrorista sconterà la pena che gli è stata comminata dalla giustizia italiana: l'ergastolo!". In base a un precedente accordo con il Brasile, che non applica la pena del carcere a vita, l'Italia si era impegnata a condannare l'ex terrorista a 30 anni di reclusione. 

La fuga per evitare l'estradizione
Battisti aveva fatto perdere le tracce di sé dopo la decisione del magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano Luis Fux che il 13 dicembre ne aveva ordinato l'arresto per "pericolo di fuga" in vista di una possibile estradizione in Italia, concessa nei giorni seguenti dal presidente uscente Michel Temer prima  dell'insediamento di Jair Bolsonaro il primo gennaio 2019. Era stato proprio Bolsonaro ad imprimere un deciso cambio di passo alla vicenda, esprimendosi prima ancora di essere eletto a favore della riconsegna all'Italia di Battisti e rovesciando così la decisione dell'allora presidente Lula da Silva di concedere asilo politico all'ex terrorista condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi.

Il video prima della cattura, passeggia in strada
Barba, occhiali da sole, jeans e t-shirt blu. Così in un video diffuso dalla Polizia di stato appare Cesare Battisti mentre passeggia in strada poco prima della cattura. Battisti è ripreso mentre passa davanti ad un emporio. Non sa di essere sorvegliato e pedinato da, come ricorda un tweet della Polizia di Stato, "team di poliziotti#Criminalpol #Antiterrorismo e #Digos Milano con collaborazione intelligence italiana". Poi l'arresto da parte della polizia boliviana. 


Non ha opposto resistenza
Quando gli agenti boliviani si sono rivolti a lui e lo hanno fermato, non ha tentato di fuggire né ha opposto resistenza e ha risposto in portoghese. È stato bloccato così Cesare Battisti, una volta che i poliziotti, su input dei colleghi italiani, hanno avuto la certezza che si trattasse proprio dell'ex terrorista dei Pac. Gli investigatori italiani erano già da una settimana in Bolivia e dopo aver circoscritto l'area in cui si trovava Battisti hanno iniziato a pedinarlo. Prima di intervenire, però, sono state fatte tutte le attività di comparazione e i riscontri visivi possibili fino a quando si è avuta la ragionevole sicurezza che fosse proprio lui. A quel punto, nella giornata di ieri, sono stati fatti intervenire i poliziotti boliviani, che lo hanno fermato in mezzo alla strada. 
  
Controllato da anni dall'intelligence italiana
In tutti questi anni in cui è vissuto in Brasile, si apprende da fonti del Viminale, Battisti è stato tenuto sotto controllo dall'intelligence italiana, che non lo ha mai perso di vista. Ma solo con l'elezione di Bolsonaro si sono intensificati i contatti con le forze di polizia brasiliane. Dopo la fuga, il pool di investigatori della Criminalpol e dell'Antiterrorismo arrivato in Brasile per collaborare con i colleghi brasiliani, ha impiegato qualche giorno per riannodare i fili e trovare la pista giusta, fino a quando ha rintracciato Battisti in Bolivia. La certezza che fosse lui polizia e intelligence la hanno avuta una settimana fa e da quel momento sono stati pianificati tutti i dettagli del blitz che è scattato ieri in accordo con le autorità locali.  

Il presidente Bolsonaro esulta su Twitter: giustizia sarà fatta 
"Congratulazioni ai responsabili della cattura del terrorista Cesare Battisti. Finalmente giustizia sarà fatta per l'assassino italiano e compagno di ideali di uno dei governi più corrotti che siano mai esistiti al mondo (PT)". Così su Twitter il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, riferendosi al governo dell'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che il 31 dicembre del 2010, nel suo ultimo giorno di mandato, bloccò l'estradizione in Italia con un decreto. Poi, in un secondo tweet: "Congratulazioni e conta sempre su di noi ministro Salvini". E il vicepremier risponde: "Grazie di cuore Presidente". 

Torregiani: la mia famiglia potrà riposare in pace
Il ministro dell'Interno ha poi incontrato a Palazzo Castiglioni, a Milano, Alberto Torregiani, figlio del gioielliere Pierluigi, ucciso nel 1979 dai Pac, di cui faceva parte Cesare Battisti, arrestato oggi in Bolivia. "È andata bene, ci siamo congratulati a vicenda", ha detto Torregiani - che rimase ferito e perse l'uso delle gambe - dopo il faccia a faccia. "La mia famiglia finalmente potrà riposare in pace".