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POLITICA

Colloquio con il Corriere della Sera

Conte: "Non avremo nuovi lockdown, il ritorno alla normalità è vicino"

Verso il prossimo Dpcm. Il premier annuncia qualche allentamento: "Piccoli passi, non voglio sprecare quanto fatto". Le "navi da crociera devono ricominciare a viaggiare. Prudenza per le discoteche". E sulla scuola garantisce: "Riparte, non ci sono dubbi"

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"Io lo so che non avremo nuove chiusure, che non rischiamo nuovi lockdown. Lo so perché abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per questo e su questo ogni giorno. Siamo impegnati come governo, come Protezione civile, come comitato tecnico scientifico. Siamo tranquilli perché abbiamo creato una rete sanitaria efficace ed efficiente". Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una conversazione con il Corriere della sera. "Se adesso ci lodano tutti i governi stranieri vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Io tutto questo non voglio sprecarlo" ribadisce ricordando che "abbiamo gestito un'emergenza che non aveva precedenti al mondo". "Non voglio negare che ci possano essere stati alcuni errori o sbavature, ma si tratta comunque di aspetti che hanno avuto un impatto minimo", aggiunge. "Voglio dire ai cittadini che il ritorno alla normalità è ormai vicino e queste aperture che inseriremo nel Dpcm lo dimostrano - conclude Conte -. Ribadirò questo messaggio nelle prossime ore convinto che loro abbiano già compreso come questa politica dei piccoli passi, procedendo in maniera graduale, ci farà uscire da una tragedia che ci ha travolti tutti".

"La scuola riparte, non ci sono dubbi"
Sulla pandemia il governo ha agito da subito con "cautela" ma anche "misure proporzionate a quanto stava accadendo", ora serve "non pensare a nuove restrizioni e sostenere una effettiva ripartenza". Il premier in vista del varo del prossimo Dpcm spiega, alcune delle "aperture" che verranno inserite. E sulla scuola garantisce: "E' il mio impegno coi giovani, le famiglie, il Paese. Il mio impegno con insegnanti e personale. La scuola riparte, non ci sono dubbi".

"Sono sempre stato rigoroso, ma non mi pento di nulla - spiega Conte -. Quando abbiamo deciso di chiudere dicevano che dovevamo tenere aperto. Quando volevamo cominciare ad aprire, ci chiedevano di essere rigidi. Mi sono sempre confrontato con ministri e scienziati e ora ho la percezione che se concederemo qualche apertura faremo bene". Il presidente del Consiglio parla delle "navi da crociera che devono ricominciare a viaggiare perché il turismo è un pezzo fondamentale della nostra economia", si sofferma "sulle fiere e i convegni che dobbiamo far organizzare, perché soltanto in questo modo tutte le attività possono riprendere". Le mascherine, le distanze,"sono fondamentali, ma non devono essere percepite come una limitazione".

"Prudenza sulle discoteche"
"Io l'impazienza dei gestori la comprendo -continua -, tutto quello che si ferma rischia di essere perduto.So che ci sono famiglie che hanno problemi ad arrivare a fine mese. La crisi di bar e ristoranti può influire in maniera pesante". "Sulle discoteche - fa anche sapere - sono molto prudente,sinceramente non mi sembra ancora opportuno concedere il permesso, troppo pericoloso. Si suda, si beve insieme,si sta vicini".