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POLITICA

Oggi alle 10 il giuramento

Alle 10 il giuramento del nuovo governo. Conte: "Renderemo l'Italia migliore"

Di Maio agli Esteri, Lamorgese agli Interni, Gualtieri all'Economia. Il 5 stelle Fraccaro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. I ministri sono 21: 10 M5S, 9 Pd, un LeU, un tecnico. Lunedì la fiducia alla Camera e martedì al Senato. Oggi primo Consiglio dei ministri

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E' nato il governo Conte bis, che si appresta a giurare alle 10 al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostri migliori energie, competenze, passione a rendere l'Italia migliore nell'interesse di tutti i cittadini da Nord a Sud", ha detto ieri al Quirinale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo aver letto la lista dei ministri del nuovo esecutivo giallo-rosso. Dopo il giuramento, ci sarà il primo Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

Poco prima della presentazione della squadra, Conte aveva avuto un colloquio con il capo dello Stato e aveva sciolto la riserva. Il nuovo esecutivo giallo-rosso lunedì mattina dovrà presentarsi alla Camera per la fiducia e il giorno dopo, martedì, al Senato. Conte ha anche incontrato ieri i presidenti di Montecitorio, Roberto Fico, e di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati.

La squadra: 21 ministri, 10 M5S, 9 Pd, 1 LeU, 1 tecnico. Sette le donne
Sono 21 i ministri del Conte bis, 13 con portafoglio e 8 senza: dieci ai Cinque stelle, nove al Pd, uno in quota Leu. Sette sono donne, un terzo del totale, e tra queste spicca l'unico tecnico, Luciana Lamorgese che occupa la poltrona del Viminale. Questa la fotografia del nuovo governo giallo-rosso secondo la lista presentata oggi al Colle e letta in diretta tv dal premier Giuseppe Conte. Nella 'stanza dei bottoni' a palazzo Chigi c'è in veste di sottosegretario alla presidenza del Consiglio l'esponente pentastellato Riccardo Fraccaro. Tra i 21 ministri, 12 sono debuttanti: non hanno mai ricoperto incarichi di governo.

Chi sono i ministri
Ecco l'elenco dei componenti del secondo governo presieduto da Giuseppe Conte:
Federico d'Incà - Rapporti con il Parlamento;
Paola Pisano - Innovazione tecnologica e la digitalizzazione;
Fabiana Dadone - Pubblica amministrazione;
Francesco Boccia - Affari regionali e le autonomie;
Giuseppe Provenzano - Sud;
Vicenzo Spadafora - Politiche giovanili e sport;
Elena Bonetti - Pari opportunità e la famiglia;
Enzo Amendola - Affari Europei;
Luigi Di Maio - Esteri;
Luciana Lamorgese - Interno;
Alfonso Bonafede - Giustizia;
Lorenzo Guerini - Difesa;
Roberto Gualtieri - Economia e Finanze;
Stefano Patuanelli - Sviluppo economico;
Teresa Bellanova - Politiche agricole alimentari e forestali;
Sergio Costa - Ambiente;
Paola De Micheli - Infrastrutture e trasporti;
Nunzia Catalfo - Lavoro e politiche sociali;
Lorenzo Fioramonti - Istruzione;
Dario Franceschini - Beni culturali e turismo;
Roberto Speranza - Salute. 



11 ministri del sud, 8 del nord, 2 romani
Il Governo Conte bis ha una leggera predominanza di ministri meridionali. Oltre al premier pugliese, sono nati nel sud 11 ministri su 21. I campani sono 4: Di Maio, Costa, Amendola e Spadafora. I siciliani 3: Bonafede, Provenzano, Catalfo. I pugliesi 2: Boccia e Bellanova. I lucani 2: Speranza e Lamorgese. I ministri del nord sono 8: i due lombardi Guerini e Bonetti, Franceschini e De Micheli dall'Emilia Romagna, Pisano e Dadone dal Piemonte, D'Incà dal Veneto, Patuanelli da Trieste. I ministri romani sono Gualtieri e Fioramonti. Restano a secco tre storiche regioni rosse: Toscana, Umbria e Marche. Senza ministri anche Liguria, Abruzzo, Calabria e Sardegna.

L'annuncio di Conte


Mattarella: nei prossimi giorni governo alle Camere
 "C'è una maggioranza parlamentare, si è formato un governo, la parola compete al Parlamento e al governo che nei prossimi giorni si presenterà alle Camere per chiedere la fiducia e presentare il programma". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo che il premier Conte ha presentato la lista dei ministri del nuovo esecutivo.

"La libertà di stampa è un valore prezioso"
Anche la crisi di governo ricorda a tutti il "valore della libertà di stampa", dice poi Mattarella. "Per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina le cronache e le interpretazioni dei fatti dai diversi punti di vista. Questo confronto tra prospettive differenti è prezioso per me e per chiunque. Ancora una volta sottolinea il valore della libera stampa".