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MONDO

Lo scontro con Pyongyang

Corea del Nord. Mattis: basta minacce o il regime finirà

Il segretario alla Difesa Usa: Pyongyang perderebbe un conflitto, rinunci all'arsenale atomico. Ma apre uno spiraglio al negoziato

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Dopo le ripetute minacce di Donald Trump al regime nordcoreano, il Pentagono apre uno spiraglio alla trattativa con Pyongyang. ''Stiamo lavorando a una soluzione diplomatica'' per risolvere la crisi con la Corea del Nord, dice il segretario alla Difesa, James Mattis, che però aggiunge: Pyongyang ''perderebbe'' qualunque conflitto se venisse iniziato.

Basta minacce da Pyongyang o il regime finirà. Rinunci al nucleare 
"La Corea del Nord dovrebbe mettere fine alle azioni che potrebbero portare a una fine del suo regime e alla distruzione della sua gente", dice ancora Mattis. E deve "rinunciare" al suo programma nucleare testo a realizzare un ordigno atomico.

Trump: nostro arsenale nucleare più forte che mai. Spero di non doverlo usare
"Il mio primo ordine da presidente è stato rinnovare e modernizzare il nostro arsenale nucleare. Ora è più forte e più potente come non mai", ha scritto in un tweet Donald Trump, che poi ha aggiunto in un altro 'cinguettio': "Speriamo di non doverlo mai utilizzare ma non ci sarà mai un momento in cui noi non saremo la nazione più potente al mondo!". L'inquilino della Casa Bianca ha chiaramente lanciato questo messaggio alla Corea del Nord, che ieri ha ignorato l'avvertimento di Trump ("fuoco e furia" se non smetterà di fare minacce agli Usa) dicendo che sta valutando se lanciare un missile su Guam, isola nel Pacifico occidentale che altro non è che un territorio Usa con una grande base militare composta da circa 6.000 soldati americani.


Tillerson: americani dormano tranquilli
Il segretario di Stato Rex Tillerson intanto cerca di abbassare i toni e tranquillizzare i suoi connazionali, ma anche la Comunità internazionale: "Non credo che ci sia alcuna minaccia imminente da parte della Corea del Nord - sottolinea -  gli americani dovrebbero dormire tranquilli". E spiega che il recente scambio di minacce tra Washington e Pyongyang non significa che gli Stati Uniti si stanno avvicinando all'opzione militare: "Penso che il presidente Trump stia inviando un messaggio forte a Pyongyang nella lingua che il leader capisce".

Cina a Usa e Nordcorea: evitare retorica che aumenta tensioni
La Cina ha invitato Stati Uniti e Corea del Nord ad evitare dichiarazioni che possano ulteriormente inasprire le tensioni nella penisola coreana, dove la situazione è "complicata e delicata". Commentando le minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul "fuoco e la furia" contro Pyongyang, il Ministero degli Esteri cinese ha diffuso un comunicato in cui si invitano le parti in causa ad evitare "atti e parole che potrebbero portare ad una escalation.

Ue: abbandonare provocazioni che hanno generato escalation 
La Commissione europea ha esortato la Corea del Nord ad abbandonare le provocazioni che hanno generato un'escalation della tensione tra Washington e Pyongyang e ha chiesto la "denuclearizzazione" della penisola coreana senza "azioni militari". "La denuclearizziozione della penisola di Corea deve avvenire per mezzi pacifici", cosa che esclude "azioni militari", ha dichiarato la portavoce comunitaria Catherine Ray, ammettendo che l'escalation di minacce tra Stati Uniti e Corea del Nord "è fonte di grande preoccupazione per l'Ue, come per il resto della comunità internazionale".