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MONDO

Corea del Nord a Usa: nessun dialogo, dopo sanzioni pagheranno un prezzo mille volte maggiore

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Tramite la sua agenzia ufficiale KCNA Pyongyang risponde agli Usa con un attacco: "pagheranno un prezzo mille volte maggiore" delle nuove sanzioni decise dal Consiglio di sicurezza dell'Onu contro la Corea del Nord. Respinte al mittente, dunque, le richieste di negoziare arrivare da Usa e Seul. 

La richiesta di Trump e Moon: interrompere lanci di missili sarebbe segno di volontà a dialogo
Il miglior segnale che la Corea del Nord potrebbe dare per dimostrare che è  pronta a negoziare con gli Stati Uniti sarebbe quello di interrompere i lanci missilistici. Lo ha detto il Segretario di Stato Rex Tillerson a Manila, a margine dell'Associazione delle nazioni del sudest asiatico nella capitale filippina, Tillerson ha sottolineato che l'interruzione dei lanci rappresenterebbe il "primo e più forte
segnale" da parte di Pyongyang. "La Corea del Nord rappresenta una crescente minaccia, seria e diretta, contro gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il Giappone, cosi' come contro gran parte dei
Paesi nel mondo", hanno affermato il presidente Usa Donald Trump e il presidente sudcoreano Moon Jae-in in una dichiarazione congiunta rilasciata dalla Casa Bianca dopo un colloquio telefonico avvenuto ieri sera tra i due leader.

Il niet al dialogo al vertice di Manila
Il ministro degli Esteri Ri Yong-Ho, in un raro incontro con il collega sudcoreano a margine di un forum dell'Asean a Manila, aveva già respinto ogni possibilità di dialogo sul programma nucleare: "Data la situazione attuale e vista la collaborazione tra Seul e gli Usa per mettere pressione a Pyongyang, questa proposta non è sincera". Ancor prima Pyongyang aveva detto: "Non ci sarà nessun negoziato mentre gli Usa ci minacciano - definendo una "grave violazione della sovranità" le nuove sanzioni dell'Onu, che potrebbero costare al regime un miliardo di dollari all'anno, a causa delle limitazioni dei legami commerciali con la Cina .