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SALUTE

Il trentesimo anniversario di Telethon al Quirinale

Coronavirus, Mattarella: "No a paure irrazionali". Studio italiano: virus da ottobre

Secondo uno studio dell'Università statale di Milano, l'origine dell'epidemia può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019. Aumentano nel nostro Paese i contagi da coronavirus ma anche i numeri dei guariti. Secondo gli esperti l'epidemia sarà sotto controllo a fine aprile. Intanto all'Ospedale Sacco di Milano è stato isolato il ceppo italiano del virus

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"La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni". Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al trentesimo anniversario di Telethon al Quirinale. Nel suo discorso il Capo dello Stato ha fatto in più occasioni riferimento alla situazione che sta vivendo il Paese, alle prese con il contagio e l'emergenza del Coronavirus. 

"Abbiamo in Italia ricercatori e scienziati validissimi. La scienza è alleata della società, e questa deve riferirvisi con senso di responsabilità. Avere fiducia nella scienza non vuol dire avere fiducia in qualcosa di astratto, ma in noi stessi", ha sottolineato il capo dello Stato. "Abbiamo assistito a comportamenti irrazionali, al propagarsi di teorie antiscientifiche - ad esempio sui vaccini - al diffondersi di ansie che si sono tramutate in comportamenti autolesionisti". 

"L'unità di intenti, e i principi di solidarietà, sono un grande patrimonio per la società, particolarmente in momenti delicati per la collettività. Costituiscono inoltre un dovere. Quando si perdono, ci si indebolisce tutti", ha aggiunto il presidente.

Poi un ringraziamento particolare a quanti in questa emergenza si trovano in prima linea: "In questo giorno dedicato alle malattie rare dobbiamo sentire il dovere di ringraziare chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il pericolo del coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle Forze Armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea", ha detto Mattarella.

"La ricerca è uno strumento al servizio della comunità che va sostenuto"



Sassoli: "Da Italia imposte precauzioni importanti"
Sull'emergenza  Coronavirus "mi pare che l'Italia abbia imposto un comportamento  precauzionale importante" anche se "naturalmente questo crea disagio". A sottolinearlo, intervistato dall'Adnkronos, è il presidente del  Parlamento Europeo, David Sassoli, parlando a margine della firma,  all'Auditorium di Via della Conciliazione a Roma, del Documento "Rome Call for Ai Ethics" promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita  con Ibm e Microsoft quali primi firmatari. British Airways ferma altri voli per nord Italia.

Stasera il Consiglio dei ministri
Un Cdm, a quanto si apprende, è previsto alle 19:30 di oggi. Sul tavolo ci sarà - anche se l'ordine del giorno non e' stato ancora reso noto - un primo provvedimento per il contrasto agli effetti economici del coronavirus. In mattinata il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a Uno Mattina, aveva parlato di un primo provvedimento del governo a favore delle zone rosse interessate dal Coronavirus che arriverà in cdm "questa sera o domani mattina" a seconda "dei tempi tecnici per predisporlo", citando la sospensione delle bollette di gas e luce e delle rate dei mutui e il rafforzamento del fondo di garanzia per le Pmi.

Fnom scrive a Fontana: medici non protetti
Non si può accettare che i nostri medici si trovino a fronteggiare l'emergenza Covid-19 senza le dotazioni per la protezione personale dal virus".  Lo scrive in una lettera al governatore della Lombardia Attilio Fontana il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli. "Un medico che si ammala - aggiunge -è un medico sottratto al servizio sanitario nazionale e alla tutela del diritto alla salute".

Lombardia, Fontana: emergenza a Lodi. 51 ricoveri, 17 in terapia intensiva
"Purtroppo questa notte è scoppiata un'altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c'è stata un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva. Lodi non ha un numero sufficiente di camere di terapia intensiva per cui sono stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione". Lo ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana all'Aria che tira su La7 parlando di coronavirus. "Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente credo che sarebbe saggio", ha aggiunto. 

In Lombardia 531 positivi
Sono a oggi 531 i positivi al coronavirus in Lombardia, di cui 235 ricoverati e di questi 85 in terapia intensiva. Lo ha affermato l'assessore al Welfare Giulio Gallera, durante la conferenza stampa. Si tratta di 125 positivi in più rispetto a ieri. Nel complesso, ha detto Gallera, sono stati effettuati 4835 tamponi "il 75% è negativo, l'11% positivo, il 14% da processare". 

L'intenzione della Regione Lombardia è di "mantenere per un'altra settimana" le misure di contenimento del virus "in zona rossa e gialla", ha annunciato Giulio Gallera. 

"Ogni paziente trasmette il virus a due persone: se la diffusione si estende gli ospedali andranno tutti in crisi: le misure attivate ad oggi sono valide perché permettono di contenere il virus", ha detto l'assessore al Welfare, annunciando che l'ente chiederà al Governo di prolungare i divieti di assembramento in tutta la regione per una settimana. "Solo con un periodo di 14 giorni possiamo capire se la diffusione passa da uno-due a uno-uno". 

"Non è una situazione facile, scordiamoci che possa essere velocemente risolta", afferma il professor Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Lombardia. "Non bisogna limitarsi agli interventi nella zona rossa - aggiunge - ma devono articolarsi misure che portino l'intera area metropolitana fuori dai guai. È una medicina amara, ma non credo ci siamo alternative".

"Alcuni ospedali, sono veramente in grave crisi, Lodi, Cremona, sono sovraccarichi di pazienti", sottolinea Massimo Galli. "L'organizzazione di risposta che poteva essere in campo da Regione Lombardia è ai minimi di tenuta . I letti di rianimazione nei nostri ospedali sono occupati da persone che hanno questa patologia" ha osservato. Concludendo: "Non è una situazione né facile né rapida". 




I ricercatori dell'Ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano
Lo ha annunciato il professor Massimo Galli, direttore dell'Istituto di scienze biomediche, che ha illustrato i risultati del lavoro di ricerca che procede ininterrottamente da domenica scorsa, coordinato dalla professoressa Claudia Balotta. Fanno parte della squadra le ricercatrici Alessia Loi, Annalisa Bergna e Arianna Gabrieli, precarie, insieme al collega polacco Maciej Tarkowski e al professor Gianguglielmo Zehender. "Abbiamo isolato il virus di 4 pazienti di Codogno",  spiega il professor Galli aggiungendo che "siamo riusciti a isolare virus autoctoni, molto simili tra loro ma con le differenze legate allo sviluppo in ogni singolo paziente".   

Si tratta di una scoperta che consentirà ai ricercatori di "seguire le sequenze molecolari e tracciare ogni singolo virus per capire cos'è successo, come ha fatto a circolare  e in quanto tempo". Il passo successivo sarà quello di studiare lo sviluppo di anticorpi e quindi di vaccini e di cure da parte dei laboratori farmaceutici.

Galli: "Epidemia non recentissima, molto da capire"
"Dobbiamo ancora capire molte cose. E' mia convinzione personale che questa epidemia nel nostro Paese non sia recentissima e che questo virus abbia circolato qualche settimana prima dei primi casi conclamati". Lo ha detto il professor Massimo Galli, direttore dell'Istituto di Scienza biomediche dell'Ospedale Sacco di Milano, dove ieri è stato isolato il ceppo italiano, ai microfoni di RaiNews24.

Università di Milano, origine del virus a tra ottobre e novembre
Sulla base delle stime effettuate, l'origine dell'epidemia da SARS-CoV-2 può essere collocata tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre 2019, alcune settimane prima quindi rispetto ai primi casi di polmonite identificati. La stima del numero riproduttivo (il numero di casi generati da ogni singolo caso), ovvero il parametro che misura la rapidità con cui il virus viene trasmesso, ha consentito di evidenziare una vera accelerazione nella capacita' di propagazione del virus, una spinta espansiva databile a dicembre 2019. Sono alcuni dei risultati emersi dello studio firmato dall'Universita' degli Studi di Milano, in pubblicazione in questi giorni sul Journal of Medical Virology, e inviati dalla rivista all'Oms.   

Sono stati ricostruiti i primi mesi di vita dell'epidemia Covid-19 nel lavoro dell'equipe di  Gianguglielmo Zehender, Alessia Lai e Massimo Galli del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell'Università di Milano e il Centro di Ricerca coordinata Episomi  (epidemiologia e sorveglianza molecolare delle infezioni che fa capo alla stessa Università Statale di Milano). 

Poste riapre uffici in zona rossa
"A partire da lunedì 2 le pensioni del mese di marzo saranno messe in pagamento anche nei 5 Uffici Postali a Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione D'Adda, San Fiorano in provincia di Lodi e Vo' Euganeo in provincia di Padova". Lo comunica Poste Italiane indicando che così i 5 uffici "riaprono al pubblico".

Riapre il Duomo di Milano
Duomo di Milano di nuovo aperto da lunedì 2 marzo per i turisti con flussi organizzati e programmati. Dopo l'annuncio di ieri, arrivano le 'istruzioni' precise su quali saranno le regole da seguire nel pieno dell'emergenza da coronavirus. Il complesso Monumentale del Duomo di Milano (Duomo, Terrazze, Area Archeologica, Museo del Duomo e Chiesa di San Gottardo in Corte) riaprirà alle visite turistiche a far data da lunedì 2 marzo 2020, tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 18 (ultimo ingresso alle ore 17.10), con accessi programmati e organizzati per evitare assembramenti di persone.

Veneto: 133 casi, di questi 29 ricoverati in ospedale
Sono 133 i casi di positività ai test Coronavirus in Veneto, secondo l'ultimo aggiornamento diffuso dalla Regione e relativo alle ore 6.30.   Di questi, 69 sono asintomatici, 29 sono i ricoverati totali,di cui 8 in terapia intensiva. Rispetto al bollettino delle ore 18.00 di ieri si sono registrati 13 nuovi casi.   Il focolaio più grande resta quello di Vo' Euganeo, con 59 casi (5 nuovi), seguito da Treviso con 23 (uno nuovo), poi Venezia (10, uno nuovo), Limena (9, invariato), Mirano (5,invariato) e Vicenza (3, invariato); altri 23 casi (6 nuovi) non sono associati a focolai. Le persone dimesse e in isolamento sono 3, i decessi rimangono due.

Confermati tre casi positivi in Campania
L'Istituto superiore di sanità ha appena inviato comunicazione formale che conferma i tre casi di positività in Campania. Lo comunica la direzione strategica dell'Azienda Ospedaliera dei Colli che, poi, ribadisce che, nel corso della giornata di ieri, sono stati effettuati i tamponi sui contatti dei tre che hanno dato esito negativo.

Primi due positivi in Umbria
La direzione regionale alla sanità comunica che in Umbria sono stati riscontrati due casi d'importazione di infezione da coronavirus, non riconducibili dunque a focolai locali. Nei giorni scorsi, uno dei due pazienti si era recato in Emilia Romagna mentre l'altro era venuto in contatto a Roma con un residente del comune di Castiglione D'Adda.

Berlino, sospeso il rientro in Italia dei migranti
Per il diffondersi del coronavirus in Italia sono stati momentaneamente sospesi i trasferimenti dalla Germania dei "dublinanti", i migranti che rientrano nelle categorie definite dal regolamento di Dublino. Lo ha confermato un portavoce del Ministero degli Interni tedesco all'agenzia Ansa.

Il bilancio in Italia 
Il bollettino sul Coronavirus in Italia alle 18 di giovedì indica oltre 650 contagiati, 17 morti e 45 guariti. Così il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. In Lombardia sono 403 i contagiati (di cui 40 dimessi perché guariti e 14 morti); 111 in Veneto (2 morti), 97 in Emilia Romagna (1 morto), 19 in Liguria, 4 in Sicilia (2 guariti), 3 ciascuna in Lazio (tutti e 3 guariti), Campania, Marche, 2 in Toscana e Piemonte, 1 in Alto Adige, Abruzzo e Puglia. I ricoverati con sintomi sono 248, 56 sono in terapia intensiva e 284 in isolamento domiciliare. I tamponi somministrati sono stati 12.014 (la metà in Veneto). 

"Tre nuovi decessi vengono comunicati dalla Lombardia: si tratta di persone ultra ottantenni, due di 88 e una di 82. Tutte con quadro clinico delicato e importante", ha detto il commissario straordinario all'Emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, durante il punto stampa nella sede della Protezione Civile. "I contagiati sono a quota 650", ha detto.

Il totale delle persone guarite dalla sindrome del coronavirus è di 45, continua il capo della protezione civile. "Dalla regione Lombardia ci giunge notizia della guarigione di altre tre persone. Il totale dei guariti e' salito a 40 in Lombardia. E coi 2 in Sicilia e i 3 del Lazio il totale sale a 45", dice il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus.

"Sono in arrivo oltre 35 mila mascherine per Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, stiamo procedendo con acquisti importanti, abbiamo individuato i fornitori e stiamo gestendo l'operazione dal punto di vista amministrativo", ha detto Borrelli, in conferenza stampa.

Confindustria, Boccia: "Rischiamo di debellarci da soli"
Più che il contagio del Covid-19, a preoccupare il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia è l'irrazionalità delle risposte politiche: "Anziché debellare il virus, rischiamo di debellarci da soli" dice al Corriere della Sera, spiegando anche il senso del comunicato congiunto di tutte le associazioni di imprese e dei grandi sindacati: "Ci siamo uniti tutti, come rare volte in passato, perché la situazione è delicata. Credo sia un segno di rispetto verso le istituzioni. Senza polemica ma con molta forza, chiediamo a tutti di lavorare insieme".

Abi: sospendere norme default e crediti deteriorati
Il Comitato di Presidenza dell' Abi "evidenzia come gli interventi di sostegno alle imprese si debbano inquadrare all'interno delle attuali regole europee che disciplinano l'erogazione del credito e le modalità di individuazione e trattamento dei cosiddetti crediti deteriorati. A tal fine l'Abi chiede alle competenti autorità europee e italiane di sospendere fino a un anno l'applicazione delle definizioni di "default" per l'individuazione dei crediti scaduti e rivedere la tempistica degli accantonamenti automatici a fronte dei crediti deteriorati". Lo si legge in una nota dell'Abi dopo la riunione d'urgenza del comitato di presidenza in relazione alla contingente emergenza sanitaria e alle ricadute economiche per le imprese del coronavirus.

Spallanzani, Niccolò dimesso domani
Sarà dimesso domani dallo Spallanzani di Roma Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della febbre ma risultato negativo ai test. quanto emerge dal bollettino medico di oggi in cui si sottolinea che domani sarà dimesso "dopo aver completato il necessario periodo di quarantena". "L'istituto è felice di poter condividere questa gioia con la famiglia del ragazzo ed i suoi amici" prosegue il bollettino. Per quel che riguarda i pazienti. "Sono stati valutati, ad oggi, presso il nostro istituto 180 pazienti. Di questi, 136, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Quarantaquattro sono i pazienti tutt'ora ricoverati" si legge nel bollettino medico.