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Coronavirus

Coronavirus nel mondo

Covid, record di nuovi casi in Africa. Allarme Oms su variante Delta

L'Oms ha lanciato l'allarme sulla variante Delta e sugli effetti nei Paesi africani, con una "terza ondata aggressiva" di contagi e decessi. Riapre il Regno Unito, la Spagna valuta nuove restrizioni in alcune regioni

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Il virus corre in Africa. Nell'ultima settimana, sono stati registrati 36 mila nuovi contagi al giorno, un record dall'inizio della pandemia. L'Oms ha lanciato l'allarme sulla variante Delta e sugli effetti nei Paesi africani, con una "terza ondata aggressiva" di contagi e decessi, che hanno fatto segnare un +15%. Tra i più colpiti con oltre 1.000 contagi giornalieri, i principali incrementi sono stati osservati in Zimbabwe (1.150 casi al giorno, +72% in una settimana), Tunisia (5.230 casi al giorno,+52%) e Sudafrica, dove sono concentrati più della metà dei nuovi casi rilevati nel continente (19.140 al giorno, +27%). Soltanto l'1,2% della popolazione è completamente vaccinata in Africa, secondo i dati dell'Oms.



Tunisia accelera il piano vaccinale
Intensificare l'azione diplomatica per portare rapidamente i vaccini anti Covid in Tunisia: è una delle nuove misure annunciate dal presidente tunisino Kais Saied volte a limitare la diffusione del coronavirus nel Paese, mentre nella capitale scattano i lockdown durante i fine settimana a partire da sabato. Tra le altre misure, Saied ha annunciato la formazione di squadre di lavoro composte da militari, personale di sicurezza e sanitario per accelerare il piano vaccinale.

La regione più colpita è il governatorato di Tataouine e la situazione è drammatica negli ospedali, dove fonti locali riferiscono di posti letto ormai esauriti in quasi tutte le strutture. La Tunisia ha registrato dall'inizio della pandemia 447.161 infezioni e 15.482 decessi. La campagna di vaccinazione nazionale, cominciata il 13 marzo scorso, procede a rilento: finora hanno ricevuto una dose meno di due milioni di persone e poco più di mezzo milione anche la seconda, su circa 12 milioni di abitanti. 

Brasile
Nella giornata di ieri il Brasile ha registrato 695 nuovi decessi da Covid-19, per un totale ormai giunto a 525.112 dall'inizio della pandemia. Sono stati inoltre segnalati anche 22.703 nuovi contagi, con il numero totale di infezioni confermate nel Paese che è passato a 18.792.511. Preoccupa San Paolo, la città che presenta il bilancio più pesante sia in termini di vittime che di contagi, dove è stato identificato il primo caso di variante Delta, mentre altri tre contagi sospetti sono sotto osservazione. Altri casi della variante Delta sono già stati identificati nel Paese, tra cui due rivelatisi letali. 

India
Numeri ancora drammatici in India anche se in netto calo rispetto alle scorse settimane. Secondo i nuovi dati del ministero della Salute di Nuova Delhi nelle ultime 24 ore ci sono stati 34.703 nuovi contagi e 553 decessi per un totale giunto a 30.619.932 infezioni di cui 403.281 rivelatesi letali. In calo anche le vittime, 170 in meno rispetto a quelle censite ieri. 

Mentre si fa sempre più evidente la regressione della pandemia, che ha fatto segnare il suo momento peggiore nei mesi di aprile e maggio, uno studio commissionato dalla State Bank of India lancia l'allarme sulla possibilità che, di fronte a un eccessivo alleggerimento delle misure di sicurezza, tra cui l'abbandono dei cosiddetti gesti-barriera, una terza ondata epidemica potrebbe colpire il paese entro agosto per raggiungere il suo picco a settembre. 

Il Paese si trova a fare i conti anche con il fenomeno dei falsi vaccini. Almeno 2.500 persone sono infatti divenute le vittime di un'elaborata truffa, e hanno ricevuto al posto del siero anti-Covid una iniezione di acqua salata. La polizia ha arrestato diversi medici e infermieri complici del raggiro, che aveva visto all'opera almeno 12 false unità di vaccinazione operative soprattutto nell'area di Mumbai, nello stato occidentale del Maharashtra. 



Australia, niente Formula 1 e MotoGp
Per il secondo anno consecutivo, a causa delle restrizioni e dei problemi logistici provocati dalla pandemia di Covid-19, gli organizzatori dei Gran Premi di Formula 1 e MotoGp in Australia hanno annullato gli eventi.

Indonesia
Mancano ossigeno e bare. L'Indonesia sta combattendo contro la rapida diffusione della variante Delta nel Paese e ha segnato un nuovo record di casi - 29.745 - e 558 decessi. Con gli ospedali pieni, il governo ha imposto nuove restrizioni a Giava e sull'isola di Bali, le regioni più colpite.

Regno Unito riapre dal 19 luglio
L'epidemia di Covid ha ripreso a correre nel Regno Unito a causa della variante Delta ma il premier britannico, Boris Johnson, ha annunciato per il 19 luglio la riapertura dell'Inghilterra. Via l'obbligo di mascherina e i limiti alle interazioni sociali; non sarà più richiesto lo smart working. Inoltre, riapriranno tutti i pub, locali notturni e discoteche, senza limiti al numero di persone ammesse. Esercizi commerciali e imprese potranno decidere autonomamente di richiedere prova di immunizzazione agli avventori, ma non ci sarà alcun tipo di pass vaccinale in vigore. In caso di contatto con un positivo, resta valido l'auto-isolamento ma coloro che hanno già ricevuto due dosi potranno evitarlo.

Altri dettagli su vacanze e quarantena verranno comunicati più avanti nella settimana mentre la conferma o eventuale revoca di queste decisioni verrà data il 12 luglio. Johnson ha riconosciuto che l'epidemia "non sarà certamente finita per il 19 luglio"; tuttavia, "dobbiamo essere onesti con noi stessi: se non possiamo riaprire la società nelle prossime settimane, quando saremo in grado di tornare alla normalità?".

Germania allenta restrizioni di viaggio
La Germania sta revocando le restrizioni sui viaggi in Gran Bretagna, Portogallo, Russia, India e Nepal  introdotte per contenere la diffusione del coronavirus. Il Robert Koch Institute, incaricato di monitorare l'andamento della pandemia nel  Paese, ha detto che l'allentamento delle misure inizierà domani. La Gran Bretagna era stata inserita da Berlino nelle aree a rischio a  partire dal 23 maggio. Martedì scorso era toccato anche a Russia e  Portogallo.

Spagna in allerta
Le autorità di alcune regioni della Spagna stanno valutando l'applicazione di nuove restrizioni sanitarie in seguito all'esplosione dei contagi, soprattutto trai giovani, nei loro territori. La Navarra, regione del nord, è stata la prima  ad annunciare nuove misure: dal 7 luglio i locali notturni dovranno chiudere non oltre l'una del mattino. Anche in Catalogna, dove i casi positivi tra gli under 30 sono alle stelle, le autorità sono in procinto di annunciare nuove restrizioni, anche se non sono state decise quali: lo ha affermato Laura Vilagrà, assessora alla presidenza del governo regionale, in un'intervista alla televisione pubblica catalana. Anche nella Comunità Valenciana, a Murcia e nei Paesi Baschi non si scarta l'applicazione di nuove restrizioni.