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ECONOMIA

Riunione straordinaria

Crisi Greca, telefonata Renzi- Merkel in vista dell'Eurogruppo sulla proroga del prestito

La Germania prima dice no alla richiesta di Atene di estensione del programma di aiuti poi si spacca. Il vicecancelliere si smarca da Schaeuble, "discutiamo prima di dire no"; telefonata tra Merkel e Tsipras poi il premier greco sente il presidente francese. Apertura di Bruxelles 

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto stamattina un colloquio telefonico con la Cancelliera tedesca Angela Merkel. In  vista dell'Eurogruppo che si terrà nel pomeriggio, i due hanno parlato della situazione greca ma anche di Libia e Ucraina.

Nella riunione straordinaria dell'Eurogruppo verrà infatti esaminata la richiesta di Atene di estensione di sei mesi del programma di aiuti . Dalla Germania è arrivato un "no" secco. Fonti tedesche  al Working Group, la riunione che prepara l'Eurogruppo, lo definiscono "un cavallo di Troia" perché sembra una richiesta di estensione degli accordi ma in realtà nasconde la possibilità di smarcarsi dagli impegni connessi. 

Germania spaccata
Ma la Germania sembra spaccata. Il vice-cancelliere, Sigmar Gabriel, che è anche ministro dell'Economia, si è smarcato rispetto alle dichiarazioni intransigenti rilasciate dal ministero delle Finanze guidato da Wolfgang Schaeuble che aveva prontamente respinto la richiesta greca come "non conforme ai criteri dell'Eurozona". Gabriel ha infatti dichiarato: "Il mio suggerimento sarebbe quello di metterci a discutere prima di affrettarci a dire di si' o di no -ha detto- Quello che il governo greco deve sapere è che è loro diritto cambiare le politiche in Grecia ma non e' possibile redistribuire i costi derivanti sui partner europei".

Tsipras a colloqio con Merkel poi con Hollande
Uno spiraglio è stato aperto da una telefonata, alla vigilia dell'Eurogruppo, tra il primo ministro Tsipras e la cancelliera Angela Merkel. Un colloquio "costruttivo" lo definisce il premier greco, obiettivo scrive su twitter: "Trovare una soluzione soddisfacente tanto per la Grecia quanto per l'Eurozona".  Poi la telefonata con il presidente Francese Hollande: "Hollande vuole veramente trovare una soluzione reciprocamente vantaggiosa" afferma Tsipras.
 Apertura di Bruxelles
Per la commissione dell'Unione europea la lettera di Varoufakis  passo avanti che "spiana la strada ad un compromesso ragionevole", anche se c'è ancora molta strada da fare. Del resto, lo stesso Juncker ha contribuito fino a guidare il Governo greco, sentendo Tsipras anche a tarda notte, nella speranza di limare insieme un testo accettabile.

La proposta della Grecia
Nella richiesta a Bruxelles, Atene si impegna a mantenere "l'equilibrio di bilancio" nei sei mesi di estensione del programma di assistenza finanziaria. Nel frattempo partirà un negoziato per ridurre il debito e per avviare un programma a lungo termine di crescita economica. "Il governo - spiegano fonti ufficiali - non ha chiesto un'estensione del piano di salvataggio. Abbiamo inviato una proposta nel rispetto del mandato popolare, che difende la nostra dignità sociale e che, nello stesso tempo, sia accettabile dai nostri partner". Il governo ellenico ha precisato che la richiesta di estensione non riguarda l'attuale piano di salvataggio, ma più genericamente degli aiuti finanziari che consentano alla Grecia più tempo per negoziare "senza ricatti" un nuovo accordo con l'Europa. Inoltre il governo Tsipras chiede una riduzione del debito, che si richiama esplicitamente all'impegno del 2012 dei ministri delle Finanze europei. E include gli impegni a far fronte all'evasione fiscale e alla corruzione per combattere la "crisi umanitaria" consentendo all'economia di ripartire.