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ITALIA

Imputazione coatta

Dj Fabo: per il Gip, Cappato deve essere processato per aiuto al suicidio

Respinta la richiesta di archiviazione. Imputazione coatta per Marco Cappato (Associazione Luca Coscioni) che commenta: 'Il processo sarà un'occasione per processare una legge sbagliata dell'era fascista'

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il Gip di Milano Luigi Gargiulo ha disposto l'imputazione coatta per Marco Cappato, bocciando la richiesta di archiviazione della Procura presentata dai Pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini.

L'esponente radicale, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, avendo accompagnato in Svizzera Dj Fabo per la pratica del suicidio assistito, deve essere processato per il reato 'di aiuto al suicidio'. 

Quindi il fatto che Marco Cappato abbia aiutato il 40enne Fabiano Antoniani, conosciuto come Dj Fabo, ad andare in Svizzera a morire sottoponendosi alla procedura del suicidio assistito, per il Gip di Milano è un reato. Pertanto ha disposto l'imputazione coatta per l'esponente radicale. In pratica, il giudice impone alla Procura di formulare un'imputazione a carico di Cappato in vista della richiesta di rinvio a giudizio.

“Esprimo tutto il mio rispetto per la scelta del Giudice per le indagini preliminari”  ha dichiarato Marco Cappato. “Quando ho accettato la richiesta di Fabo, sapevo di andare incontro al rischio di essere processato, così come lo sanno Mina Welby e Gustavo Fraticelli per le altre persone che abbiamo aiutato e continuiamo ad aiutare. Il processo sarà l'occasione per difendere il rispetto della libera e consapevole scelta di Fabo interrompere una condizione di sofferenza insopportabile. Sarà anche l'occasione per processare una legge approvata in epoca fascista che, nel nome di un concetto astratto e ideologico di vita, è disposta a sacrificare e calpestare le vite delle singole persone in carne ed ossa" ha proseguito l'esponente radicale".

Nel frattempo continua l'azione di disobbedienza civile: "Fino a quando il Parlamento non avrà avuto il coraggio di decidere sulla nostra proposta di legge di iniziativa popolare depositata ormai quattro anni fa. Purtroppo, devo constatare che persino sul testamento biologico la politica ufficiale è incapace di assumersi le proprie responsabilità”, ha concluso Cappato.