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POLITICA

Intervista al Corriere della Sera

Di Maio: una follia bloccare le Camere per modificare l'Italicum

"Lo spacchettamento del referendum? E' da miserabili". Così il vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5s, che interviene anche su Virginia Raggi e Roma

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"Le priorità per il Paese sono altre. La mia paura è che per salvarsi le poltrone bloccheranno i lavori parlamentari. Una follia". Così in un'intervista al Corriere della Sera il vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5s, Luigi Di Maio. "Per noi l'Italicum va abolito, non modificato", sottolinea. E al suo posto "vorremmo il Democratellum. Noi faremmo la migliore legge che si ispiri alla stabilità della maggioranza. Il paradosso è che chi ha votato l'Italicum ora vuole cambiarlo. Delle due l'una, o prima erano solo slogan di partito o ora hanno paura del M5s". L'auspicio è che "si vada a votare nel 2017 e noi presenteremo i nostri candidati in prossimità delle elezioni. De Benedetti ha detto che è diffidente verso di me come potenziale premier? Detto da uno che ha promosso Letta e Renzi negli ultimi tre anni lo prendo come un complimento".

Durissimo, Di Maio, sul possibile 'spacchettamento' in più quesiti del referendum sulla riforma costituzionale: "E' da miserabili. Se lo si voleva fare lo si poteva fare quando è stato proposto dai radicali prima delle Amministrative. Oggi è fatto in malafede". E il Movimento 5 Stelle si impegnerà nella campagna per il 'No' "già a partire da questa estate".

Quanto a Roma, Di Maio si mostra tranquillo: "A me spaventa solo l'odio verso Virginia Raggi da parte dei media e di alcuni politici", dice. "Penso per esempio alle parole di De Luca sulla giustizia divina. Ormai è un tutti contro Raggi che deve finire il prima possibile. All'estero sto solo ricevendo complimenti per quanto accaduto".