Draghi: "Aumentano le sfide. La coesione in Europa è più importante che mai"

"E' ora più importante che mai e necessario che l'Europa risponda in modo coeso e deciso alle sfide a cui si trova di fronte". Questo il monito del presidente della Bce Mario Draghi, che ha citato poi le parole pronunciate da Carlo Azeglio Ciampi davanti alla stessa aula dieci anni fa: "se agiamo da soli saremo alla mercé di eventi più grandi di noi, di eventi che minacciano la pace e la sicurezza europea" per draghi, infatti, da febbraio ad oggi "le sfide sono aumentate".
 
La ripresa nell'area euro "dimostra una rimarchevole resilienza agli sviluppi avversi e alle incertezze provenienti dal contesto globale". Lo ha sottolineato il presidente della Bce Mario Draghi, durante la plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo, ripetendo che la ripresa nell'Eurozona "continua a procedere a un ritmo moderato ma costante", come detto tre giorni fa a Francoforte. 
 
 "Di fatto - ha aggiunto Draghi - la disoccupazione nell'area euro è calata in modo costante: oltre 4 milioni di posti di lavoro sono stati creati dal 2013 ad oggi, quando la situazione era al suo punto peggiore. La domanda interna si è  rafforzata e la crescita reale del Pil ha registrato dati positivi per 14 trimestri consecutivi". 
 
Ciò non toglie che un certo numero di fattori strutturali stiano pesando notevolmente sulla capacità del settore finanziario di sostenere la ripresa economica, in particolare la redditività delle banche della zona euro resta un problema centrale. Diversi i fattori in gioco. Uno è la bassa crescita dell'economia e la bassa inflazione che producono bassi tassi di interesse. Poi ci sono i problemi "ereditati" dal passato e le sfide strutturali delle banche, tra cui strutture costose e inefficienti. "Razionalizzazione e consolidamento devono essere una parte della risposta", ha insistito Draghi.