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ECONOMIA

BCE

Draghi: "Dobbiamo assicurare che l'euro funzioni per tutti"

Grazie al trattato di Maastricht e alla moneta unica "abbiamo forgiato legami che ci hanno permesso di sopravvivere alla peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale"

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La crisi ha mostrato che i benefici dell'euro possono essere pienamente ottenuti "solo se disponiamo di istituzioni e politiche, a livello europeo e nazionale, che assicurino che funzioni per tutti". Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, durante l'audizione trimestrale al parlamento europeo. "Non dobbiamo interrompere i nostri sforzi per rendere l'unione monetaria più solida e prospera, anche se la situazione economica migliora e se le sfide in altri campi hanno magnetizzato l'attenzione. Dobbiamo e possiamo affrontare le fragilità che permangono - ha aggiunto il capo della Bce - a livello nazionale ed europeo".

L'euro ci ha fatto sopravvivere
Grazie al trattato di Maastricht e alla moneta unica "abbiamo forgiato legami che ci hanno permesso di sopravvivere alla peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale", ha detto Draghi. "La capacità di resistenza nel 2016, malgrado una serie di choc negativi, dimostra che siamo sulla strada giusta" e "suggerisce che le riforme a livello nazionale e europeo pagano in termini di crescita economica", ha aggiunto. "La ragione d'essere del progetto europeo" era e rimane di "tenerci uniti in termini difficili, quando la tentazione è di attaccare i nostri vicini o cercare soluzioni nazionali".  Ricordando i 25 anni dalla firma del trattato di Maastricht, il presidente della Bce ha chiesto di "non interrompere i nostri sforzi per rendere l'unione economica e monetaria più resistente e prospera. Possiamo e dobbiamo affrontare le fragilità ben identificate che rimangono a livello nazionale e europeo", ha affermato.

Passi in direzione giusta ma sono solo i primi
La "ripresa resistente" con l'aumento negli ultimi due anni del pil procapite del 3% nell'eurozona, il sentimento economico al top da 5 anni e la disoccupazione al 9,6%, il livello più basso da maggio 2009, "sono passi nella giusta direzione ma sono solo i primi passi", ha detto il presidente della Bce. sottolinenando che "dobbiamo continuare su questa strada". "Le decisioni di politica monetaria prese in dicembre", ha quindi sottolineato, "sono quelle giuste nel contesto attuale".

Nel terzo trimesre stabile redditività banche eurozona
"La redditicità delle banche dell'Eurozona si è stabilizzata nel secondo trimestre 2016 e i primi dati per il terzo trimestre sembrano essere in linea con quelli del secondo", ha detto Draghi in un intervento al Parlamento Europeo, evidenziando i benefici della politica monetaria accomodante portata avanti dall'Eurotower. Fra questi, l'aumento dei valori degli asset finanziari detenuti dalle banche anche se per quanto riguarda "il rischio di eventuali bolle" speculative "al momento - ha concluso Draghi - non se ne vedono testimonianze a livello di Eurozona".

Certamente preoccupati da annunci di protezionismo Usa
Alla Bce "guardiamo certamente con preoccupazione agli annunci di protezionismo" che giungono dagli Usa, ha detto Draghi.  "L'Unione europea è stata creata sulle fondamenta del libero commercio e delle quattro libertà. E' ancora presto per giudicare ma dovremo valutare", ha aggiunto.

Ue rimasta indietro su cybersecurity, ora serve un balzo
Nell'Unione europea e nell'area euro "dobbiamo assolutamente aumentare i nostri sforzi sulla cybersecurity". Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi durante l'audizione trimestrale al Parlamento europeo. "La nostra esperienza negli ultimi 5 anni mostra che siamo indietro in tutti i settori, ci serve quindi un balzo in avanti da parte  delle istituzioni, dei vigilanti e del settore privato. Il cybercrime si muove continuamente - ha concluso - e dobbiamo lavorare duro".

Bce non ha come obiettivo il controllo degli spread
La politica monetaria della Bce ha come obiettivo istituzionale quello di garantire il controllo dell'inflazione e la stabilità dei prezzi: "non abbiamo come obiettivo gli spread", i differenziali di rendimento tra titoli di Stato. Lo ha affermato il presidente dell Bce, Mario Draghi,durante l'audizione trimestrale al Parlamento europeo.

Euro irrevocabile, no comment su più velocità
"L'euro è irrevocabile, questo dice il Trattato". Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi durante il suo intervento all'Europarlamento. Quanto a un'Unione a più velocità, Draghi, dopo aver rilevato che "non è ancora chiaro" che cosa è stato detto a Malta, ha osservato: "E' un concetto ancora da sviluppare, una visione appena abbozzata su cui non sono in grado di esprimere alcun commento, almeno al momento".

Trump, non siamo dei manipolatori dei cambi
La Bce non manipola i cambi valutari, come del resto ha certificato il dipartimento del Tesoro americano in un rapporto del 2014. "Non siamo dei manipolatori della moneta": con queste parole il presidente della Bce, Mario Draghi, ha respinto le accuse lanciate dall'amministrazione Trump contro la valuta unica e la Germania, che ne avrebbe sfruttato la
sua presunta sotto valutazione. "Nel 2013 l'euro era a 1,40 dollari e il surplus commerciale tedesco era già al 6 per cento del Pil - ha ricordato Draghi - questa è la forza dell'economia tedesca". L'andamento dei cambi deriva anche da "politiche monetarie che riflettono la diversa posizione del ciclo economico nella zona dell'euro e negli Usa. Noi non siamo dei manipolatori della moneta". Draghi ha ricordato che secondo il sovra menzionato rapporto del Tesoro Usa, l'ultima volta che la Bce è intervenuta sul mercato dei cambi è stato nel 2011, in una manovra coordinata con le altre maggiori Banche centrali mondiali per stabilizzare lo yen dopo lo tsunami.