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MONDO

Kent Brantley è stato dimesso dall'Emory University Hospital di Atlanta

Ebola, il medico e l'infermiera guariti dal virus: "Grazie a tutti, è un miracolo"

Il dottore-missionario era stato contagiato ai primi di agosto dall'ebola in Liberia ed è stato il primo ad aver ricevuto il siero sperimentale ZMapp. Dimessa dall'ospedale anche l'infermiera Nancy Writebol. Vittime in Congo: salirebbero a 5 i paesi africani attualmente interessati dall'epidemia

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Il medico statunitense Kent Brantly (Ansa)
Atlanta (Georgia-Usa)
"Oggi è un giorno miracoloso, sono felice di essere vivo e voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno pregato per me mentre ero malato in Liberia e i medici che si sono occupati di me qui all'ospedale Emory di Atlanta". È questo il commento commosso di Kent Brantly, il dottore che aveva contratto il virus ebola in Liberia ed è guarito dopo essere stato curato all'Emory University Hospital di Atlanta con un siero sperimentale. "Sono qui perché ho pregato un Dio che risponde alle preghiere", ha aggiunto il medico alla conferenza stampa che si è tenuta nella clinica. 

Il siero 'ZMapp'
Il dottore-missionario americano contagiato ai primi di agosto, ha quindi lasciato l'ospedale. E anche Nancy Writebol, l'infermiera americana che aveva contratto il virus Ebola è stata dimessa dall'Emory University Hospital di Atlanta. Entrambi gli operatori sanitari hanno ricevuto il siero sperimentale 'ZMapp'. La cura era stata testata solo sulle scimmie ma le condizioni disperate di Brantly lo hanno indotto ad accettare il trattamento. Da allora l'uomo, il primo ad aver ricevuto questa cura, è progressivamente migliorato. 
Lo stesso siero 'ZMapp' si è, invece, rivelato inutile per Miguel Pajares, un missionario spagnolo 75enne rimpatriato circa dieci gironi dopo dopo aver contratto il visrus. 

L'appello di Medici senza frontiere
Intanto l'organizzazione Medici senza frontiere alza la voce per la gestione dell'epidemia in Africa. Dalle colonne del New York Times, la presidente Joanne Liu, denuncia infatti che si sta assistendo a un vero e proprio disastro organizzativo e che "le agenzie di salute non hanno ancora raggiunto e compreso a pieno il loro scopo. Nessuno - continua il medico - ancora ha una reale misura della vastità di questa crisi".

Vittime in Congo
Il virus ebola continua a fare vittime. Tredici persone sono morte dall'11 agosto per una febbre emorragica "sconosciuta" in Congo: salirebbero a 5 i paesi africani attualmente interessati dall'epidemia.