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ECONOMIA

In commissione Industria al Senato

Electrolux: non vogliamo lasciare l'Italia. Il governo ci aiuti a ridurre il costo del lavoro

L'amministratore delegato Ernesto Ferrario a ventiquattro ore dal no dei sindacati al piano di tagli: "Dobbiamo ridurre i costi del 15%". Sullo stabilimento di Porcia: "Mai detto di volerlo chiudere". Positivo il giudizio della Cgil. Il 17 febbraio vertice al ministero dello Sviluppo Economico

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L'amministratore delegato Ernesto Ferrario
"Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare l'Italia" dichiara l'amministratore delegato di Electrolux Ernesto Ferrari nel corso dell'audizione in commissione Industria del Senato ma "aspettiamo le risposte dai sindacati e dal governo sulla riduzione del costo del lavoro". L'obiettivo dell'azienda è raggiungere la soglia di riduzione del 15%. E sullo stabilimento di Porcia: ''Non abbiamo mai detto'' di volerlo chiudere. Non c'è scritto in nessun documento''.

Nel documento che l'Electrolux ha consegnato alla commissione Industria si legge che "il costo del lavoro, e in particolare il costo dell'ora lavorata, costituisce un fattore cruciale di competitività. Infatti, materie prime e componenti possono essere considerate invarianti di differenziale di costo. Il costo del lavoro Electrolux in Italia si attesta su circa 24 euro all'ora, mentre in altri Paesi europei è decisamente inferiore (ad esempio in Electrolux in Polonia si attesta a circa 6 euro l'ora)".

Ferrario, senza risposte investiamo solo per un anno
L'azienda conta di fare il punto ad aprile. Se per quella data non ci saranno novità "allora potremo fare solo un piano annuale e non quinquennale" ha spiegato Ferrario. "Abbiamo bisogno di un aiuto di tutte le parti per ridurre il costo lavoro, non vogliamo arrivare a livelli Polonia e Romania, ma abbiamo messo un target di riduzione del 15% che ci sembra possibile". L'ad di Electrolux lamenta di non aver avuto risposte "da parte di nessuno: solo oggi c'è un tavolo sul problema degli elettrodomestici dopo anni che cerchiamo di portare il problema all'attenzione del governo e dei sindacati". 

Mai proposta riduzione stipendi del 40%. Chiediamo contributo di solidarietà
L'ad di Electrolux smentisce di aver mai proposto la riduzione del 40% degli stipendi né la riduzione dell'orario di lavoro. "Noi non abbiamo nessuna leva per ridurre lo stipendio dei dipendenti né il cuneo fiscale, ma possiamo fare ricorso solo al contratto di secondo livello" spiega Ferrario. Abbiamo chiesto il congelamento salari e del loro effetto inflattivo. Ridurre a sei ore l'orario non possiamo farlo autonomamente è impossibile legalmente e praticamente. L'unica cosa che possiamo fare è prolungare le sei più due ore ma con un contributo di solidarietà da parte del governo". 

Cgil: bene la marcia indietro su Porcia
È "positiva" la "parziale marcia indietro della multinazionale su Porcia, primo risultato della lotta dei lavoratori" scrive in una nota il segretario generale Cgil Fvg, Franco Belci che definisce "positivo" anche l'incontro di ieri con la Regione su Electrolux. "Condividiamo l'impostazione della presidente'' Debora Serracchiani: ''vanno difesi tutti e quattro gli stabilimenti, in un'ottica di solidarietà tra territori e lavoratori. Questo è un elemento di forza per Porcia".