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MONDO

Sangue sul voto

Elezioni in Afghanistan, uccisi due agenti nel Sud

Gli attacchi e gli episodi violenti minacciano le elezioni presidenziali. Nella provincia di Zabul sono stati uccisi due agenti. Alcuni ordigni sono esplosi nei seggi e a sud del paese quattro persone sono rimaste ferite

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Soldati in Afghanistan
Afghanistan
Gli episodi violenti continuano a minacciare le elezioni presidenziali afghane. L'uccisione di due agenti di polizia nella provincia meridionale di Zabul è l'incidente più grave registrato dopo l'apertura dei seggi.

L'ordigno in Zabul è scoppiato quando gli agenti si sono avvicinati ad un seggio per accompagnare alcuni osservatori. Oltre alle due vittime, altri due poliziotti sono rimasti feriti. 

L'agenzia di stampa Pajhwok ha dato notizia anche di alcuni ordigni di ridotta potenza esplosi vicino ai seggi di Kabul e delle province di Bamyan (centro), Parwan e Baghlan (nord), causando panico fra le persone in attesa di esprimere il proprio voto, ma non c'è stata nessuna vittima.

Il ministero dell'Interno ha intanto reso noto che nella provincia meridionale di Kandahar una donna è stata arrestata mentre cercava di votare nel seggio con ben 22 schede. Mentre nella provincia orientale di Khost le forze di sicurezza hanno arrestato quattro persone, fra cui una donna, che cercavano di piazzare mille schede con il voto segnato per uno specifico candidato.