MONDO
La tragedia
Enorme valanga sulle case alle Isole Svalbard: almeno un morto e nove feriti
Una massa di neve si abbatte sulla periferia di Longyearbyen nel mezzo della notte polare. L'area era stata da poco colpita da una violentissima tempesta
Longyearbyen (Norvegia)
Un boato e un’enorme massa di neve che all’improvviso si abbatte su dieci case. Nel buio della notte polare, una valanga è caduta su Longyearbyen, il principale centro abitato dell’arcipelago norvegese delle Svalbard, facendo almeno un morto e nove feriti, tre dei quali in gravi condizioni.
Decine di persone evacuate
La valanga si è staccata alle 11 del mattino dal monte Sukkertoppen, uno di quelli che circondano il paese, che si trova sulle rive di un fiordo e dove vivono circa 2mila persone. La vittima è un residente. Secondo quanto riferiscono le autorità locali, preoccupa inoltre lo stato di salute di due bambini e un adulto, estratti dalla neve ma seriamente feriti. Per precauzione, decine di persone sono state evacuate dall’area.
Disastro dopo la tempesta
La zona, che si trova a circa 800 chilometri a nord di Capo Nord, nella giornata di venerdì è stata interessata da una violentissima tempesta, una delle peggiori degli ultimi 30 anni, con venti fino a 95 chilometri orari. Secondo il portavoce del governatore delle Svalbard, Tone Hertzberg, “sarebbe logico” presumere che la valanga sia stata causata dal maltempo.
Decine di persone evacuate
La valanga si è staccata alle 11 del mattino dal monte Sukkertoppen, uno di quelli che circondano il paese, che si trova sulle rive di un fiordo e dove vivono circa 2mila persone. La vittima è un residente. Secondo quanto riferiscono le autorità locali, preoccupa inoltre lo stato di salute di due bambini e un adulto, estratti dalla neve ma seriamente feriti. Per precauzione, decine di persone sono state evacuate dall’area.
Disastro dopo la tempesta
La zona, che si trova a circa 800 chilometri a nord di Capo Nord, nella giornata di venerdì è stata interessata da una violentissima tempesta, una delle peggiori degli ultimi 30 anni, con venti fino a 95 chilometri orari. Secondo il portavoce del governatore delle Svalbard, Tone Hertzberg, “sarebbe logico” presumere che la valanga sia stata causata dal maltempo.