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ECONOMIA

I ministri delle Finanze a Bruxelles

Eurogruppo, Draghi: "Senza riforme rapide il programma di acquisti Bce non avrà impatto duraturo"

Due i dossier aperti: l'esito del voto in Grecia e il programma di acquisti di titoli di Stato per oltre mille miliardi di euro lanciato da Mario Draghi la settimana scorsa. Ad Atene il presidente della commissione Ue, Juncker, chiede "crescita e disciplina di bilancio"

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foto LaPresse
Bruxelles
Sul tavolo dell'Eurogruppo a Bruxelles due i dossier aperti: l'esito del voto in Grecia e il programma di acquisti di titoli di Stato per oltre mille miliardi di euro lanciato da Mario Draghi la settimana scorsa. E proprio su questo torna il presidente dell'Eurotower sottolineando che "senza un'accelerazione delle riforme il programma non avrà un impatto duraturo sulla crescita". Draghi si è anche detto a favore di un consolidamento "amico della crescita".

Parole rivolte in particolare alla Germania, che in questi giorni ha più volte sollevato il dubbio che il programma di Quantitative Easing possa disincentivare i governi a proseguire sulla strada delle riforme.

Grecia: "Rispetto del voto"
L'Eurogruppo ha anche cercato di definire la linea da tenere con Atene dopo la vittoria di Tsipras alle elezioni di domenica. Il presidente dell'eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem fa sapere che sarà discussa anche la possibilità di nuovi aiuti ad Atene, ma è escluso "il sostegno alla cancellazione del debito". La Commissione europea si dice "pronta a lavorare con il nuovo governo quando sarà formato" pur richiamando anche alla responsabilità nei conti pubblici. Per Padoan sulla Grecia "non si tratta di fare gesti  a di trovare una soluzione compatibile con gli equilibri esistenti".