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ECONOMIA

I ministri delle Finanze riuniti a Bruxelles

L'Eurogruppo: "Sostegno alla Grecia nell'azione per la ripresa". Ma rispetti gli impegni

Il presidente della Commissione Juncker: "Coniugare crescita e responsabilità bilanci". Berlino: "Non costringiamo nessuno, ma Atene rispetti i patti. No a un nuovo taglio del debito". Sostegno ad Atene anche dal direttore generale del Fmi Lagarde
 

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Bruxelles
Sostegno al nuovo esecutivo ma anche rispetto degli impegni presi. È questa la linea dei ministri delle Finanze dell'Eurozona, nei confronti della Grecia dopo la vittoria di Alexis Tsipras, il leader di Siryza che promette la fine dell'austerity. "Sosterremo il governo nell'azione per la ripresa dell'economia e siamo felici che l'ambizione del nuovo esecutivo sia di stare nell'Eurozona che è anche una nostra ambizione" ha detto al termine del vertice Jeroen Dijsselbloem. Il presidente dell'Eurogruppo non è entrato nel merito delle questioni più spinose, che saranno invece sul tavolo del prossimo Eurogruppo, a metà febbraio. 

L'ipotesi di una cancellazione del debito, però, Dijsselbloem, l'aveva già esclusa nel primo pomeriggio arrivando al vertice di Bruxelles. "Abbiamo fatto già tanto per alleviarne il peso, allungando le scadenze agendo sui tassi, siamo pronti a discutere con il nuovo governo ma lavorare con l'Eurozona significa accettarne tutte le condizioni" aveva detto.

Moscovici: "Grecia deve sostenersi sulle sue gambe"
"Vogliamo che la Grecia sia in grado di sostenersi sulle sue gambe e di ripagare i propri debiti" ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, al termine della riunione. "Siamo pronti a sostenere le riforme del nuovo governo, che si è formato rapidamente e che può mettersi in fretta al lavoro", ha aggiunto.

Draghi: "Pressione fiscale più bassa delle media euro"
Atene, dunque, può sperare di negoziare sul "quando" ma non sul "se" ripagare i debiti. E in caso di altre concessioni, deve ricordare che ci sono margini per chiedere di più anche ai suoi contribuenti, visto che la pressione fiscale ellenica resta sotto le medie europee. Dato quest'ultimo che sottolinea proprio il presidente della Bce Mario Draghi in risposta ad un'interrogazione dell'eurodeputato di Syriza, Kostas Chrysogonus.

Juncker: "Crescita ma anche disciplina di bilancio"
Il presidente della Commissione Jean Claude Juncker, che ha invitato il neo eletto premier a recarsi a Bruxelles il prima possibile, si è detto pronto a "lavorare con le autorità greche, ma ci aspettiamo anche disciplina di bilancio".  Per il ministro tedesco Schaeuble: "Nessuno obbliga la Grecia a nulla, ma gli impegni presi sono validi. Negli ultimi anni abbiamo aiutato la Grecia con le migliori intenzioni e il Paese ha fatto importanti passi avanti" ha detto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble.