Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Fondamenta-articolo-1-Mdp-Milano-congresso-Roberto-Speranza-assemblea-8ec45524-55a3-4827-972f-95ecd9d1fe66.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Milano

Assemblea Articolo 1-Mdp. Pisapia prende tempo mentre Speranza spinge per superare renzismo

Alla riunione dei fuoriusciti del Pd critiche a Renzi e alle larghe intese. Per D'Alema: "Se si vota a ottobre prepariamo le liste"

Condividi
di Tiziana Di Giovannandrea
Si è conclusa a Milano "Fondamenta", l'assemblea di tre giorni di Articolo 1 - Mdp, il nuovo movimento politico che raggruppa i fuoriusciti del Partito Democratico. Futuro del Centrosinistra, rapporto con il Pd, sfida elettorale ai movimenti populisti, elezioni e riforma elettorale, lavoro e questione voucher sono stati gli argomenti principali su cui si è sviluppato un ampio dibattito.

L'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia dal palco della convention ha lanciato la proposta: "Dopo le amministrative, un nuovo centrosinistra con programma e leader condivisi"  decidendo di prendere ancora un po' di tempo per unire tutto il centrosinistra, incluso il Pd di Matteo Renzi. Grosso modo circa un mese, fino a quello che lui considera "l'appuntamento fondativo". 

Di tutt'altro avviso Roberto Speranza, il quale ha chiarito che "il tema non è diluire, addolcire il renzismo, ma superarlo", dando voce a chi non crede più ad un'alleanza possibile con il Pd a guida renziana.  Per il Mdp non è più tempo di temporeggiare e da subito per Speranza parte il cantiere per costruire l'alleanza per il cambiamento. La sinistra, incalza Francesco Laforgia, "non può essere una spruzzata di profumo per rendere gli ambienti più accoglienti".

La platea di "Fondamenta" si è molto accesa su temi come il lavoro e i voucher nel caso in cui si volesse reintrodurli "surrettiziamente" con la cosidetta manovrina, riservando alla leader della Cgil Susanna Camusso un'accoglienza da star.

Il movimento, nato dalla scissione del Pd, non pensa di essere autosufficiente e guarda al "popolo del 4 dicembre" che ha bocciato la riforma costituzionale. Non vuole fare a Renzi il favore di far cadere la legislatura, uscendo dalla maggioranza. "Ci opporremo con ogni energia al progetto di un Parlamento fatto di nominati, dal prossimo fine settimana ci mettiamo in moto ricominciando con banchetti di raccolta firme per una petizione popolare", annuncia Speranza facendo capire che, Pisapia o no, si va avanti.