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MONDO

Le presidenziali francesi

Francia, gli hacker contro Macron legati al gruppo degli attacchi ai Democratici Usa

Sempre gli stessi 'nom de guerre': Fancy Bear, Pawn Storm e Advanced Persistent Threat

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Gli autori dell'attacco "massiccio e coordinato" contro la campagna elettorale di Emmanuel Macron, con decine di migliaia di mail interne e altri documenti pubblicati online venerdì notte, sono legati allo stesso gruppo di hacker che ha effettuato le intrusioni contro i democratici negli Stati Uniti. Lo hanno stabilito due gruppi di ricerca sulla cyber sicurezza, Flashpoint Intelligence- basato a New York- e Trend Micro- basato a Tokio- citati dal Guardian.

E' stato Apt28 a registrare, il mese scorso, indirizzi esca per quello di Macron, en-marche.fr e mail-en-marche.fr. La stessa organizzazione ha poi registrato indirizzi mail da cui lanciare gli attacchi phishing al comitato del partito democratico Usa e alla campagna di Macron. I documenti sono stati postati da un utente identificato come Emleaks sul sito per la condivisione di dati Pastebin.

La campagna di Macron ha anticipato l'attacco, riempiendo i suoi server di documenti falsi. Perché il modus operandi degli hacker è sempre lo stesso, quindi prevedibile: si creano finte pagine di login, le cosiddette phishing pages', in cui chi accede di fatto consegna username e password agli hacker che, una volta ottenuto materiale confidenziale, sono in grado di creare altre pagine di phishing ancora più convincenti e via di questo passo. La campagna di Macron ha inondato queste pagine con informazioni false e vere "in modo da far perdere un sacco di tempo agli autori degli attacchi", come ha spiegato Mounir Mahjoubi, il responsabile IT della campagna di Macron.

NYT: azione coordinata dell'ultradestra Usa
Secondo il New York Times ci sarebbe l'azione coordinata di militanti dell'ultradestra Usa dietro alla diffusione sul web dei documenti piratati nel massiccio attacco hacker alla campagna Macron. "Dopo mesi di tentativi di spostare in favore di Marine Le Pen l'ago della bilancia delle presidenziali francesi, attivisti di estrema destra americana hanno gettato il loro peso in appoggio all'hackeraggio di Macron, nel tentativo di spargere il dubbio su un'elezione fondamentale non solo per la francia ma per il mondo intero", ha scritto nei giorni scorsi il quotidiano Usa. Alcuni esperti, citati dal giornale, ritengono che alcuni dei documenti diffusi potrebbero essere collegati alla Russia.

Il New York Times ha osservato che, "mentre non ci sono prove che questo recentissimo hackeraggio contro la campagna di Macron sia stato organizzato da questo gruppo di militanti fra loro solo in parte collegati, gli attivisti americani si sono regolarmente ritrovati su siti come 4han e discord, che sono stati in precedenza utilizzati per coordinare l'appoggio alla campagna presidenziale di Donald Trump". Una delle tattiche, ha ricordato il giornale, sono stati i cosiddetti "twitter raid", azioni per dirottare gli hashtag più diffusi e gli argomenti sui social media e iniettare materiale propagandistico anti-Macron e in favore della destra.