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POLITICA

Post contro il sindaco di Parma sul blog

Frattura nel M5s, Grillo contro Pizzarotti e i dissidenti che vanno in tv

Il leader del Movimento attacca il primo cittadino di Parma sull'inceneritore. Alcuni deputati e senatori sfidano il divieto di aprtecipazione ai talk show

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Dopo il deludente risultato del Movimento 5 stelle alle elezioni regionali dell'Emilia Romagna (13,3 %) si riapre confronto interno tra i pentastellati. Da una parte il leader Beppe Grillo tuona contro il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e i parlamentari pentastellati ospiti dei programmi televisivi, dall'altra i dissidenti del Movimento che non rinunciano alle apparizioni ai talk show nonostante il veto posto dal comico genovese.

L'attacco a Pizzarotti
Sul suo blog Grillo ha pubblicato un post indirizzato al primo cittadino di Parma e alla questione dell'inceneritore nella città emiliana. Per l'attacco il blog si affida a Walter Ganapini, presentato come "ambientalista, docente, scienziato membro Onorario del Comitato Scientifico dell'Agenzia europea dell'ambiente; italiano, co-fondatore di Legambiente ed ex presidente di Greenpeace Italia". "Federico, sono sufficientemente responsabile, e soprattutto attento alle donne e agli uomini che hanno visto nel M5s l'appiglio da cui ricominciare a sperare nel cambiamento, da non cedere al forte impulso di dare pubblica risposta alla tua 'lettera alla città' dei giorni scorsi. Devo forzarmi, proprio perché è tale il rispetto per quelle donne e quegli uomini che in verità penso sarebbe mio dovere darti risposta e chiederti un pubblico contraddittorio, perché non è vero che tutto si è fatto per impedire completamento ed avvio del forno" esordisce Ganapini che continua: "Non aver combattuto e vinto la battaglia contro la 'dirigenza politicante' Iren, priva di strategia industriale moderna e capace solo di accumulare miliardi di debiti, ha creato un danno enorme al paese, non solo al Movimento, quando Parma poteva diventare il simbolo di una svolta decisiva, in senso europeo, delle politiche ambientali/infrastrutturali nazionali: c'erano - sottolinea - tutte le condizioni".

La risposta del sindaco
Il sindaco Federico Pizzarotti ha risposto in un lungo post su facebook, al blog di Beppe Grillo.





Lo scontro sulle presenze in tv
L'altro fronte aperto è quello delle presenze di deputati e senatori grillini nei talk show. Ieri era arrivata la dura critica di Grillo all'onorevole Walter Rizzetto, ospite di Omnibus. Oggi il divieto è stato violato da altri due deputati, Tancredi Turco e Sebastiano Barbanti, intervenuti ad un dibattito in Tv, alla trasmissione di RaiTre Agorà. "Dobbiamo capire quali sono i migliori mezzi per poter comunicare i nostri contenuti ai cittadini" ha detto in proposito Barbanti, mentre Turco è stato esplicito: "Sono tra coloro che nel movimento pensano che andare in tv sia necessario, perché molti italiani si informano attraverso la televisione". 

Un chiarimento sulla strategia comunicativa del M5s è stato chiesto anche dalla senatrice Marinella Fucksia, con un post pubblicato su Facebook. "Nonostante la qualità di singoli e l'impegno di molti, la comunicazione non funziona" ha scritto la senatrice, facendo riferimento al risultato elettorale "insoddisfacente" e invitando il Movimento alla riflessione. "La mia proposta è anzitutto di ritrovarci tutti, non per festeggiare, per far campagna elettorale, per ascoltare i soliti, ma per discutere insieme un piano strategico con sano spirito critico e propositivo" sostiene. Quanto invece alla strategia di comunicazione del Movimento, dice, "non funziona perché dovevamo essere un movimenti di idee, mentre siamo diventati un movimento di Vip gestiti a click e in stile più Mediaset che alternativo".

Dopo essere stata invitata ad illustrare le sue proposte, Fucksia fa un lungo elenco di pecche dello staff di comunicazione. "Non funziona - dice - perché non è chiaro chi fa cosa e nemmeno la responsabilità e l'autonomia di chi la gestisce. Non funziona perché la scaletta delle priorità è discutibile, non sono trasparenti le scelte. Non funziona perché ridondante negli slogan, ma poco articolata nei dettagli. Non funziona - infine - perché siamo assenti nei dibattiti liberi televisivi e no, quindi sembriamo poco sul pezzo, assenti dalla scena politica".