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POLITICA

Governo

Giustizia, non c'è intesa tra M5s e Lega. Dal Cdm ok alla riforma solo salvo intese

Non sono bastate 8 ore di confronto e un Consiglio dei ministri fiume: M5s e Lega non trovano l'intesa sulla riforma della Giustizia. Il nodo è il processo penale. Il Cdm trova un accordo di massima su giustizia civile e riforma del Csm. Ma alla fine il via libera al provvedimento è "salvo intese", non definitivo. Salvini: "Senza una riforma vera non sto al governo". Bonafede: "Non siete più con Berlusconi"

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Dopo più di otto ore di confronto nel Governo e un Consiglio dei Ministri sospeso nel pomeriggio e poi terminato dopo la mezzanotte, non si sblocca lo stallo nell'esecutivo sulla riforma della giustizia. Il provvedimento alla fine viene varato dal Cdm, ma con la formula "salvo intese", alla luce delle divergenze tra M5S e Lega, in particolare su prescrizione, intercettazioni e separazione delle carriere.

"C'e' distanza sulla riforma della giustizia. La Lega è per lo stato di diritto, per tempi certi per la giustizia - riferiscono fonti del Carroccio -. L'Italia è un paese democratico, Lega vuole garanzie per gli italiani. Servono manager nei tribunali che garantiscano il rispetto dei tempi, servono nuove regole sulle intercettazioni, la separazione delle carriere. La lega non vuole i cittadini ostaggio a vita della giustizia e non accetta riforme di facciata".

Bonafede: "Non siete più con Berlusconi"


Salvini: se cambiamo processo, cambiamo bene 
"Se bisogna cambiare il processo penale, cambiamolo bene: tempi certi per i processi, sanzioni certe per i magistrati che sbagliano e perdono tempo, galera certa per certi reali, come lo spaccio di droga. Togliamo le  attenuanti generiche, sconti di pena, i regalini per i criminali". Così Matteo Salvini spiega i termini della riforma della giustizia che vorrebbe, all'indomani del mancato accordo con il Movimento 5 stelle. "Poi c'e' il tema della separazione della carriere e del Csm", aggiunge il ministro dell'Interno. "Siamo convinti che con una buona riforma i tempi del processi possano scendere a quattro anni tra primo grado, Appello e Cassazione", sostiene. Con il progetto di Bonafede "si arriva a otto anni: se uno vuole fare il governo il governo del cambiamento, deve cambiare". 
Poniz(Anm),incostituzionale sorteggio per nomine
"Il sorteggio è incostituzionale. La norma oggi in vigore in Costituzione prevede l'elezione dei magistrati. E sorteggio e elezioni sono due cose tra loro inconciliabili. Se si ritiene che il sorteggio equivalga a una elezione allora questo sistema deve valere per tutti gli organi costituzionali. Apprendiamo una strana deriva, lontana dall'idea di democrazia. E questo non lo diciamo noi, lo dicono anche giuristi importanti e costituzionalisti". Lo ha riferito il presidente dell'Anm Luca Poniz parlando dell'ipotesi del sorteggio per la scelta dei componenti del Csm.

Tav: voto su mozioni in Aula Senato tra 6 e 7 luglio 
Le mozioni sulla Tav saranno discussee votate in Aula al Senato tra martedì e mercoledì prossimo (6 e 7 agosto) subito dopo il decreto delega del governo sullo sport. Lo si apprende al termine della riunione dei capigruppo di palazzo Madama.