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POLITICA

In mezz'ora

Governo Gentiloni, Di Maio: "Un prestanome di Renzi". Orfini: "Non è un governo di legislatura"

Per il vicepresidente della Camera questo governo è "illegittimo" e per questo il M5S è pronto alla "mobilitazione". Questo governo "recepisce il risultato del referendum e ci porta alle elezioni", replica il presidente del Pd

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"Gentiloni arriva a Palazzo Chigi come se nulla fosse, come se questa richiesta dei cittadini di incidere nelle scelte politiche non esistesse. Gentiloni è il prestanome di Renzi che gli tiene la sedia calda". Lo afferma il vice presidente della Camera (M5S) Luigi Di Maio a In mezz'ora su Raitre. "Non cambierà mai nulla finché non si ridarà la parola ai cittadini italiani con il voto - aggiunge - è un governo che non possiamo pensare faccia qualcosa di buono". E continua: "Ricorderemo a questo governo che è illegittimo, che si basa sul tradimento degli elettori. Non parliamo di collaborazione, parliamo di mobilitazione". "Non abbiamo intenzione di votare né la fiducia né il No al governo Gentiloni che è frutto di una manovra di palazzo - conferma - l'idea di un tavolo sulla legge elettorale è finita", noi "proponiamo che la legge della Camera come esce dal vaglio della Consulta, si applichi anche al Senato su base regionale". "Dovremmo essere tutti a disposizione di far parte della squadra di governo, io sono a disposizione - conclude - il M5S sta pensando al governo del Paese. Adesso abbiamo lanciato un programma di governo partendo dal tema dell'energia. Poi ci sarà anche la scelta dei nomi che dovranno interpretare questo programma".

Orfini
"Io penso sia inconcepibile che diventi un governo di legislatura. Gli impegni sono quelli che ha indicato il presidente incaricato riguardo le urgenze del Paese. E' del tutto evidente che non arriverà a fine legislatura, questo governo recepisce il risultato del referendum e ci porta alle elezioni". Lo afferma Matteo Orfini, presidente del Pd, a In mezz'ora su Raitre. "Io credo - continua - che sul risultato del referendum hanno pesato le nostre divisioni interne, in un Pd in cui negli ultimi mesi i principali titoli contro venivano da esponenti del partito stesso. Credo che abbiamo bisogno di discutere su questi temi". Alla domanda se l'ex premier Renzi prenderà parte domani alla direzione del partito, Orfini risponde: "Penso che ci sarà".