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ITALIA

Grattacielo "Torre dei Moro"

Grattacielo in fiamme a Milano, vigili del fuoco ancora al lavoro. Nessuna vittima

Sono in corso le operazioni di messa in sicurezza di tutta l'area da parte dei vigili del fuoco. A dare l'allarme, un inquilino del 16mo piano

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Tanta paura per l'incendio scoppiato nel grattacielo "Torre dei Moro", complesso residenziale che ospita 60 famiglie.

Mentre sono in corso le operazioni di messa in sicurezza in via Antonini, in zona Famagosta a Sud di Milano, rincuora sapere che non c'è alcuna vittima.

Un inquilino dell'appartamento al 16esimo piano del grattacielo è la prima persona a essersi accorta dell'incendio e ad aver attivato i soccorsi, utilizzando anche una chat di condominio. L'uomo, sentito a informazioni sommarie dagli inquirenti, ha raccontato di essere rincasato dopo le vacanze e di aver sentito puzza di fumo. Si è affacciato dal suo balcone e ha visto delle volute nere provenire dall'appartamento al piano di sotto. A quel punto ha chiamato il 112 e avvisato gli altri condomini sia in chat sia bussando porta a porta invitandoli a evacuare. Solo gli ultimi due piani della Torre dei Moro erano completamente vuoti.

Intanto prosegue l'intervento di messa in sicurezza di tutta l'area da parte dei vigili del fuoco, che su Twitter rendono noto di aver "ispezionato gran parte degli appartamenti". In un video, viene mostrata la rimozione del materiale bruciato caduto dal grattacielo sui tetti delle abitazioni vicine. Mentre le squadre proseguono con le operazioni, "è già operativo - viene spiegato in un altro tweet - il nucleo investigativo antincendi" per accertare le cause del rogo.
 

I vigili del fuoco sono entrati per "sfondare, una dopo l'altra, tutte le porte e accertarsi che le persone fossero uscite", ha dichiarato il governatore della Lombardia Attilio Fontana il giorno dopo la vicenda. "Ho parlato con il sindaco Sala, il quale anche ieri mi ha rassicurato sul fatto che non ci sono conseguenze di carattere fisico" sui residenti del grattacielo, ha detto Fontana in diretta ad Aria Pulita su 7 Gold, dicendosi "contento" di quanto "miracolosamente" avvenuto, grazie anche alla "grande capacità di intervento dei nostri vigili del fuoco".

I residenti sono stati evacuati o raggiunti telefonicamente, incluso l'artista Mahmood, di cui inizialmente non si avevano notizie.

Pm, criticità nel sistema antincendio
Al momento gli inquirenti milanesi hanno accertato, secondo quanto riferisce l'Ansa, che il sistema antincendio della Torre dei Moro presentava diverse "criticità" e in particolare le "bocchette" dell'impianto da attivare manualmente funzionavano fino al quinto piano, non erano attive tra il quinto e il decimo, mentre hanno funzionato in parte tra il decimo e il diciottesimo piano. Le scale, invece, hanno consentito alle persone che stavano lasciando il palazzo di scendere in sicurezza, perché hanno un meccanismo che evita che il fumo possa entrare nelle scale stesse.

Probabile cortocircuito al quindicesimo piano
C'è anche quella di un cortocircuito che potrebbe essersi sviluppato al 15esimo piano, dove si sono originate le fiamme, come dimostra un video agli atti dell'inchiesta realizzato da un residente della zona, tra le ipotesi al vaglio di inquirenti e investigatori sul caso del terribile incendio della 'Torre dei Moro'. Al momento, comunque, come precisato dagli inquirenti, non è possibile ancora avere risposte precise sulle cause del maxi rogo. Da Roma, intanto, per condurre le indagini sono arrivati anche gli specialisti del Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del Fuoco. 

"Confermo che le fiamme sono partite dal quindicesimo piano. Sembra che la famiglia non ci fosse da due settimane come mi ha detto il custode". È quanto ha raccontato Augusto Bononi, l'amministratore del condominio. "Sull'innesco dell'incendio lo stanno verificando le autorità - ha concluso -, da quello che si vede dai video sarebbe interno all'appartamento".

"La Torre dei Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile", ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Dunque, l'auspicio del sindaco è che "le responsabilità siano accertate con rapidità: la magistratura - aggiunge - è già al lavoro per chiarire la dinamica".

In indagini acquisizioni documenti Torre
Dovranno acquisire tutta la documentazione relativa alle modalità di costruzione del grattacielo e ai materiali utilizzati gli inquirenti che indagano sul maxi rogo. È uno dei prossimi passaggi dell'inchiesta per disastro colposo coordinata dal pm di turno Pasquale Addesso e dal dipartimento guidato dall'aggiunto Tiziana Siciliano.

Nelle indagini, infatti, si dovrà verificare se il materiale che è stato usato per realizzare i pannelli di rivestimento del palazzo, ossia una sorta di "cappotto termico", era indicato come ignifugo o meno. In Procura si continua a ribadire che "poteva andare molto peggio" anche perché, malgrado il vasto incendio, non si sono registrate vittime o feriti.

E uno degli elementi finora accertati è che le fiamme si sono propagate in breve tempo, una mezz'ora in tutto, in tutta la struttura di rivestimento e a causa di una "camera d'aria", ossia il piccolo spazio tra i pannelli esterni e la struttura portante dell'edificio, che ha determinato un "effetto camino" facendo correre il fuoco verso il basso e verso l'alto.

Le testimonianze
La facciata del palazzo che prende fuoco "come un "fiammifero", come "un fazzoletto imbevuto di alcol" e  in meno di 30 minuti è divorata dalle fiamme. Così gli abitanti del palazzo di via Antonini descrivono la violenza dell'incendio che ha distrutto le loro case il giorno dopo la tragedia. Alcuni hanno dormito in un hotel questa notte a pochi metri da quella che era la loro casa e ancora oggi non si spiegano come possa essere accaduto e chiedono che vengano stabilite presto le responsabilità. Silvana e Carmelo hanno fatto a piedi le scale che li separavano dall'uscita appena hanno sentito odore di fumo e visto il fumo che dai piani sopra al loro si propagava sempre più velocemente nelle scale del palazzo.

"Abbiamo fatto le undici rampe di scale di corsa - hanno spiegato -. Siamo scesi e abbiamo visto che c'erano delle fiamme al quindicesimo piano. In meno di mezz'ora anzi in pochi minuti c'è stato un effetto fiammifero. Io spero che la magistratura indaghi velocemente perché noi siamo rimasti senza casa. Un palazzo che ha dieci anni è finito così. Noi condomini vogliono una sorta di giustizia. Abbiamo visto una fiammata velocissima su tutto l'edificio".

La drammaticità di quei momenti è testimoniata dagli abitanti e da un altro artista che abita da poco più di un mese accanto allo stabile: "Cadevano i pezzi della facciata e c'era tanto fumo, oltre all'incendio. È stata una scena allucinante, le fiamme erano altissime. Ci siamo spaventati e siamo scappati", racconta Morgan su Instagram: "Stavamo in casa, è scoppiato un incendio, è incredibile c'è un grattacielo che sta andando completamente a fuoco. È una cosa assurda, allucinante, stavamo per andare a fuoco anche noi, stavamo nella casa di fianco. È incredibile, non ho neanche preso le chiavi di casa perché sono scappato subito, appena ho sentito il calore in casa".