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ECONOMIA

Il ministro: "Italia ha fatto le riforme, tutti devono farle"

Grecia, Padoan: "Ottimista, ma Atene ha bisogno di un programma di crescita"

Così il titolare dell'Economia intervistato da Class Cnbc a New York sulle parole del premier greco Tsipras che ha citato il problema del debito pubblico italiano. Atene, intanto, invia una nuova controproposta di accordo. Domani  riunione Merkel-Hollande-Tsipras a margine del vertice Ue

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Il ministro dell'Economia Padoan
Atene
"L'Italia non è più vulnerabile come poteva esserlo due o tre anni fa. E "oggi è completamente fuori dal radar". Intervistato da Class Cnbc a New York, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan risponde alle parole del premier greco Tsipras che ha citato il problema del nostro debito pubblico, un enorme debito pubblico da oltre 2mila miliardi di euro. "L'Italia ha fatto le riforme - afferma il titolare del dicastero - e ora, grazie a queste, è sulla giusta rotta". Tradotto: così devono fare tutti, compresa la Grecia. A proposito della nuova controproposta di accordo inviata da Atene a Bruxelles, Padoan si è detto ottimista, ma la Grecia "ha bisogno di un programma di crescita a medio termine e per farlo deve superare la strettoia". Intanto, i contatti sul fronte dei negoziati continuano. Domani la cancelliera tedesca Merkel, il presidente francese Hollande e il premier greco avranno una nuova riunione a Bruxelles a margine del vertice europeo, dopo la cena dei leader Ue. 

La nuova controproposta di Atene
L'unica cosa certa del momento è l'accordo tra Atene e Fmi sui quattro pagamenti di giugno il cui dovuto (in tutto circa 1,57 miliardi di euro, ndr) sarà cumulato e rimborsato in un’unica scadenza il 30. Nella controproposta inviata a Bruxelles vengono previsti degli obiettivi di avanzo primario di bilancio lievemente più alti di quelli precedentemente ventilati. Questa voce rappresenta la differenza tra entrate e uscite prima delle spese per gli interessi sul debito, e secondo la controproposta dovrebbe raggiungere lo 0,75 per cento del Pil quest'anno, riporta Dow Jones, l'1,75 per cento nel 2016 e il 2,5 per cento nel 2017. Atene ha ammorbidito le sue posizioni anche sulla riforma dell'Iva, da cui ora conta di incamerare entrate extra per 1,36 miliardi sul 2016. Una cifra più vicina, ma ancora non coincidente con quella richiesta dai creditori internazionali, ossia 1,8 miliardi pari a circa 1 punto di Pil. Nulla sulle pensioni, assolutamente nulla. 

Secondo quanto riporta, invece, Bloomberg, la controproposta conterrebbe la richiesta di far trasferire dalla Bce al Esm, il fondo anticrisi permanente, i titoli di Stato greci in scadenza su luglio e agosto, per una partita di giro da 6,7 miliardi di euro e attraverso un’operazione discambio (swap). Il governo ellenico vorrebbe poi accedere ai depositi di salvataggio rimasti in un altro fondo europeo, l’Efsf, per permettere agli istituti di credito del Paese di comprare più bond a breve termine della Grecia. Operazione che però, come è noto, l’Eurotower non permette più da tempo, perché le banche sono già troppo esposte nei confronti del debito sovrano e Francoforte teme che l’esecutivo utilizzerebbe quegli introiti per finanziare le spese correnti. La Commissione europea ha confermato di aver ricevuto le controproposte elleniche e intende esaminarle. Ma, intanto, le indiscrezioni di stampa sul piano di Atene non sembrano positive: non sembrerebbe sufficiente. 

Dijsselbloem: Atene deve modernizzare il sistema delle pensioni
Per il numero uno dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, la Grecia deve modernizzare il sistema delle pensioni: i greci, ha detto Dijsselbloem, stanno "sottovalutando la complessità della questione del debito"  e la loro risposta deve tenere conto delle proposte dei creditori. "Non siamo completamente d'accordo su quello che deve accadere alla scadenza di fine mese", ha aggiunto.

Le scadenze
Sul tavolo, quindi, oltre al programma di riforme che vincola gli aiuti, ci sono le scadenze dei debiti già contratti. Entro il 30 giugno il paese ellenico dovrà rimborsare circa 1,57 miliardi di euro di debiti, tutti al Fondo Monetario Internazionale. A luglio i miliardi da rimborsare saranno 3,95 miliardi: 450 milioni entro lunedì 13 al Fondo Monetario Internazionale e 3,5 miliardi di euro entro lunedì 20 alla Banca Centrale Europea. Ad agosto arrivano a scadenza altri 3,4 miliardi di euro: 200 milioni verso il Fondo Monetario Internazionale e 3,2 miliardi di euro nei confronti della Banca Centrale Europea. Nel trimestre giugno-agosto scadono quindi, per Atene, poco meno di 9 miliardi di euro di obbligazioni.