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ECONOMIA

"Rivedere Patto Ue, spinta a investimenti Green"

Gualtieri: "Da modifiche Iva effetti positivi su ridistribuzione dei redditi"

Il governo "vuole disattivare completamente le clausole di salvaguardia e vuole farlo non integralmente in deficit" ha detto il ministro dell'Economia intervenendo alla presentazione del rapporto del Centro studi di Confindustria

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Il governo vede "aspetti positivi in termini di ridistribuzione dei redditi da una limitata rimodulazione Iva, magari a gettito zero, che possono avere funzione ridistribuiva positiva e supportare la transazione del nostro sistema dei pagamenti verso il digitale", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo alla presentazione del rapporto del Centro studi di Confindustria 'Dove va l'economia italiana e gli scenari di politica economica'. "Il governo vuole disattivare integralmente le clausole Iva ma non integralmente in deficit".

"Rivedere Patto Ue, spinta a investimenti Green"
Il piano previsto dal governo per il rilancio degli investimenti pubblici e privati avviene "con una forte interfaccia europea ed è importante quanto chiamato dal Commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni con l'impegno a un piano europeo per la mobilitazione di investimenti per 1.000 miliardi con l'European green new deal" ha detto il ministro che ha aggiunto: "La revisione del Patto di stabilità e crescita europeo deve offrire un quadro più favorevole agli investimenti che si collocano in questo progetto europeo".

Gli scenari principali previsti dal rapporto di Confindustria, zero crescita non disattivando le clausole Iva o una lieve crescita ma disattivandole in deficit, "fortunatamente e positivamente sono esclusi dalla Nadef, che prevede di disattivare completamente le clausole Iva ma non integralmente in deficit e mettendo il debito in un trend discendente", ha poi precisato Gualtieri.

"L'anello debole è la domanda interna e per questo occorre agire su investimenti pubblici, privati e sui consumi. Abbiamo un problema di domanda aggregata ma anche di crescita potenziale e per questo gli investimenti devono essere al centro della nostra strategia di policy", ha sottolineato il ministro.

Appello a Confindustria: "Abbiate fiducia nel futuro del Paese"
Il ministro ha invitato gli industriali a "partecipare alla definizione e implementazione di assi fondamentali delle nostre politiche. Agli imprenditori ha proseguito -  noi chiediamo di avere fiducia nel futuro del nostro Paese, di pungolarci se necessario, ma anche di sostenere il nostro sforzo di elaborare ed attuare una strategia di medio e lungo termine per la crescita sostenibile e inclusiva". Gualtieri ha quindi evidenziato l'importanza centrale della serietà e della sobrietà ma anche nella capacità di avere un dialogo effettivo e non formale con le forze sociali". Concludendo il ministro ha detto: "spero che tra un anno saremo a commentare una previsione di crescita del Pil ampiamente superiore a quella dell'anno in corso".

Gualtieri illustra la Nadef alle commissioni Bilancio: auspico proficuo e intenso rapporto con il Parlamento
"Auspico che  avremo oggi e in futuro un proficuo scambio di vedute e un  rapporto stretto, io come ex presidente di una Commissione  parlamentare ho sempre considerato importante  l'accountability dell'Esecutivo e sono perciò a disposizione  per stabilire un rapporto stretto e intenso con questo  Parlamento". Lo ha poi detto il ministro aprendo l'illustrazione della Nota di aggiornamento del Def di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e  Senato, riferendosi alla sua precedente esperienza europea. 

Stime su privatizzazioni 2019 erano assai ottimistiche
Il debito si attesterà al 135,7% del Pil nel 2019 "in considerazione  dell'insussistenza dei proventi da privatizzazioni che in  modo assai ottimistico erano stati previsti" ha detto il  ministro dell'Economia,  segnalando che il rapporto debito/Pil sarà "in discesa tale da raggiungere il 130,4% nel 2022". Per quanto riguarda il 2020 il rapporto Deficit/Pil si attesterà al 2,2%,  con una crescita del Pil dello 0,2% nominale e 0,6% reale per l'anno prossimo. Si tratta, ha sottolinea il nuovo titolare del dicastero dell'Economia, di stime "realistiche e prudenti". Queste stime di inseriscono in un quadro di rallentamento economico globale dove l'Italia è afflitta da problemi cronici come la sempre alta disoccupazione, specie giovanile, e una domanda interna ancora debole.

La Manovra ha una intonazione espansiva
"Siamo in  presenza di una manovra, insisto, che ha una intonazione espansiva sia nel confronto tra il programmatico e il  tendenziale, dall'1,4 al 2,2%, sia rispetto al deficit  strutturale e anche in minima parte a quello nominale  dell'anno precedente". Per Gualtieri, si tratta del "giusto equilibrio tra la  necessità di rispondere, sia pure con lo spazio fiscale  inevitabilmente limitato che l'Italia ha rispetto ad altri  paesi europei che noi auspichiamo attuino politiche  economiche anche più espansive, e dall'altro alla necessità di assicurare un profilo di sostenibilità alla finanza  pubblica e discendente del debito pubblico".

Legge di bilancio: responsabile ma orientata alla crescita
"Il  programma della Nadef mira a rilanciare la crescita  assicurando l'equilibrio dei conti pubblici. L'Italia è un  Paese solido con finanze pubbliche sane e sostenibili, che ha  mostrato un grado di resilienza elevato grazie alle sue forze  sociali, produttive e intellettuali, la politica di bilancio  e' responsabile ma al tempo stesso orientata alla crescita e  alla sostenibilità ambientale e sociale" ha spiegato Gualtieri.

"Bonus 80 euro resta ma ripensare Irpef"
"Il bonus degli 80 euro non sarà eliminato" ha detto inoltre Gualtieri. "C'è nelle intenzioni del governo quella di avviare un ripensamento dell'Irpef e più in generale di una riforma fiscale", ha sottolineato il ministro.

"Bene impegno Catalfo su lotta lavoro nero"
Gualtieri ha poi posto l'accento sulla questione del lavoro nero evidenziando i risvolti economici: "E' molto positivo che il ministro Catalfo abbia intrapreso con molta energia i tavoli anche con le parti sociali" in tema di lotta al lavoro nero perché questo  "è anche un capitolo che riguarda la lotta all'evasione".

"No a famiglie sostituti d'imposta per le badanti"
E' stata infine liquidata dal ministro dell'Economia come "fake news" l'ipotesi secondo cui le famiglie potrebbero diventare sostituti d'imposta per le badanti che impiegano.