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ECONOMIA

Politica economica

In arrivo lettera della Commissione Ue sul debito. Salvini: "Prenda atto del voto dei popoli"

"Penso che gli italiani diano mandato a me e al governo di ridiscutere in maniera pacata parametri vecchi e superati" afferma il vicepremier. "Ue? Possibile fare un Contratto come in Italia" dice, poi, ospite a Porta a Porta. Bacia il crocifisso e ringrazia i cattolici per aver "votato con la loro testa"

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La Commissione europea si appresta a inviare una lettera all'Italia, probabilmente il prossimo 5 giugno, che rappresenta l'avvio della procedura di infrazione per debito eccessivo. Lo riferisce Reuters che cita due fonti. Secondo Bloomberg, a seguito della procedura, potrebbe scattare una sanzione al nostro Paese da 3,5 miliardi di euro.

L'Italia sarà messa in guardia dal rischio di sforamento dei conti già per il 2018, come indicato anche nelle ultime previsioni economiche.

Secondo quanto si apprende, anche altri paesi, tra cui il Belgio, riceveranno una richiesta di chiarimenti.
La risposta italiana sara' presa in considerazione nel rapporto sul debito che la commissione UE sta preparando.

Salvini: "Bruxelles prenda atto del voto dei popoli"
 "Aspetto di leggere la lettera dell'UE ma credo che la Commissione europea debba e possa prendere atto che i popoli ieri hanno votato per il cambio e la crescita: quello che è chiaro che non si alzano le tasse, che l'aumento dell'Iva non esiste", dice il vicepremier.

"E' in arrivo - aveva fatto Salvini in mattinata - una lettera della commissione Europea sull'economia del nostro Paese e penso che gli italiani diano mandato a me e al governo di ridiscutere in maniera pacata parametri vecchi e superati".

Secondo Salvini, "di tagli ed eccesso di prudenza l'Italia ha rischiato di spegnersi" e il risultato delle elezioni è "un invito a fare il contrario di quello che ci è stato imposto fino all'anno scorso per il bene dell'Europa e dei mercati e l'Italia cresce se le aziende e i lavoratori pagano meno rispetto a quello che si paga oggi. Non siamo noi che vogliamo sforare. Se noi fossimo costretti a rispettare numeri e vincoli vecchi, il debito crescerebbe. Noi vogliamo ridurlo e avere il credito delle istituzioni europee per fare il contrario di quello che hanno fatto i Monti i Gentiloni: ossia restituire soldi".

"Non chiediamo uno sforzo particolare ai 5 stelle - ha aggiunto - visto che è già nel contratto di governo. Vogliamo mettere in ordine le priorità. Presenteremo un progetto che fa bene al Paese, anche ai 5 stelle che sono convinto continueranno a crescere". "Se la lettera fosse alla vecchia maniera: fate i compiti a casa, tagliate, tagliate, tagliate no" perché "abbiamo bisogno di assumere tanti medici, ingegneri, giudici, vigili del fuoco" sistemare "scuole e ospedali e per farlo dobbiamo spendere i soldi che ci danno gli italiani pagando le tasse".

"Ue? Possibile fare un Contratto come in Italia"
"E' possibile fare un Contratto programmatico in Europa tra i tre gruppi, sovranisti, conservatori ed euroscettici, un po' come abbiamo fatto in Italia. E così facendo avremmo un gruppo che sarebbe il secondo in Europa" afferma poi Salvini a "Porta a Porta".

"Introduciamo il parametro della disoccupazione"
"Mettiamo al centro l'economia reale: facciamo che il nuovo parametro è la disoccupazione: fino a quando la nostra disoccupazione non arriva alla media europea io faccio investimenti. Quindi solo dopo accettiamo i numerini..." continua il vicepremier e ministro dell'Interno.

Il bacio al Crocifisso: "I cattolici votano con loro testa"
"Son contento che i cattolici votano con la loro testa, al di là di quello che pensano da qualche pulpito..." aggiunge, baciando in diretta tv un piccolo crocifisso.

Ai 5S: "Staccare la spina? Aspettiamo 4 anni"
"Come staccare la spina...Dobbiamo fare la flat tax, aspettiamo 4 anni" afferma, commentando l'ipotesi che i Cinque Stelle possano staccare la spina del governo.

"Io leale, ma se poi Di Battista mi attacca... "
"Noi abbiamo avuto 9 milioni di consensi e in Parlamento siamo la metà: mi dicono 'vai a votare, raddoppieresti i parlamentari' ma non rompo in base ai sondaggi e alle convenienze. Io ho dato la parola, sono leale ma basta che si facciano le cose. Se invece di ripartire, però, ricominciano le polemiche con Di Battista che mi attacca, Grillo che mi prende in giro... Gli italiani mi pagano lo stipendio per fare il ministro, non per litigare con loro" conclude Salvini.