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MONDO

La tragedia del volo GE235

Incidente aereo Taiwan, recuperati altri corpi: sale a 35 il numero delle vittime

Uno dei due motori dell'aereo è entrato in avaria 37 secondi dopo il decollo. Quindici le persone ancora ricoverate in ospedale. Il pilota del volo è stato ritrovato morto nella cabina di pilotaggio, con le mani aggrappate alla cloche e le gambe fratturate.

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L'aereo precipitato nel fiume, Taiwan (LaPresse)
I soccorritori impegnati nelle ricerche sul luogo del disastro aereo che ha coinvolto il volo GE235 della TransAsia Airways, precipitato in un fiume dopo il decollo mercoledì mattina dall'aeroporto Songshan di Taipei, hanno trovato i corpi senza vita di altre quattro persone. Il bilancio delle vittime del volo, sul quale si erano imbarcati 53 passeggeri e 5 membri dell'equipaggio, è salito così a 35: poche ore prima del ritrovamento di altri 4 corpi, l'Autorità dell'Aviazione civile aveva dato un bilancio ufficiale di 31 morti. Quindici le persone ancora ricoverate in ospedale. Alle operazioni di ricerca nel fiume Keelung partecipano oltre 300 soccorritori. 

Motore in avaria 37 secondi dopo il decollo
Intanto iniziano a venire alla luce alcuni dettagli sull'incidente. Uno dei due motori dell'aereo è entrato in avaria 37 secondi dopo il decollo ed i piloti hanno spento il secondo - quello di sinistra - prima di cercare di far ripartire entrambi. Il velivolo, tuttavia, è caduto prima che questa operazione potesse essere completata, secondo quanto hanno reso noto i funzionari dell'agenzia per la sicurezza aerea del Paese durante una conferenza stampa oggi a Taipei. L'ATR 72-600, infatti, si è inabissato nelle acque glaciali di un fiume poco dopo esser partito dall'aeroporto Songshan di Taipei. Il volo GE235 era diretto a Kinmen, piccola isola sulla costa che si trova in prossimità del territorio cinese ma è controllata da Taiwan. 

Il pilota trovato morto con le mani sulla cloche
Il pilota del volo, descritto come un eroe per aver tentato di tutto per evitare di schiantarsi sui quartieri abitati, è stato ritrovato morto nella cabina di pilotaggio, con le mani aggrappate alla cloche e le gambe fratturate. Il 41enne Liao Chien-tsung "non ha mollato la cloche fino all'ultimo istante, prima che l'aereo precipitasse in acqua, per tentare di controllarne la direzione e limitare i danni", ha scritto il quotidiano China Times.