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ITALIA

Indagine in fase iniziale

Isis: i servizi segnalano il rischio infiltrazioni fra i migranti, indaga la procura di Palermo

I presunti terroristi proverrebbero da Libia e Siria. Alcuni potrebbero essere ancora sul territorio italiano mentre altri potrebbero aver raggiunto altre destinazioni europee

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(foto archivio)
Terroristi legati all’Isis infiltrati tra i migranti provenienti da Libia e Siria. E’ lo scenario paventato e segnalato dai servizi segreti italiani che ha dato il via alle indagini della procura di Palermo.

Un'indagine ancora in fase iniziale - che ha preso spunto anche in seguito al drammatico arrivo di extracomunitari a Lampedusa del 3 ottobre 2013 concluso con la morte di diverse centinaia di migranti - di cui si occupa il sostituto Calogero Ferrara che fa parte del gruppo "terrorismo" della procura palermitana assieme ai sostituti Barbiera e Ravaglioli, coordinato dal procuratore capo facente funzioni, Leonardo Agueci. 

"Il fascicolo è stato aperto tempo fa - spiega proprio Agueci - sulla scorta di diverse segnalazioni arrivate nei nostri uffici. Si tratta, al momento di un monitoraggio, che fino ad ora non ha dato alcun esito concreto. Se ne occupa la Digos".

I presunti terroristi giunti in Italia sarebbero libici e siriani e, mentre alcuni potrebbero essere ancora sul territorio italiano, altri potrebbero aver usato il nostro Paese solo come luogo di transito per raggiungere altre destinazioni europee.

Nell'arco del 2014, sono stati poco meno di 200mila i migranti approdati sulle coste siciliane.