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ECONOMIA

Bene agroalimentare e tessile

L'export ancora tiene. Dati Istat in crescita a luglio su base annua +1,1%. In calo su giugno -1,6%

Il surplus commerciale sale a 6,9 miliardi di Euro. I dati del trimestre maggio-luglio 2014: secondo l'Istituto di statistica, le esportazioni sono cresciute dello 0,7% grazie alle vendite verso l'area extra-Ue (+1,7%). A fare da traino, il mercato Usa

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Secondo l'Istat, su base annua a luglio l'export sale dell'1,1%. Rispetto a giugno, però, si registra un calo dell'1,6%.

Il calo delle esportazioni nel mese è dovuto alla dimuzione delle vendite nell'Area Ue, -2,7%.  Il calo delle vendite all'estero è comune a tutti i beni, ma è particolarmente intenso per i prodotti energetici (-6,7%).

E proprio rispetto a giugno, diminuiscono anche le importazioni (-2,5%). Così, che il saldo commerciale si attesta a 6,9 miliardi

La forte crescita della vendita di prodotti verso gli Stati Uniti (saliti del 18,4%) contribuisce per il 75% alla dinamica tendenziale positiva. Infatti sono proprio i Paesi extra Ue a fare da traino per le esportazioni, con una crescita, in quest'area, dell'1,7%.

I dati del trimestre maggio - luglio 2014
Nel trimestre maggio-luglio 2014, la positiva dinamica congiunturale delle esportazioni (+0,7%) è determinata dall'area extra Ue (+1,7%) mentre le vendite verso l'area Ue risultano stazionarie. In espansione le vendite di beni di consumo non durevoli (+1,6%), strumentali (+0,7%) e prodotti intermedi (+0,6%). L'aumento dell'import (+2,5%) riguarda sia l'area Ue (+2,6%) sia l'area extra Ue (+2,5%).

Il boom dell'Agroalimentare, l'espansione del tessile
In controtendenza, il settore agroalimentare, che a luglio fa segnare un balzo del 6% su base annua. 
La bilancia commerciale al netto dei prodotti energetici è attiva per 10,9 miliardi.
Stati Uniti (+18,4%), Repubblica ceca (+16,4%) e Spagna (+10,8%) sono i mercati piu' dinamici all'export. Risultano in rilevante espansione le vendite di autoveicoli (+12,6%) e di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,9%). Alcuni dei prodotti tradizionali del Made in Italy (tessili, abbigliamento e mobili) sono in forte crescita (oltre il 5%).