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ECONOMIA

Francoforte

La Bce lascia tassi e Qe invariati. Draghi: "Economia Ue solida, ma rischi di peggioramento"

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L'economia dell'area euro è "solida ma lo scenario base rimane soggetto a rischi al ribasso". Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi nella conferenza dopo il consiglio direttivo. "Non abbiamo discusso" dell'estensione del programma di acquisti (Qe), afferma Draghi, ricordando come il consiglio dei governatori della Banca centrale europea abbia dato incarico ai comitati "di valutare le opzioni per assicurare una corretta attuazione del nostro programma di acquisto".

Tassi invariati
Francoforte ribadisce che porterà avanti il piano di acquisti "Quantitative easing" fino al marzo 2017 "o oltre se necessario". L'istituto ha affermato di mantenere gli acquisti di asset al ritmo di 80 miliardi di euro al mese.

Pil: lieve rialzo per il 2016, limato quello per il 2017
La Banca centrale europea ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni del Pil per il 2016 e limato quelle per il 2017 ha poi detto Draghi, secondo cui quest'anno sarà pari all'1,7% contro l'1,6% di giugno, mentre nel 2017 sarà dell'1,6% rispetto alla precedente dell'1,7%. Nel 2018 la stima è dell'1,6%. Per quanto riguarda l'inflazione, le previsioni sono immutate: 0,2% nel 2016, 1,2% nel 2017 e 1,6% in 2018.

Strigliata ai governi: facciano tutti riforme strutturali
Riforme strutturali "sono necessarie in tutti i paesi dell'area euro per aumentare la produttivita'" ha dichiarato Draghi, che ha ribadito con ulteriore forza l'appello ai governi dell'Eurozona, che continuano ad agire in maniera insufficiente. "Altre aree della politica devono contribuire sia a livello nazionale sia internazionale per ridurre la disoccupazione strutturale e aumentare la crescita potenziale", ha aggiunto, ribadendo l'invito a effettuare investimenti pubblici nelle infrastrutture, soprattutto in virtù degli effetti benefici sull'occupazione.