ITALIA
La coppia dell'acido
La Corte d'Appello conferma 14 anni per Boettcher e riduce a 12 anni la condanna per Martina Levato
Sia Alexander Boettcher sia Martina Levato sono stati condannati per aver aggredito e sfigurato con l'acido Pietro Barbini, ex compagno di liceo della donna. La sentenza dopo sei ore di camera di consiglio
La terza Corte d'appello di Milano, dopo quasi 6 ore di camera di consiglio, ha confermato la condanna a 14 anni di reclusione inflitta in primo grado ad Alexander Boettcher, mentre ha ridotto di due anni la condanna a Martina Levato. Entrambi sono accusati di aver aggredito e sfigurato con l'acido Pietro Barbini, ex compagno di liceo della donna, il 28 dicembre 2014.
Non sono chiare ancora le motivazioni della riduzione di pena per Levato. I giudici avrebbero potuto riconoscerle le attenuanti generiche oppure, come ha spiegato il suo legale, Alessandra
Guarini, "potrebbero avere riformulato le responsabilità in base ai ruoli". Poi aggiunge, "Martina è contenta, quello che ha fatto ha convinto la mente e il cuore dei giudici".
"I giudici hanno probabilmente apprezzato le ammissioni di Martina Levato e il suo contributo
alla ricostruzione dei fatti", commenta invece il legale di parte civile Paolo Tosoni, che rappresenta Pietro Barbini e i suoi familiari.
"Alex non ha fatto commenti - ha spiegato l'avvocato Giovanni Maria Flora, che difende Boettcher assieme al collega Lamberto Rongo - era molto deluso però, aveva la faccia di chi è molto deluso. Questa, infatti, è una sentenza poco comprensibile". "Puntavamo all'assoluzione o quantomeno ci aspettavamo una drastica riduzione della pena", aggiunge.
Scontato il ricorso in Cassazione da parte della difesa di Boettcher, mentre quella di Levato valuterà dopo aver letto le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni.
Boettcher è stato anche condannato in primo grado a 23 anni di carcere per l'aggressione con l'acido allo studente Stefano Savi e per un analogo blitz (tentato ma non riuscito) ai danni del fotografo Giuliano Carparelli. Per questi stessi episodi, Levato è stata condannata a 14 anni col rito
abbreviato e Andrea Magnani, presunto basista della coppia, a 9 anni e 4 mesi.
Non sono chiare ancora le motivazioni della riduzione di pena per Levato. I giudici avrebbero potuto riconoscerle le attenuanti generiche oppure, come ha spiegato il suo legale, Alessandra
Guarini, "potrebbero avere riformulato le responsabilità in base ai ruoli". Poi aggiunge, "Martina è contenta, quello che ha fatto ha convinto la mente e il cuore dei giudici".
"I giudici hanno probabilmente apprezzato le ammissioni di Martina Levato e il suo contributo
alla ricostruzione dei fatti", commenta invece il legale di parte civile Paolo Tosoni, che rappresenta Pietro Barbini e i suoi familiari.
"Alex non ha fatto commenti - ha spiegato l'avvocato Giovanni Maria Flora, che difende Boettcher assieme al collega Lamberto Rongo - era molto deluso però, aveva la faccia di chi è molto deluso. Questa, infatti, è una sentenza poco comprensibile". "Puntavamo all'assoluzione o quantomeno ci aspettavamo una drastica riduzione della pena", aggiunge.
Scontato il ricorso in Cassazione da parte della difesa di Boettcher, mentre quella di Levato valuterà dopo aver letto le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni.
Boettcher è stato anche condannato in primo grado a 23 anni di carcere per l'aggressione con l'acido allo studente Stefano Savi e per un analogo blitz (tentato ma non riuscito) ai danni del fotografo Giuliano Carparelli. Per questi stessi episodi, Levato è stata condannata a 14 anni col rito
abbreviato e Andrea Magnani, presunto basista della coppia, a 9 anni e 4 mesi.