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MONDO

Heathrow

Londra. Aereo russo perquisito? E' mistero

Un aereo Aeroflot sarebbe stato perquisito a Londra dopo l'atterraggio a Heathrow secondo quanto denunciato da Mosca, che considera una provocazione l'accaduto. I britannici negano 

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di Tiziana Di Giovannandrea
La crisi tra Russia e Regno Unito dopo l'avvelenamento sul suolo inglese dell'ex spia russa Skripal si arricchisce di un nuovo capitolo con uno strano e misterioso fatto. Un aereo russo atterrato a Londra, all'aeroporto di Heathrow, sarebbe stato perquisito da una squadra di uomini delle Forze di Polizia e funzionari delle Dogane britannici. 

Mosca ha denunciato l'episodio, definendolo una vera e propria "provocazione" ma Scotland Yard nega di essere coinvolta nella vicenda in qualsiasi modo. La notizia è stata riferita dalle agenzie russe Interfax e Tass a cui subito ha risposto Scotland Yard con un tweet in cui ha scritto: "Siamo a conoscenza di una storia che sta circolando sui media. Vi preghiamo di notare che la Metropolitan Police non sta conducendo la perquisizione di un Airbus giunto a Heathrow da Mosca". 

Il ministero degli Esteri russo, però, tramite la sua portavoce Maria Zakharova, ha insistito con forza sul fatto che la Polizia britannica ha ispezionato l'Airbus A321 della compagnia Aeroflot proveniente dallo scalo di Mosca Sheremetyevo con il volo SU2582. E' stato chiesto ai passeggeri e all'equipaggio tutto di abbandonare l'aereo per poter effettuare l'ispezione. L'Airbus sarebbe dovuto tornare a Mosca dopo l'imbarco di nuovi passeggeri. 

Il comandante si sarebbe rifiutato di scendere e quindi è stato fatto rimanere nella cabina di pilotaggio durante la perquisizione.

Maria Zakharova ha riferito che la polizia non ha spiegato i motivi dell'ispezione ed ha negato al pilota il suo diritto di osservare la perquisizione a bordo: "Noi non escludiamo che questa ennesima provocazione fosse necessaria alle autorità britanniche per rimettere in piedi con ogni mezzo la propria reputazione sbriciolata dal cosidetto 'affare Skripal'". 

Il tutto è avvenuto proprio nel giorno in cui la Russia ha convocato gli ambasciatori di 23 Paesi occidentali annunciando l'espulsione di 54 diplomatici come ritorsione per gli "atti ostili" contro Mosca nel caso della ex spia russaavvelenata assieme alla figlia il 4 marzo a Salisbury.