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POLITICA

Tensione M5S

L'ultimatum di Grillo a Crimi: "Autorizza la votazione su Rousseau entro 24 ore"

"Svolta autarchica, una grande mortificazione per tutti" dice l'ex premier Conte. Crimi e Cancelleri si interrogano sulla loro permanenza nel Movimento, mentre rimbalza in chat l'art. 8 dello Statuto: "Il garante si può sfiduciare". Stasera riunione dei parlamentari pentastellati

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Il post di Beppe Grillo "non è" una delusione "solo per me. Questa svolta autarchica credo sia una mortificazione per un'intera comunità, che io ho conosciuto bene e ho apprezzato, di ragazze e ragazzi, persone adulte, che hanno creduto in certi ideali.

E' una grande mortificazione per tutti loro". Lo dice Giuseppe Conte intercettato  mentre esce da casa in un video del Corriere.it. Se andiamo avanti? "Mai indietro", aggiunge l'ex premier. 

Intanto stasera riunione dei parlamentari M5s: all'ordine del giorno il "confronto" sul movimento, dopo il post con cui Grillo ieri ha di fatto messo fine al progetto di Conte.

L'ex premier "non ha visione e capacità manageriali", è stata la bocciatura del fondatore M5s che ha anche richiamato Casaleggio chiedendogli di indire su Rousseau la votazione per il Comitato direttivo. 

Crimi: voto non può avvenire su Rousseau 
"Grillo ha indetto la votazione del comitato direttivo impedendo una discussione e una valutazione della proposta di riorganizzazione e di rilancio del MoVimento 5Stelle alla quale Giuseppe Conte ha lavorato negli ultimi mesi,su richiesta dello stesso Beppe.  Pur rientrando fra le sue facoltà indire la votazione, non concordo con la sua decisione. Il voto, tuttavia, non potrà avvenire sulla piattaforma Rousseau, poiché questa è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al MoVimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy". Così Vito Crimi in un post su Facebook. 

L'ultimatum di Grillo a Crimi: autorizza votazione Rousseau entro 24 ore
Beppe Grillo risponde su facebook a Vito Crimi. "Vito, ti ho già risposto ieri in privato con il seguente messaggio: Credo che tu non abbia ben interpretato il provvedimento del garante della privacy che ti rimetto. La parte cerchiata in rosso specifica bene che Rousseau può trattare i dati in caso di esplicite e specifiche richieste del movimento. Oltretutto - aggiunge - il titolare dei dati può sempre decidere a chi farli trattare. Nessuna galera, dunque. Al contrario sarebbe proprio il votare su una piattaforma diversa che esporrebbe il movimento, e te in prima persona, ad azioni anche risarcitorie da parte di tutti gli iscritti", scrive il fondatore M5s. "Come ti ho sempre detto prima di poter votare su un'altra piattaforma è, infatti, necessario modificare lo statuto con una votazione su Rousseau. Inoltre nella mancanza dell'organo direttivo l'unico autorizzato ad indire le elezioni dello stesso è il garante - osserva Grillo -, e in quanto tale l'ho fatto secondo le sole modalità possibili previste dallo statuto vigente (art. 4 lettera b). Inoltre, il garante della privacy non ha mai identificato in te il titolare dei dati degli iscritti, essendosi limitato a indicarlo genericamente nel movimento, probabilmente a causa della tua controversa reggenza. Il voto dovrà, dunque, essere effettuato su Rousseau". 

"Non posso che ribadirti che l'unico modo per rispettare lo statuto attualmente vigente ed evitare più che probabili ricorsi per l'annullamento del voto, rimane fare questa consultazione sulla Piattaforma Rousseau - aggiunge Grillo -. Ho chiesto a Rousseau di poter effettuare sulla piattaforma solo due votazioni, quella per l'elezione del Comitato direttivo e quella per la modifica dello statuto, che comunque sara' gestita dal neo eletto Comitato direttivo".

"Come ti ho già detto, infatti, solo dopo aver modificato lo statuto attraverso una votazione su Rousseau saremo liberi di usare una nuova piattaforma. Ti invito, pertanto, ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento", scrive il garante M5s.    "Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al Movimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie...) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare", conclude Grillo.

Cancelleri: mi interrogo su permanenza nel Movimento
"Dal punto di vista politico rimango molto perplesso da quello che è successo, non sono assolutamente d'accordo con quello che Grillo ha messo in campo. Secondo me stiamo perdendo una grandissima occasione e questo mi induce a fare un'ulteriore riflessione, su quello che è il mio ruolo all'interno del Comitato di Garanzia. E se penso che non ci sia la possibilità di proseguire per il Movimento a questo punto mi sto interrogando anche sul fatto che io possa farne parte ".  A dirlo, a margine di un evento a Torino, il sottosegretario ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri. "Valuto di completare, di portare a termine con responsabilità questa fase delle votazioni -aggiunge - e poi di dimettermi dal ruolo di membro del Comitato di Garanzia, però in queste ore sto ragionando anche sulla mia permanenza all'interno di M5S. Non voglio polemizzare con Beppe, ma il tema è che se non siamo pronti a cambiare idea vuol dire che non siamo pronti a cambiare niente. E io purtroppo in un Movimento che non vuole cambiare niente non ci voglio stare".

Lombardi: stop diktat o mi dimetto da Comitato Garanzia
"Non posso prestarmi a quest'operazione di imposizione dall'alto, di un dietrofront inspiegabile agli occhi delle persone normali che ci osservano e pretendono dal partito di maggioranza relativa in Parlamento ancora maggiore serietà. Ho sempre confidato nella capacità di dialogo e lungimiranza che anche nei momenti più bui della nostra storia ci ha sempre permesso di trovare la sintesi. Se stavolta non fosse possibile dovrò dare le mie dimissioni con effetto immediato da membro del Comitato di Garanzia e riconsiderare la mia permanenza nel M5S". Lo scrive su Fb, Roberta Lombardi definendo il post di Grillo "una presa in giro".

Appendino: farò le mie valutazioni
La sindaca di Torino (che non si ricandida alle amministrative) non nasconde lo sgomento per l'epilogo dell'incontro Conte-Grillo: "Come me in tanti, siamo amareggiati e anche un po' spaesati. Anche alla base - sottolinea - gli attivisti, le persone che hanno vissuto tutto il percorso. Fino a ieri auspicavo a una sintesi e ho fortemente creduto nel progetto di rinnovamento. Pensavo che Conte potesse essere la persona giusta", aggiunge, spiegando che "si poteva discutere dello statuto o di una riorganizzazione e di avere alla guida una persona che ha dimostrato di volere bene al Movimento e che avrebbe potuto guidarci in una rifondazione che riteniamo necessaria. Un ritorno al passato penso non sia la risposta, dovevamo guardare avanti". "A caldo mi sento solo di dire che abbiamo perso una grande occasione. Faremo le nostre valutazioni, io farò le mie personali", ribadisce mentre si trovava alla presentazione del primo tratto di metro a Collegno, nell'hinterland torinese. E quel "io farò le mie" apre ad altri possibili scenari.

Di Battista: M5S voti se restare con Draghi
"Il Movimento oggi, per volere del garante Grillo, si appresta, a quanto pare, a votare un Comitato direttivo. Credo che a fronte di questi 4 mesi tragici nei quali chi ha vinto le elezioni del 2018 è risultato politicamente inconsistente, sarebbe doverosa una votazione sulla permanenza o meno del M5S nel governo dell’assembramento. Perché errare humanum est, perseverare è draghiano".  Così Alessandro Di Battista su Tpi in un servizio dal titolo: "Il M5s esca subito dal governo Draghi e non sia più complice di questo disastro iper-liberista".

Rimbalza in chat l'art. 8 dello Statuto: "Il garante si può sfiduciare"
Rabbia,  amarezza ma anche sconcerto continuano a serpeggiare tra deputati e  senatori, mentre in diverse chat interne - visionate dall'Adnkronos -  continua a rimbalzare l'articolo 8 dello statuto del M5S attualmente  in vigore, in cui nero su bianco è scritto che il garante, dunque  l''elevato' Beppe Grillo, può essere 'sfiduciato'. L'impensabile per  un Movimento che è nato proprio dalle idee e dalla carica del comico  genovese. Ma la delusione e lo sconcerto sono tali che in molti  'richiamano' quanto scritto nel documento che proprio Conte era stato  chiamato a riscrivere.        "Articolo 8 Statuto del M5S - si legge nel testo - il Garante resta in carica a tempo indeterminato e può essere revocato, in ogni tempo, su  proposta del Comitato di Garanzia a maggioranza assoluta dei propri  componenti e ratificata da una consultazione in Rete degli iscritti,  purché renda parte alla votazione la maggioranza assoluta degli  iscritti".

La rabbia è tale che qualcuno spinge a ipotizzare che anche quella  della 'sfiducia' sarebbe una strada da valutare. Grillo è stato  raggiunto da 6000 'vaffa' in due ore - il senso di alcuni sms che  rimbalzano nella chat interne e visionati dall'Adnkronos - 28mila  follower hanno lasciato la sua pagina Facebook. "E' evidente che la  base è con Conte", la riflessione che in molti condividono. Mentre la scissione appare ormai a un passo, tutti gli occhi sono puntati sull'ex presidente del Consiglio, che a ore, forse già prima dell'assemblea dei deputati fissata per questa sera alle 19, potrebbe  tornare a far sentire la sua voce, spiegando cosa intenda fare del proprio futuro.

"Chiederemo, durante la riunione, di convocare Conte per capire meglio la questione dello statuto e ascoltare la sua posizione, visto che alcuni giorni fa ci è stato impedito il  confronto", soffiano fonti parlamentari pentastellate, ricordando come la settimana scorsa l'ex presidente del Consiglio si sia confrontato con il solo direttivo grillino alla Camera. E' gelo, invece, sul reggente Vito Crimi, considerato un ospite non desiderato  da molti eletti: "Non vogliamo vederlo neanche in video".

Direttivo Senato: pieno sostegno a Crimi, vada avanti
"A Vito Crimi esprimiamo il nostro pieno e incondizionato sostegno in questa delicata fase politica dove il suo ruolo si rivela ancora oggi imprescindibile. Per Vito parlano la sua storia, la passione, la serietà ed il suo storico attivismo al servizio del MoVimento.Da più di un anno Vito lavora incessantemente per gestire una difficile e delicata fase transitoria, coincisa peraltro con un periodo drammatico per il nostro Paese. A lui oggi rivolgiamo un accorato appello affinché vada avanti nel suo generoso sforzo verso un rinnovamento serio ed un reale rilancio del MoVimento".Così in una nota il direttivo del M5s al Senato.