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POLITICA

Tanti parlamentari non in regola con la restituzione di parte dello stipendio

M5S: al via riunione dei probiviri per valutare sanzioni ai parlamentari "morosi"

"I casi su cui decidere? Sono gli stessi visibili dal di fuori" ha detto la ministra e componente del collegio dei probiviri Fabiana Dadone arrivando agli uffici dei gruppi di Montecitorio 

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"I casi su cui decidere? Sono gli stessi visibili dal di fuori". Lo ha detto la ministra e componente del collegio dei probiviri M5s Fabiana Dadone arrivando agli uffici dei gruppi di Montecitorio per partecipare alla riunione dell'organismo disciplinare del M5S. Del collegio fanno parte, insieme a lei, Raffaella Andreola e Jacopo Berti: i tre componenti devono decidere le sanzioni da comminare per le mancate restituzioni di parte dello stipendio dei parlamentari, previste dal regolamento, e le eventuali sanzioni.

"La questione è semplicissima: si è applicato il regolamento in modo omogeneo e obiettivo. Io sono tranquillissimo e lo siamo tutti, sappiamo di aver agito nel pieno rispetto delle regole". Lo dice a Un Giorno da pecora, Jacopo Berti, esponente del M5S e membro dei Probiviri 5S. "Paragone ha detto di esser stato espulso dal nulla...Quindi io sarei il nulla? Va bene, mi sento molto leggero, ne prendo atto e me ne farò una ragione..." dice Berti che a proposito dell'espulsione di Paragone aggiunge: "La sua espulsione è definitiva? Ci sono degli altri iter che stanno seguendo e che faranno il loro corso. Tutto verrà fatto nel rispetto delle regole". Quanto infine alle restituzioni della collega e ministro Fabiana Dadone "Posso assicurare - ha concluso Berti a Rai Radio1 - che per quanto riguarda la mia collega è tutto in regola".

I casi da valutare
Nicola Acunzo, Nadia Aprile, Santi Cappellani, Flora Frate, Paolo Niccolo Romano e Andrea Vallascas alla Camera. E Cristiano Anastasi, Alfonso Ciampolillo, Luigi Di Marzio, Fabio Di Micco e Mario Michele Giarrusso al Senato dove è stata eletta anche Vittoria Deledda Bogo ma da tempo assente per motivi di salute. Sono questi - secondo quanto risulta dal sito tirendiconto.it - i parlamentari M5s che in tutto il 2019 non hanno effettuato neppure un euro di "restituzioni" del loro stipendio. E sono questi, salvo eventuali ritardi dovuti all'aggiornamento del sistema di rendicontazione, i primi ad essere valutati dal collegio dei probiviri M5s.

I casi, fatti salvi i ritardi nell'aggiornamento del sistema che potrebbero essere anche di 24 ore, riguardano infatti le rendicontazioni che mostrano però una ampia diversificazione: nonostante la richiesta di sanare gli arretrati entro la fine dell'anno, infatti, sono tantissimi i parlamentari che ancora sono indietro con i pagamenti. Oltre agli 11 che non hanno versato nulla, ci sono molti che hanno smesso di "restituire" parte del loro stipendio da febbraio o marzo dello scorso anno e, quindi, si trovano in una situazione sostanzialmente analoga quelli che non hanno versato nulla per tutto l'anno.  Per Statuto i ricorsi contro le decisioni del collegio dei probiviri, che vanno dal richiamo, alla sospensione, fino all'espulsione, vanno rivolti alla Comitato di garanzia.