Mafia Capitale, la rete nella Finanza e in Vicariato. Grasso: "Serve rivolta morale della politica"

Riprendono oggi gli ultimi interrogatori di garanzia ed è attesa sul futuro del Campidoglio. Il sindaco Marino incontrerà il ministro Alfano e il Prefetto Pecoraro per affrontare il tema degli ispettori, l'ipotesi che sembra al momento la più probabile. Intanto dalla carte dell'inchiesta emerge tutta la fitta rete di conoscenze che la "Cupola" aveva in tutti gli ambienti, anche nella Finanza e in Vicariato. I collaboratori di Massimo Carminati non esitavano a rivolgersi a persone che operano in istituzioni di primissimo piano. Intanto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano ha delegato il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma. 

"Novità dal Vicariato?"
Tra le "iniziative" svelate delle indagini quella dell'11 settembre 2013 quando Luca Odevaine, membro del Tavolo nazionale sui rifugiati al Viminale, chiede una aiuto come si legge in una richiesta di proroga delle intercettazioni, a Tiziano Zuccolo, camerlengo dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone.  "Novità dal Vicariato?" chiede l'ex Capo di Gabinetto di Roma a proposito di un intervento sollecitato "in favore di una società riconducibile al gruppo Pulcini". Zuccolo rispose di aver "deciso di fare un passaggio alto, ma proprio alto...".

Contatti con la Guardia Di Finanza
Salvatore Buzzi sostiene di avere un contatto anche nella Guardia di Finanza. A fronte di una verifica fiscale delle fiamme gialle nella Cooperativa 29 Giugno Buzzi riferì a Carminati - dicono i Ros in una annotazione - di aver interessato "terze persone affinchè, tramite il Generale Spaziante (ha recentemente patteggiato 4 anni per corruzione ndr) acquisissero informazioni circa le motivazioni sottese" all'accertamento del 12 novembre 2012.

Il Presidente Grasso: "Serve uno scatto della politica"
"La politica deve avere uno scatto, un colpo di reni". Il Presidente del Senato Pietro Grasso commenta così l'inchiesta romana e sollecita i partiti a vigilare sull'operato degli amministratori e ad allontanare così i corrotti. Esorta la politica ad una "rivolta morale" per eliminare una volta per tutte il "bubbone della corruzione".

Inquinati risultati elettorali nelle regionali
Nell'inchiesta "Mafia Capitale" c'è anche un filone relativo alle elezioni regionali del 2013. Al centro della vicenda Luca Gramazio, ex capogruppo Fi alla Regione e ora indagato. Nel 2013 canidato Pdl al Consiglio del Lazio viene eletto con oltre 18mila preferenze e il sospetto degli inquirenti è che siano satte usate schede false. In una conversazione del 2 febbraio dello scorso anno l'allora consigliere comunale chiamava una persona al telefono e, in attesa della risposta, così commentava con una terza persona: "finite le operazioni di voto, finite le operazioni di voto... le urne vanno in alcune in alcune sedi dove vengono... contate, tutto, non si tratta della classica operazione di... di controllo delle schede... quello c'abbiamo ancora il tempo per fa degli inserimenti". La persona in attesa al telefono risponde, ma Gramazio, rivolto alla terza persona, aggiunge: "... ce provo, se stiamo in tempo la metto".

Nelle intercettazioni il nome del direttore sportivo della Fiorentina
Da una telefonata intercettata è spuntato anche il nome di Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina e già ds della Roma. Il 21 settembre del 2012 Pradè chiama Carminati: i due si intrattengono poi Carminati dice al dirigente viola che quando torna a Roma possono andare a mangiare insieme "...alla piazzetta nostra...".

Alemanno, soldi in Argentina. La Procura: "Non ci sono riscontri"
"Alemanno ha fatto quattro viaggi, lui e il figlio, con le valigie piene di soldi in Argentina. Ma te sembra normale che un sindaco...". La voce registrata dagli inquirenti è quella di Luca Odevaine, intercettato mentre è negli uffici della Fondazione Integrazione e parla con Mario Schina e Sandro Coltellacci, ex responsabile del Decoro urbano del Comune di Roma il primo, dirigente di una cooperativa il secondo.Ll'ex sindaco di Roma subito smentisce: "Si tratta di una millanteria totalmente infondata" e, rispondendo ad un'intervista, afferma di non aver mai conosciuto Massimo Carminati: "Non ho mai conosciuto Carminati e un anno e mezzo fa, avendo letto articoli di stampa, avevo messo in guardia i miei collaboratori: loro mi hanno giurato che non avevano a che fare con lui". Fonti della procura di Roma confermano che "non ci sono riscontri di trasferimenti di soldi da parte di Gianni Alemanno all'estero".

Alfano: "Per Campidoglio valutaremo"
"Ho parlato con il Prefetto, che ha studiato le carte. Valuteremo il da farsi" le parole del titolare del Viminale che oggi incontrerà il sindaco di Roma con il Prefetto. "Credo - ha aggiunto - ci debba essere un giudizio tecnico da cui deve nascere la proposta di sciogliere la Giunta comunale, ma sta emergendo un quadro che investe anche amministrazioni precedenti: quella di Gianni Alemanno e anche la precedente"