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ECONOMIA

La relazione della Bce

Draghi: ""La situazione in Grecia ci ricorda che l'Unione monetaria è una costruzione incompiuta"

Secondo il governatore della Banca centrale europea "la ripresa sta procedendo a un ritmo moderato", ma dovrebbe ampliarsi. L'inflazione nei prossimi mesi dovrebbe restare bassa prima di rialzarsi, in modo piu' deciso, a fine anno in quanto "l'impatto negativo dei prezzi dell'energia si sta affievolendo" e i rischi connessi al Quantitative easing della Bce "sono per ora piuttosto contenuti"

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Mario Draghi alla Commissione Economico finanziaria del Parlamento europeo
Bruxelles
Sulla situazione della Grecia e di una possibile uscita del Paese dall'Euro, il governatore della BCE ha detto che "al momento non possiamo fare previsioni o immaginare le conseguenze a lungo termine. Serve un accordo molto presto. Con Grexit entreremmo in terra ignota", quindi "abbiamo bisogno di un accordo forte e complessivo con il Paese ellenico, che produca crescita, sia socialmente equo e finanziariamente sostenibile".

Ora "tutti gli attori devono correre l'ultimo miglio, ma la palla è nel campo della Grecia" e "la Bce sta facendo tutto quanto in suo potere" continuando a dare "liquidità alle banche greche" per "continuare a finanziare l'economia" e lo farà "finché saranno solventi e avranno sufficienti collaterali". Il presidente Mario Draghi, ha voluto sottolineare come le decisioni del direttivo "vengono prese in piena indipendenza" e che la settimana scorsa non ha obiettato "all'aumento dell'Ela di oltre 2 mld" malgrado attualmente il livello di liquidità è "a 118 mld di euro, quasi il doppio del 2014", cifra che "è il 66% del pil greco" ed il più alto dell'Eurozona.

Purtroppo "La situazione economica della Grecia è drammatica, specie nel mercato del lavoro, ma non possiamo fare del 'finanziamento monetario" e "non si puo' dire che la situazione greca sia di responsabilità di altri", cioè di soggetti diversi dai responsabili di quel paese. Comunque, ha aggiunto il Presidente della BCE, "Il sostegno finanziario alla Grecia è una decisione politica che deve essere presa dai decisori politici eletti e non dai banchieri centrali" e la soluzione "deve essere trovata all'interno dell'Eurogruppo".

"La situazione in Grecia - ha osservato Draghi - ci ricorda ancora una volta che l'Unione economica e monetaria è una costruzione incompiuta, finché non avremo tutti gli strumenti per garantire che tutti i membri della zona euro siano economicamente, fiscalmente e finanziariamente sufficientemente resistenti".

Il presidente della Bce Mario Draghi, in audizione al Parlamento europeo, ha confermato la valutazione sull'andamento dell'economia sostenendo che "la ripresa sta procedendo a un ritmo moderato" e che "stanno riprendendo gli investimenti" e "le proiezioni" sono per una crescita "dell'1,5% nel 2015, dell'1,8% nel 2016 e del 2,0% nel 2017". Le condizioni finanziarie del mercato- ha aggiunto - "restano accomodanti" e tali da sostenere la ripresa.

Inoltre i tassi di prestito bancario continuano a scendere arrivando ad aprile al 2,30% rispetto a 2,79% di giugno 2014, i tassi sui prestiti alle famiglie l'acquisto di case sono scesi di 0,25 punti percentuali a 2,25% ad aprile rispetto a 2,87% di giugno 2014. 
 
Per quanto riguarda l'inflazione, ha detto che nei prossimi mesi dovrebbe restare bassa prima di rialzarsi, in modo piu' deciso, a fine anno in quanto "l'impatto negativo dei prezzi dell'energia si sta affievolendo". In ogni caso convergerà "gradualmente" verso l'obiettivo della Bce.
 
Sul fronte dei rischi connessi al Quantitative easing della Bce ha ammesso che "sono per ora piuttosto contenuti", ma "monitoriamo la situazione da vicino".