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MONDO

India

Marò: Corte Suprema, Latorre in Italia fino al 30 aprile

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I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone (Ansa)
Roma

La Corte Suprema indiana ha deciso oggi l'estensione della permanenza in Italia del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre fino al 30 aprile. Una notizia attesa in quanto la sua licenza per malattia era valida fino al 16 gennaio. 

Latorre, insieme a Salvatore Girone è accusato di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati.

Come detto, la Corte Suprema indiana ha esteso di oltre tre mesi la licenza per Latorre in cura dalla fine del 2014 dopo un intervento al cuore a causa di un ictus, accordato dalle autorità indiane.        

Ieri Nicola Latorre, senatore del Partito Democratico e presidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama. aveva assicurato che Massimiliano Latorre non sarebbe tornato in India.

Oggi il premier del Kerala, poche ore prima del verdetto della Corte Suprema, aveva detto che "i marine italiani hanno commesso un crimine sul territorio indiano e sono tenuti a rispondere alla legge indiana. Oggi stesso il governo del Kerala chiederà al premier Modi di far tornare il marine in India".

In precedenza ad Amburgo era stata emessa un'ordinanza dal Tribunale del Mare che ha imposto a India e Italia di "sospendere ogni iniziativa giudiziaria". Il Tribunale arbitrale internazionale, istituito presso la Corte permanente di arbitrato (Cpa) dell'Aja per il caso dei marò, terrà il prossimo 18 gennaio la sua prima riunione preliminare sulla vicenda. "Si tratta di un meeting procedurale - ha chiarito la fonte - e di un incontro che servirà a definire le regole provvisorie per avanzare sulla questione della giurisdizione" del caso.