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ITALIA

"La Decisione della Suprema Corte è inaccettabile. Occorre reazione"

Marò, ministro Gentiloni: "Richiamato il nostro ambasciatore in India per consultazioni"

"C'era una richiesta di natura umanitaria che è stata disattesa. Le autorità indiane vengono meno alla tutela dei diritti dei nostri fucilieri di Marina, pur parlando di disponibilità al dialogo", dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferendo alle Commissioni riunite di Camera e Senato sulla situazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

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Roma
"Il governo si riserva di prendere le iniziative idonee, a partire dal richiamo urgente per consultazioni dell'ambasciatore a Nuova Dehli per consultazione, che non va confusa però con una rottura delle relazioni diplomatiche". Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni annuncia così una prima reazione sul caso Marò. "L'atteggiamento delle autorità indiane è inaccettabile, abbiamo l'obbligo di reagire con fermezza e unità". Riferendo alle Commissioni di Camera e Senato sul caso dei due Marò - Gentiloni giudica "lesiva dei diritti la decisione della Suprema Corte indiana di negare a Salvatore Girone il permesso di rientrare in Italia per le festività natalizie". Massimiliano Latorre è già nel nostro Paese (dove è sottoposto a cure) "e ci resterà" sottolinea il ministro della Difesa Roberta Pinotti - "proprio per continuare il suo programma di cure".

Il ministro Pinotti ribadisce "l'irritazione del governo per la decisione e l'attenzione per la situazione di Salvatore Girone - la sua è la situazione più critica - come per Latorre". Poi, l'impegno: "Il governo non si sottrarrà alle proprie responsibilità e per reagire abbiamo bisogno di forte unità". 

I due fucilieri di marina italiani sono accusati di aver ucciso due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano scambiato per un battello dedito alla pirateria il 15 febbraio 2012 al largo della costa delKerala, stato dell'India sud occidentale. Sono tuttora in attesa di giudizio.