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ITALIA

Chiusi uffici e scuole

Messina, città ancora senza acqua. Il sindaco: "Guasto riparato". Renzi: "Una vergogna"

In città è arrivato l'esercito con le proprie autobotti

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Messina
Dopo sei giorni senza acqua con la rete idrica chiusa per un guasto a 40 chilometri dalla città, l'acqua potabile dovrebbe iniziare a tornare nelle case dei messinesi. "Già dalle nove di oggi potrebbe riprendere l'erogazione dell'acqua, i tecnici Amam hanno lavorato tutta la notte sulla condotta di Fiumefreddo e ora il guasto dovrebbe essere riparato" ha dichiarato il sindaco Renato Accorinti annunciando che l'erogazione dell'acqua dovrebbe riprendere a breve. 

Il sindaco di Messina chiederà lo stato di calamità affinché arrivino i fondi per mettere in sicurezza la condotta in ogni punto. Ed è intervenuto anche il premier che, secondo fonti di Palazzo Chigi, ha definito l'intera vicenda una vergogna.

L'acqua tornerà in serata o nottata
"Ritengo che tra oggi e domani - l'acqua dovrebbe arrivare nelle case. Anche il bypass che stiamo realizzando tra l'acquedotto dell'Alcantara e quello di Fiumefreddo - prosegue - dovrebbe essere pronto in giornata. E' stata un'emergenza incredibile e non vogliamo che accada più per questo chiederemo comunque lo stato di calamità affinché arrivino i fondi per mettere in sicurezza la condotta in ogni punto. Ora andrò all' Anci nazionale a Torino e da li chiederò con forza un aiuto per la città di Messina". 

Più cauto invece è Leonardo Termini, presidente del cda dell'Aman, l'azienda meridionale delle acque: "Se tutto va bene e non ci sono intoppi l'acqua dovrebbe arrivare nelle case dei messinesi in serata o nella nottata". Ci vorrano almeno 12 ore perchè le abitazioni siano regolarmente servite. "Mercoledi' tutto sembrava andare per il verso giusto, quando il fronte franoso e' tornato attivo impedendo la rimessa in funzione dell'acquedotto. Adesso si incrociano le dita", ha aggiunto Termini.

L'esercito sul campo 
Aspettando che ritorni l'acqua nella città dello Stretto, la situazione è sempre più critica. Gli uffici pubblici e le scuole di ogni ordine e grado restano chiusi oggi e domani. Per stasera è attesa in porto la nave cisterna di 5mila tonnellate con immissione diretta nelle condotte idriche. E anche il dipartimento di Protezione civile della Regione, in stretto raccordo con la prefettura, ha confermato di essersi attivato per incrementare la dotazione dell'autoparco comunale e provvedere all'affidamento di un servizio di fornitura idrica attraverso, appunto, la nave-cisterna. Come preannunciato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti con un tweet, le forze armate sono al lavoro per contribuire alla soluzione sull'emergenza idrica. Le autobotti saranno punti mobili destinati ai quartieri ed alle zone rimaste scoperte. 




Unione consumatori: "indennizzi da 150 euro per i messinesi"
E intanto c'è chi pensa al post emergenza. Il presidente dell'Unione nazionale Consumatori di Messina Mario Intilisano ha annunciato che "i cittadini di Messina hanno diritto ad almeno 150 euro di indennizzo per i disagi subiti, 25 euro al giorno, cifra che ovviamente salirà se l'Amam non ripristinerà il servizio entro oggi. La cifra raddoppia per le persone che soffrono disagi particolari come malati, anziani e neonati". Ieri Intilisano aveva annunciato una class action nei confronti dell'Amam per i disagi derivati dall'emergenza idrica che ormai da sei giorni attanaglia la città dello Sretto. All'azione legale potranno partecipare tutti gli utenti consumatori del servizio idrico della città la cui utenza è stata oggetto del disservizio sin dalla giornata di sabato 24 ottobre 2015 e che perdura a tutt'oggi.