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ITALIA

Guardia Costiera italiana: mai coinvolti in soccorso gommone

Migranti, Libia: dalla Ong calunnie, si faccia indagine neutrale

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"Smentiamo e rigettiamo categoricamente le calunnie" rivolte dalla ong Open Arms alla Guardia Costiera libica. E' quanto si legge in un comunicato dello Stato maggiore navale libico, pubblicato sulla pagina Facebook della guardiacoste. "E' illogico - prosegue la nota -che una pattuglia salvi 165 migranti e lasci due donne e un bambino mentre sono usciti solo per salvarli". Per questo i libici chiedono "una commissione d'inchiesta neutrale" su questae altre accuse rivolte alla Guardia Costiera

Ieri il fondatore dell' ong Proactiva Open Arms  aveva denunciato: "Spero che la procura spagnola indaghi sulla Guardia Costiera libica e italiana" 

L'ong ha presentato la denuncia dopo aver sbarcato nel porto delle Baleari Josefa, l'unica sopravvissuta al naufragio di cui ha attribuito la responsabilità alla Guardia Costiera libica e poi, per omissione, agli italiani. A Palma sono stati sbarcati anche i due cadaveri, tra i quali quello di un bambino di circa cinque anni, recuperati in mare, su un zattera di legno, a circa 80 miglia dalle coste libiche lo scorso martedì.  

Secondo il Diario de Mallorca, uno dei principali quotidiani dell'isola, la donna di origini camerunensi rimasta per due giorni in mare prima di essere recuperata dalla nave Open Arms, intende denunciare la Libia e l'Italia per quanto è successo. "Josefa, che riceverà il trattamento da rifugiata - scrive il giornale - intende denunciare la Libia per aver abbandonato l'imbarcazione, tornandosene indietro, lasciando altri cadaveri, e l'Italia per il rifiuto a sbarcare i cadaveri nel porto di Catania".

Fonti Viminale: vittima strumentalizzata per fini politici
"Non meritano risposta le Ong che insinuano, scappano, minacciano denunce ma non svelano con trasparenza finanziatori e attività". È quanto fanno trapelare fonti del Viminale dopo le denunce di Open Arms a Libia e Italia per omicidio colposo. "La denuncia di Josefa? Qualcuno strumentalizza una vittima per fini politici - proseguono le stesse fonti -. Noi denunceremo chi, con bugie e falsità, mette in dubbio l'immensa opera di salvataggio e accoglienza svolta dall'Italia". 

Guardia Costiera italiana: mai coinvolti in soccorso gommone
"La Guardia Costiera non è mai stata coinvolta nel soccorso al gommone ritrovato successivamente" da Open Arms. È quanto afferma la Guardia Costiera italiana interpellata dall'ANSA dopo la denuncia della Ong. "Dopo il ritrovamento - afferma il comando generale - è stata data piena disponibilità a trasferire la donna, ancora in vita, in Italia, per ricevere assistenza di carattere sanitario". Ed "è stata data anche la possibilità di raggiungere il porto di Catania, dove sarebbero state effettuate le operazioni di sbarco per tutti i migranti a bordo".