SPORT
Calcio
Milan: 500 milioni per il 51% del club, l'offerta di mr. Bee a Berlusconi
Nella serata in cui i rossoneri cadono in casa contro il Genoa, il tycoon thailandese presenta la sua offerta al patron milanista che si prende una notte per decidere. Novità in vista anche per Mediaset
Circa 500 milioni di euro per il 51% del Milan. Bee Taechaubol ha presentato l'offerta della sua cordata a Silvio Berlusconi e sua figlia Barbara. Dopo una notte di riflessione il presidente rossonero dovrebbe decidere se continuare la trattativa con il thailandese. La risposta potrebbe arrivare già giovedì mattina in un comunicato.
E giovedì potrebbe essere il giorno della svolta non solo per la proprietà rossonera, ma anche per la panchina milanista con Pippo Inzaghi ormai ad un passo dall'addio dopo la sconfitta interna con il Genoa. Per sostituirlo si pensa a Cristian Brocchi, allenatore della Primavera, che potrebbe traghettare i rossoneri sino alla fine di questa travagliata stagione.
Alla finestra un altro gruppo interessato all'acquisto dei 'diavoli', composto da imprenditori cinesi e guidato da Richard Lee, che aspetterà ma non più di qualche giorno, perché è deciso a entrare nel mondo del calcio e ha già soluzioni alternative. Rispetto alla cordata guidata da Taechaubol, sostenuto da China Citic Bank International e da ADS-Securities LLC, società di servizi finanziari di Abu Dhabi, l'altra è pronta a investire direttamente circa 600 milioni per il 60%. In entrambi i casi si parla della possibilità di quotare il club su una Borsa asiatica.
Mr. Bee è partito questa mattina dalla Svizzera per raggiungere il capoluogo lombardo e, su Instagram, ha postato un'eloquente foto in breve diventata virale.
Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha confermato la trattativa scegliendo il dialetto: "Quest chi l’è vera", ha detto in milanese stretto commentando la solidità dell’offerta di Bee e in generale di quelle asiatiche per l’acquisto del Milan.
Gran parte dei soldi offerti dal broker thailandese servirebbero a coprire i debiti, il resto per rinforzare la squadra affinché torni, quanto prima, a dettar legge in Italia e in Europa. Il Milan è indebitato per circa 250 milioni di euro, con un rosso di 91.3 milioni di euro solo nel 2014.
I contatti tra l’ex presidente del Consiglio e il direttore esecutivo del gruppo di private equity Thai Prime Company Limited sono iniziati lo scorso febbraio. Il businessman asiatico si presenterà all’incontro forte del sostegno della Ads Securities, una società di brockeraggio finanziario con interessi in mezzo mondo già coinvolta nell’acquisto del Manchester City nel 2008.
Mediaset, incontro Berlusconi - Murdoch e l’interesse di Vivendi
Non solo Milan, anche sul fronte televisivo l'ex premier sembra intenzionato a cambiare qualcosa. E' di pochi giorni fa l'incontro con Rupert Murdoch, proprietario di Sky, e non è una novità l'interesse della francese Vivendi. Mediaset esclude accordi sulla Champions con Sky, i cui diritti per i prossimi tre anni sono esclusiva di Cologno. E Pier Silvio pur ammettendo che un matrimonio con l'emittente satellitare avrebbe senso per abbonati e ricavi, pone argini alle avances di Murdoch: "Siamo aperti a partnership, ma non siamo venditori". Diverso il discorso per Vivendi che è in cerca di sbocchi all'estero e, fatto non marginale, detiene l'8% di Telecom con cui il Biscione ha da poco stretto un accordo.
E giovedì potrebbe essere il giorno della svolta non solo per la proprietà rossonera, ma anche per la panchina milanista con Pippo Inzaghi ormai ad un passo dall'addio dopo la sconfitta interna con il Genoa. Per sostituirlo si pensa a Cristian Brocchi, allenatore della Primavera, che potrebbe traghettare i rossoneri sino alla fine di questa travagliata stagione.
Alla finestra un altro gruppo interessato all'acquisto dei 'diavoli', composto da imprenditori cinesi e guidato da Richard Lee, che aspetterà ma non più di qualche giorno, perché è deciso a entrare nel mondo del calcio e ha già soluzioni alternative. Rispetto alla cordata guidata da Taechaubol, sostenuto da China Citic Bank International e da ADS-Securities LLC, società di servizi finanziari di Abu Dhabi, l'altra è pronta a investire direttamente circa 600 milioni per il 60%. In entrambi i casi si parla della possibilità di quotare il club su una Borsa asiatica.
Mr. Bee è partito questa mattina dalla Svizzera per raggiungere il capoluogo lombardo e, su Instagram, ha postato un'eloquente foto in breve diventata virale.
Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, ha confermato la trattativa scegliendo il dialetto: "Quest chi l’è vera", ha detto in milanese stretto commentando la solidità dell’offerta di Bee e in generale di quelle asiatiche per l’acquisto del Milan.
Gran parte dei soldi offerti dal broker thailandese servirebbero a coprire i debiti, il resto per rinforzare la squadra affinché torni, quanto prima, a dettar legge in Italia e in Europa. Il Milan è indebitato per circa 250 milioni di euro, con un rosso di 91.3 milioni di euro solo nel 2014.
I contatti tra l’ex presidente del Consiglio e il direttore esecutivo del gruppo di private equity Thai Prime Company Limited sono iniziati lo scorso febbraio. Il businessman asiatico si presenterà all’incontro forte del sostegno della Ads Securities, una società di brockeraggio finanziario con interessi in mezzo mondo già coinvolta nell’acquisto del Manchester City nel 2008.
Mediaset, incontro Berlusconi - Murdoch e l’interesse di Vivendi
Non solo Milan, anche sul fronte televisivo l'ex premier sembra intenzionato a cambiare qualcosa. E' di pochi giorni fa l'incontro con Rupert Murdoch, proprietario di Sky, e non è una novità l'interesse della francese Vivendi. Mediaset esclude accordi sulla Champions con Sky, i cui diritti per i prossimi tre anni sono esclusiva di Cologno. E Pier Silvio pur ammettendo che un matrimonio con l'emittente satellitare avrebbe senso per abbonati e ricavi, pone argini alle avances di Murdoch: "Siamo aperti a partnership, ma non siamo venditori". Diverso il discorso per Vivendi che è in cerca di sbocchi all'estero e, fatto non marginale, detiene l'8% di Telecom con cui il Biscione ha da poco stretto un accordo.