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"Mirandola merita il terremoto". In rete gli insulti dei grillini delusi dal risultato elettorale

“Domenica si è votato a Mirandola, uno dei paesi colpiti dal sisma in Emilia-Romagna, cui il Movimento5Stelle ha donato 425 mila euro. Per carità, non volevamo nulla in cambio, ma i cittadini di Mirandola un esame di coscienza dovrebbero farselo", recita un post di una simpatizzante delusa, evidentemente, dalla vittoria del Pd

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Il Restitution Day del M5S
“Domenica si è votato anche a Mirandola, in provincia di Modena. Uno dei paesi più colpiti dal sisma in Emilia-Romagna e dove il Movimento5Stelle ha donato 425 mila euro, risparmiati dalla campagna elettorale, per consentire la ricostruzione di una palestra distrutta dal terremoto. Per carità, non volevamo nulla in cambio, ma i cittadini di Mirandola un esame di coscienza dovrebbero farselo”. Parte da questo post, pubblicato da una simpatizzante grillina, l’ultima polemica che coinvolge il Movimento di Beppe Grillo. Post da cui qualcuno, come Andrea De Franceschi, capogruppo regionale dei grillini momentaneamente sospeso dal Movimento, ha preso le distanze, ma post sposato invece da molti simpatizzanti che hanno inondato la rete di insulti alla cittadina dell’Emila Romagna.
 
“Se Mirandola è stata colpita dal sisma un motivo c’è”. “Ognuno ha quel che si merita dalla natura”. “Fossi di Mirandola avrei vergogna, potevano essere riconoscenti almeno con il voto, invece non meritano niente, ma che vadano aff...”. Il Comune di Mirandola, colpito dal sisma due anni fa, è uno dei 4mila comuni dove domenica si è andati al voto per eleggere il sindaco. Ha vinto il candidato del Pd ed il Movimento5Stelle è arrivato terzo con l’11,8% delle preferenze mentre, almeno alcuni simpatizzanti, si attendevano evidentemente un risultato migliore in virtù della donazione di 425 mila euro effettuata dal M5S pro terremotati. Da qui gli insulti ai mirandolesi, partiti dalla bacheca di Facebook di una simpatizzante grillina calabrese, ripresi dalla giovane parlamentare di Modena del Pd Giuditta Pini che in poche ore hanno scatenato una vera e propria “guerra” sul web, tra sostenitori del Movimento5Stelle e cittadini scandalizzati dalle frasi gravissime scritte contro gli abitanti di Mirandola.
 
Gli insulti non mancano nemmeno nel blog di Beppe Grillo, come denuncia ancora Giuditta Pini. Lì si fa riferimento esplicito alla donazione a Mirandola del leader del Movimento 5 stelle e sotto viene allegato il risultato elettorale del comune colpito dal terremoto. “Attendo fiduciosa — ha scritto Pini sulla sua pagina Facebook — che gli esponenti del Movimento 5 stelle di Modena, della provincia, i candidati sindaco e i parlamentari prendano le distanze e chiedano ai loro militanti di darsi una calmata”.
 
Il primo a prendere le distanze dall’accaduto è stato De Franceschi, capogruppo regionale dei grillini momentaneamente sospeso dal Movimento. “Non esistono tessere nel movimento — dice — dunque queste frasi non possono essere attribuite al Movimento. Non c’è alcuna voce ufficiale del M5S che possa dire una cosa del genere, ci dissociamo in maniera categorica”. Poi una promessa: “Vogliamo i nomi e poi li denunciamo noi questi signori. Lo faremo come singoli cittadini, ma può essere che a tutela del marchio lo debba fare Beppe Grillo”.
 
“Intendo prendere la massima distanza da quanto scritto da persone che non conosciamo, che non hanno mai fatto parte del nostro Movimento e che a nessun titolo possono parlare”, dice perentorio Nunzio Tinchelli, candidato sindaco dei grillini di Mirandola. Che ci tiene a precisare: “Mai in campagna elettorale ci siamo permessi, anche solo una volta, di ricordare il gesto di generosità di Beppe Grillo, non è nel nostro stile. Altri se mai hanno usato il ricatto per promuovere il proprio schieramento”. Quindi Tinchelli chiede trasparenza: “Il web è libero, ciascuno è responsabile di quanto scrive, si pubblichino i nomi degli autori dei post, altrimenti è tutto fumo negli occhi”. Ma a farlo ci ha pensato la giovane parlamentare Pini: sul suo profilo Facebook, aperto, si leggono nomi, cognomi, commenti e contro-commenti.