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ECONOMIA

Il confronto tra Roma e Bruxelles

Manovra, Moscovici: cercare soluzioni condivise per Italia e Ue, sanzioni sono sempre un fallimento

All'indomani del vertice a Palazzo Chigi che ha aperto a modifiche alla legge di bilancio,  il commissario europeo agli Affari economici ribadisce: per l'Italia "la porta resta aperta",  ma la manovra è tra le incertezze che pesano sull'Europa. Il deficit al 2,2%? "Non è questione di cifre, ma di regole"

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Sembra fare qualche piccolo passo avanti il confronto tra Roma e Bruxelles sulla manovra, bocciata già due volte dalla Commissione europea. Sul bilancio italiano "ci sforziamo per trovare delle soluzioni",  ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, in conferenza stampa a Parigi, all'indomani del vertice a Palazzo Chigi che ha aperto a modifiche al documento di bilancio pur confermandone gli obiettivi.  

La porta resta aperta, la mano tesa 
Per l'Italia "la porta resta aperta, la mano tesa. Dobbiamo cercare con tutte le forze delle soluzioni condivise nell'interesse degli italiani e della zona euro", ha aggiunto Moscovici, commentando la manovra italiana.

Deficit al 2,2%? Non è questione di cifre, ma di regole
"Non è una questione di cifre, non si tratta di fare una media, ci sono delle regole che vanno rispettate" ha quindi detto Moscovici rispondendo a chi gli chiede se un deficit italiano a 2,2% sia sufficiente. "Possiamo essere flessibili, lo siamo sempre stati, possiamo dialogare, è sempre il mio atteggiamento, possiamo essere contrari alle sanzioni, e io non sono mai stato favorevole. Ma c'è una cosa che non posso fare: ignorare le regole".

Le sanzioni sono sempre un fallimento
"Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento", ha spiegato il commissario europeo agli Affari economici. "Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità, aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un'Italia che rimanga al centro della zona euro". 

Italia tra le incertezze dell'Europa
Le tensioni commerciali globali, la Brexit, e la manovra italiana sono le tre principali "incertezze" che pesano sull'Europa, ha poi detto Moscovici. Il responsabile Ue ha quindi sottolineato che rispetto ai tre principali rilievi fatti all'Italia dalla Commissione Ue - crescita, deficit, debito - "al momento attuale non hanno trovato risposta". "Continuiamo a pensare che la manovra italiana comporti rischi per aziende, risparmiatori e cittadini italiani. Questo rischio ha un nome: si chiama debito al 130% del Pil". 

Procedura di infrazione? A oggi sarebbe necessaria 
La procedura d'infrazione contro l'Italia? "Allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria...". Ma "non siamo ancora a questo punto", il dialogo con le autorità italiane "continuerà" fino all'ultimo, assicura Moscovici, ricordando che gli Stati membri hanno ora una settimana "per decidere se avviare o meno" le raccomandazioni dell'esecutivo Ue sulla manovra italiana, anche se "non ho dubbi sul fatto che la confermerebbero".