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ITALIA

Il cantiere si concluderà a fine 2021

Mose, il premier Conte a Venezia per il test generale: "Qui per verifica lavori"

"Non siamo qui per passerelle" ha detto il premier. "Va completato, entro autunno-inverno" ha aggiunto. E a proposito delle misure per Covid-19 annuncia: "Ci sono condizioni per proseguire stato di emergenza". Ambientalisti e comitati contro le grandi navi protestano.  Commissario Spitz: "Ancora lavori ma sarà operativo in autunno". Zaia: "Spero che funzioni, preoccupano i costi". Il test è stato dichiarato completato con successo alle 12.25

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Il premier Giuseppe Conte partecipa con i ministri Lamorgese, De Micheli e D'Incà alla 'prova generale' del Mose di Venezia, con il sollevamento delle 78 dighe mobili  destinate a proteggere la città dalle maree. Il premier e i rappresentanti del governo hanno fatto visita alla "Control room" installata all'isola artificiale del Lido, dove hanno seguito le operazioni di sollevamento e discesa delle paratoie nelle quattro 'bocche', da nord a sud: Lido-Treporti, Lido-San Nicolò,Malamocco e Chioggia.

Ambientalisti e comitati contro le grandi navi in laguna hanno organizzato una manifestazione di protesta. Per i detrattori, l'opera, che ha richiesto anni di lavoro e finanziamenti ingenti, sarebbe obsoleta. Il Mose dovrebbe essere terminato entro il 31 dicembre 2021.



Conte: "Non siamo qui per passerella, ma per verificare andamento lavori"
"Voi avete iniziato a progettare all'ultimo anno di ingegneria". E' la battuta del premier al progettista del Mose, Alberto Scotti. "Questa non è una cerimonia di inaugurazione, non siamo per una passerella, siamo per un test. Il governo vuole toccare con mano e verificare l'andamento dei lavori" ha detto poi Conte. "Siamo arrivati all'ultimo miglio ma con un'ulteriore sforzo finanziario, una politica concreta c'è. Dobbiamo evitare veramente l'acqua alta, che rischia di rovinare e deturpare questo meraviglioso patrimonio. Come governo ci auguriamo di proseguire in questa direzione. Avremo sempre una chiara consapevolezza delle varie implicazioni, ma noi poi le decisioni le prendiamo". Alla prova presenti il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i ministri Lucia Lamorgese, Paola De Micheli e Federico D'Incà, il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco Luigi Brugnaro. 

"Mose va completato, entro autunno-inverno"
"Questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno inverno ci sia uno strumento di salvaguardia. Siamo qui augurandoci che questa opera possa funzionare e rispondere all'obiettivo per cui è stata progettata", ha sottolineato il premier. "Vedremo insieme l'innalzamento di 78 paratoie e la chiusura contemporanea di tutte le bocche di porto. E' una poderosa opera che attende da anni il completamento. E' nata tra tante polemiche per un obiettivo concreto per quanto visionario di salvaguardare Venezia dall'acqua alta", ha aggiunto. "La completeremo nel 2021" ma "abbiamo anticipato i tempi: se il funzionamento risponderà alle aspettative nel prossimo autunno avremo quello che abbiamo promesso anche in anticipo rispetto al 2021", ha concluso.

"A chi protesta dico: auguriamoci che funzioni"
"Ci sono movimenti di protesta, la mia sicurezza era preoccupata. Io ho detto 'andiamo': è giusto ci sia una visione dialettica. Dico a chi protesta, ai cittadini e agli intellettuali che hanno perplessità: concentriamoci sull'opera, auguriamoci tutti che funzioni", ha aggiunto Conte. "L'opera - ha ricordato Conte - ha attirato su di sé tante critiche e dibattiti, è stata avversata e auspicata, rallentata nella sua esecuzione. Si sono addensati cari episodi di corruzione e malaffare che ne hanno compromesso il funzionamento. Sono episodi deprecabili, non dimentichiamo nulla ma ora concentrarci sull'obiettivo".

Il premier ha poi premuto il pulsante e dato il via dalla prova generale di innalzamento delle paratoie. Per la prima volta tutto il sistema di 78 dighe mobili entra in funzione alle tre bocche di porto del lido di Venezia, separando la laguna dal mare.

"Ci sono condizioni per proseguire stato di emergenza"
A margine della cerimonia il premier ha poi anticipato: "Ragionevolmente ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio", spiegando che  "lo stato di emergenza  serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione".

Per l'evento la Laguna è stata completamente chiusa al traffico marittimo.Una decina le imbarcazioni che si sono radunate nello spazio acqueo davanti a Piazza San Marco per un'azione di protesta contro il Mose. Guardati a vista da imbarcazioni della polizia, i barchini hanno bandiere contro le grandi navi e contro quella che definiscono un'opera inutile.

Alla prova presenti il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i ministri Lucia Lamorgese, Paola De Micheli e Federico D'Incà, il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco Luigi Brugnaro.

Test riuscito
Alle 10.48 è stato attivato il meccanismo idraulico che per la prima volta ha permesso il sollevamento in contemporanea di tutte le 78 paratoie, installate nelle bocche di porto di Malamocco, Chioggia e Lido, del Mose. Il test è stato dichiarato completato con successo alle 12.25 e ha permesso così per la prima volta nella storia di isolare la laguna di Venezia dal resto del mare.



De Micheli: "Opera travagliata ma promessa mantenuta"
"Il Mose è stata un'opera travagliata e faticosa" ma oggi "non potevamo mancare, anche per quella sera del 12 novembre" dell'acqua alta eccezionale. Lo ha detto il ministro Paola De Micheli, sottolineando che "molti degli impegni presi quel giorno sono stati mantenuti". Rispondendo alla sollecitazione sul 'decreto fanghi', ritenuto dal sindaco Bugnaro indispensabile per creare una via alle grandi navi alternativa a quella che passa davanti a San Marco,il ministro ha detto che "il decreto è pronto, basta definire la gestione presente e futura".

Commissario Spitz: "Ancora lavori ma sarà operativo in autunno"
Il commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, intervenendo alla cerimonia del primo test di sollevamento in contemporanea di tutte le 78 paratoie delle 4 barriere del Mose ha dato il benvenuto al premier Giuseppe Conte ne "l'isola che non c'era". Si tratta di un'isola artificiale realizzata alla bocca di porto del Lido di Venezia."Quest'opera vede 1000 km di tubazioni, 100 km di cavi elettrici - ha spiegato - e già dal prossimo autunno in caso di maree alte o altissima saremmo in grado di sollevare le paratorie e proteggere dall'acqua alta le isole della laguna e la citta' di Venezia".    "Il Mose non e' finito - ha infine aggiunto - ci sono ancora 18 mesi di lavori e test per arrivare alla fine dei lavori e un collaudo finale e poi alcuni anni di rodaggioo per avviamento e ottimizzazione del processo gestionale quindi da domani saremo di nuovo al lavoro".

Zaia: "Spero che funzioni, preoccupano i costi"
"La storia del Mose è la storia di una via crucis. Ci è stata presentata come un'opera unica con i pregi e i difetti di un'opera unica ma dopo aver investito 5,5 miliardi e qualche miliardo in più a corredo deve funzionare. Spero che funzioni. Ora agli occhi di molti il Mose è l'inchiesta ma noi dobbiamo fare in modo che sia solo una parte di quella vicenda". A dirlo è il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso della cerimonia di sollevamento complessivo delle paratoie del Mose. "Ci preoccupa ora la partita della gestione che vale 100 milioni di euro l'anno e non sono pochi. Una partita che dovremo affrontare all'interno dei ragionamento delle legge speciale. -continua - Se lei Conte volesse veramente fare un regalo al Veneto potrebbe rivedere una scelta fatta dal governo Renzi quando è stato decretata la fine del "Magistrato delle acque" nato nel 1501. E' ora di ripristinarlo e dare la gestione al Mose al Comune".

Esperti delle maree: "Il Mose funziona"
"Il Mose funziona". Non lo dicono i tecnici del sistema, ma i 'guardiani' della laguna, ovvero gli esperti del Centro maree di Venezia i cui strumenti oggi, intorno alle 12.30, quando tutte e tre le  bocche di porto erano chiuse dalle paratoie, hanno rilevato una misura  in laguna di +18 centimetri sul medio mare, e contemporaneamente +50 oltre le barriere, cioè in Adriatico.