ITALIA
Bloccata uscita della Tangenziale di Napoli
Napoli, tensioni al corteo per il 17enne ucciso. I genitori: "No violenza in nome di Davide"
Lanci di oggetti sono stati scagliati contro le forze di polizia. "Ci hanno caricato", dicono i manifestanti. Parole dure della madre rivolte a chi ha sparato: "Ma niente violenza in suo nome"
Momenti di tensione al corteo di protesta contro la morte di Davide Bifolco, il giovene 17enne ucciso da un carabiniere durante un controllo. Un appuntamento spontaneo, nato sui social network, che si è trasformato in una vera e propria manifestazione di piazza. I manifestanti hanno bloccato l'uscita della Tangenziale di Napoli. Alcuni facinorosi hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Gesti da cui hanno preso le distanze i genitori del giovane: "Nessuna violenza in suo nome".
"Nostro figlio deve essere ancora seppellito, nessuno, e dico nessuno, deve sentirsi autorizzato a compiere atti di violenza anche verbale in suo nome. Chi vuole bene a Davide deve rispettarlo" hanno detto i genitori Giovanni Bifolco e Flora Mussorofo. "Noi chiediamo soltanto giustizia - aggiungono - chi usa la violenza in suo nome non sa quanto danno fa a lui e alla nostra famiglia".
Il grido della madre: "Il carabiniere deve marcire in carcere"
Al corteo, pacifico fino a tarda serata, hanno partecipato oltre duecento persone che sfilano al grido "Giustizia". Tra le voci arrabbiate si è sollevata quella della madre Flora che però ha preso le distanze dalle violenze dei manifestanti. "ll carabiniere - ha detto - deve marcire in carcere, non deve avere un'ombra di pace per tutta la vita''. Anche il fratello del giovane, Tommaso chiede giustizia: ''I delinquenti sono loro, dovrebbero tutelarci. Quel carabiniere deve pagare".
De Magistris: "Inaccettabile"
"Inaccettabile che un ragazzo possa morire in questo modo" ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. ''Mi auguro, anche avendo fatto il magistrato, che già nelle prossime ore, la magistratura possa fare chiarezza su quanto accaduto. Oggi però vorrei soffermarmi su questa tragedia, sulla morte di un ragazzo di 17 anni''.
Carabiniere indagato per omicidio colposo
Davide Bifulco, avrebbe compiuto 17 anni il 29 settembre, è stato ucciso durante un controllo nel Rione Traiano. Viaggiava su un motorino senza casco insieme ad altri due ragazzi. L'agente che ha sparato è indagato per omicidio colposo. Il parroco del rione, padre Lorenzo Manca, ha prestato conforto ai familiari del giovane e ha detto parole forti: "Non c'è da stupirsi" che accadano tragedie del genere in un rione "così densamente popolato", dove, dice, "qua lo Stato non lo vedono".
"Nostro figlio deve essere ancora seppellito, nessuno, e dico nessuno, deve sentirsi autorizzato a compiere atti di violenza anche verbale in suo nome. Chi vuole bene a Davide deve rispettarlo" hanno detto i genitori Giovanni Bifolco e Flora Mussorofo. "Noi chiediamo soltanto giustizia - aggiungono - chi usa la violenza in suo nome non sa quanto danno fa a lui e alla nostra famiglia".
Il grido della madre: "Il carabiniere deve marcire in carcere"
Al corteo, pacifico fino a tarda serata, hanno partecipato oltre duecento persone che sfilano al grido "Giustizia". Tra le voci arrabbiate si è sollevata quella della madre Flora che però ha preso le distanze dalle violenze dei manifestanti. "ll carabiniere - ha detto - deve marcire in carcere, non deve avere un'ombra di pace per tutta la vita''. Anche il fratello del giovane, Tommaso chiede giustizia: ''I delinquenti sono loro, dovrebbero tutelarci. Quel carabiniere deve pagare".
De Magistris: "Inaccettabile"
"Inaccettabile che un ragazzo possa morire in questo modo" ha detto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. ''Mi auguro, anche avendo fatto il magistrato, che già nelle prossime ore, la magistratura possa fare chiarezza su quanto accaduto. Oggi però vorrei soffermarmi su questa tragedia, sulla morte di un ragazzo di 17 anni''.
Carabiniere indagato per omicidio colposo
Davide Bifulco, avrebbe compiuto 17 anni il 29 settembre, è stato ucciso durante un controllo nel Rione Traiano. Viaggiava su un motorino senza casco insieme ad altri due ragazzi. L'agente che ha sparato è indagato per omicidio colposo. Il parroco del rione, padre Lorenzo Manca, ha prestato conforto ai familiari del giovane e ha detto parole forti: "Non c'è da stupirsi" che accadano tragedie del genere in un rione "così densamente popolato", dove, dice, "qua lo Stato non lo vedono".