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POLITICA

Ringraziamenti al Papa per la telefonata a Pannella

Napolitano: "Fare il punto sulle misure da adottare per le carceri"

Il presidente della Repubblica richiama le forze politiche: "Sono passati oltre sei mesi dal messaggio da me rivolto al Parlamento"

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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
Roma
Giorgio Napolitano invita nuovamente le forze politiche ad accelerare sull’emergenza carceri. “È ora - a distanza di oltre sei mesi dal messaggio da me rivolto al Parlamento a questo proposito - di fare il punto sulle misure adottate e da adottare, anche in ossequio alla nota sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo", scrive il presidente della Repubblica in una nota.
 
Telefonata a Pannella, ringraziamenti a Papa Francesco
Napolitano cita anche la protesta di Marco Pannella, che aveva iniziato uno sciopero della sete interrotto solo dopo una telefonata da parte di Papa Francesco. Il presidente della Repubblica afferma di aver ringraziato il Pontefice “per il generoso gesto” della chiamata al leader dei Radicali, “che si espone anche a un grave rischio per la sua salute per perorare la causa delle migliaia di detenuti ristretti in condizioni disumane in carceri sovraffollate e inidonee". 

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
Resta quindi invariata, per il Capo dello Stato, la sostanza ed il senso del messaggio da lui rivolto alle Camere l'8 ottobre scorso. E soprattutto rimane ferma la necessità di rispondere in maniera adeguata alla "sentenza pilota" della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dell'8 gennaio 2013. Una sentenza pesantissima che parla di un "problema sistemico" non limitato a casi isolati e di una "violazione dell'art. 3 della Convenzione europea che, sotto la rubrica 'proibizione della tortura', pone il divieto di pene e di trattamenti disumani o degradanti a causa della situazione di sovraffollamento carcerario in cui i ricorrenti si sono trovati".

Centinaia di ricorsi pronti a ripartire
Napolitano, in quell'occasione, sottolineava l'esigenza posta da quella sentenza di trovare soluzioni entro un'anno dalla sua decorrenza, il 28 maggio 2013. Manca cioè meno di un mese a quella scadenza, pare ricordare Napolitano quando dice che "è ora" di fare il punto. Se non si darà risposta, peraltro, ripartiranno le centinaia di ricorsi sospesi in questi 12 mesi. "Ricorsi - sottolineava Napolitano nel suo messaggio - che, in assenza di effettiva, sostanziale modifica della situazione carceraria, appaiono destinati a sicuro accoglimento stante la natura di sentenza pilota". Ora il presidente della Repubblica torna a lanciare il suo monito e a chiedere l'impegno delle istituzioni: il Parlamento, e anche il governo, dovranno rispondere.