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POLITICA

Consiglio dei Ministri

Ok al decreto anti-terrorismo, Alfano: "Combattere all'estero da oggi è reato"

Il Guardasigilli illustra le nuove norme e rivela che sino ad oggi sono 15 le persone espulse. La Pinotti: "Circa 500 militari italiani in Iraq contro Isis, siamo i più impegnati in Europa"

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Dopo una serie di rinvii arriva, con un Cdm di appena 40 minuti, l'ok al pacchetto di misure anti-terrorismo. E arriva sotto la forma di un decreto che include il rifinanziamento alle missioni all'estero dei nostri militari perché, come spiega il ministro della Difesa Roberta Pinotti, "non ha senso nella lotta al terrorismo distinguere tra esterno ed interno".

Le misure annunciate da Alfano
"Molti paesi europei hanno legiferato su questa materia prima di noi - ha detto il leader Ncd nella conferenza stampa al termine del Cdm -, oggi ci mettiamo in pari e con le norme varate siamo rispetto ad alcuni anche andati avanti". Nel concreto le nuove misure illustrate dal Guardasigilli prevedono la reclusione da 3 a 6 anni per chi andrà a combattere all'estero (a fianco dei terroristi spiega Alfano e non anche chi dovesse farlo contro) e non più solo per chi arruola. Pene analoghe poi anche per chi fornisce supporto logistico e materiale per confezionare ad esempio esplosivi; mentre da 5 a 10 anni rischiano i cosiddetti lupi solitari, quelli cioè che si addestrano in proprio. In arrivo inoltre una stretta sul web, dove saranno perseguiti apologia ed istigazione al terrorismo. Per questo presso il ministero dell'Interno sarà istituita una black list dei siti da monitorare. Varranno poi, ha continuato Alfano, per i sospettati di terrorismo le stesse norme che valgono oggi per i sospettati di mafia.

Infine gli 007, gli uomini dei servizi potranno testimoniare nei processi per terrorismo mantenendo segreta la loro identità e, sino al 31 dicembre 2016, potranno interrogare (autorizzati dall’autorità giudiziaria) i detenuti per reati connessi.
 
Militari in strada
Il titolare del Viminale ha poi sottolineato che lotta al terrorismo vuol dire anche prevenzione, e per questo è stata ampliata l’operazione ‘Strade Sicure’. Ai 3000 militari già impiegati, ha detto Alfano, si aggiungeranno altri 1800 uomini. Inoltre 600 militari aggiuntivi saranno a disposizione del Prefetto di Milano durante il periodo dell’Expo, mentre gli uomini dislocati nella Terra dei Fuochi passano da 100 a 200.

Procura antimafia diverrà anche antiterrorismo
Lo ha chiarito il ministro della Giustizia Andrea Orlando, la procura antimafia sarà d’ora in poi anche antiterrorismo. Non ci sarà quindi l’istituzione di una nuova procura e resterà a carattere nazionale perché, come ha spiegato Orlando, “non sarebbe utile un’ingessatura”. Una decisione presa in accordo con le procure più impegnate sul terrorismo, ha concluso il ministro.

In Iraq circa 500 militari
“Nella lotta al terrorismo non ha senso dividere tra interno ed esterno, e Parigi ne è la dimostrazione”. Il ministro della Difesa Pinotti, con questa premessa, ha illustrato l’impegno italiano contro lo Stato Islamico sul campo. “Siamo a livello europeo i più impegnati con circa 500 uomini. La Germania – ha detto la titolare della Farnesina – che sarà con noi ad Herbil, partecipa con 100 uomini”. I militari italiani, ha spiegato la ministra, avranno ruoli di addestratori e consiglieri, oltre al personale dell’aviazione che è già sul posto con 4 Tornado, un Predator e un aereo cisterna.